-Oh, ci sei? Kuroo non puoi chiamarmi praticamente alle tre del mattino per poi non dire nulla.-
-Ciao [T/n], ti va di venire qua? dai lo so che non hai nulla da fare- Rispose dopo qualche secondo. Capisti subito dalla voce che qualcosa non andava.
-Sei ubriaco? Dov'è Kenma?- Ti stavi effettivamente preoccupando più per il suo coinquilino che per lui, che doveva sopportarlo.
-È qui affianco a me che fa finta di dormire. Comunque se anche lo fossi? Ci sarebbe qualche problema?-
-Beh sì, dato che tra poche ore devi essere in classe...
Poi sai che non abito di fianco a te, vero? Tokyo è abbastanza lontana da qua.-Grugnì.
-Potresti passarmi Kenma? Sempre che non stia dormendo davvero.-
-L'hai sentita? Kuroo dammi il telefono- Sentisti il suo coinquilino sbottare abbastanza lontano dal cellulare. Dopo qualche storia del più grande riuscisti a parlare con Kenma, al quale chiedesti qualche spiegazione. Ti disse che molto probabilmente aveva la febbre, anche se non è riuscito a misurargli la temperatura a causa dei suoi continui movimenti.
Kenma era quasi totalmente apatico ma sapeva bene come affrontare ogni situazione e non gli era particolarmente difficile capire le persone, quindi anche in quella situazione lui aveva già preso in considerazione la maggior parte delle ipotesi. Probabilmente Kuroo gli era scappato da sotto gli occhi e aveva chiamato la prima persona che gli è venuta in mente senza pensare.
Effettivamente non avevi motivo di preuccuparti, dato che solo Kenma sapeva come tenerlo a bada.
Aveva già preso delle decisioni in quanto a lui e a quello che avrebbe fatto durante la giornata per non fargli alzare la febbre.
Tornasti a dormire rasserenata da quel pensiero._____________________
NON SO PERCHÉ METTO STA ROBA TIPO COLPI DI SCENA SE POI NON SO COME CONTINUARLI
Almeno l'ho detto che è inutile sto capitolo
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▪𝘈𝘯𝘢𝘵𝘦𝘮𝘢▪ ||Kageyama Tobio x Reader
Fanfiction«Ci limitammo a guardarci, nella completamente rossa atmosfera che ci si era creata attorno. Aveva gli occhi puntati su di me, sulle mia labbra. Avevo gli occhi puntati su di lui, sulle sue labbra. Non potevamo più scappare. Quanto avevo aspettato...