Quella notte facesti uno strano sogno. Ne ricordavi pochi insulsi attimi, ma ti bastavano a capire che quella notte stavi delirando.
Non serve specificare che la febbre si stava piano piano rialzando e ti stava dando alla testa.
Una volta sveglia ti spostasti verso il lato esterno del letto e ti ci sedesti stropicciando leggermente gli occhi. Ti sentivi rimbambita, quasi ubriaca, distaccata dal mondo e dal tuo stesso cervello.
Prendesti il cellulare dal comodino e provasti ad accenderlo, ma non si accese. Cominciasti allora a seguire il cavo a cui era attaccato fino a poco prima verso la spina. Non era attaccata.
-ma porcamado..- Stavi imprecando quando sentisti aprire la maniglia della porta. Ma era chiusa.
-[T/n]? EHI? PERCHÉ LA PORTA È CHIUSA? APRIMI SUBITOOO..-
-OH MIO DIO YUU... VUOI LASCIARMI IN PACE PER UN MOMENTO? UNO SOLO!- Gli urlasti ridendo.
-DAAAAI... SO CHE VUOI VEDERMII- Rispose quasi addolcendo il tono.
-OKOK TI VENGO AD APRIRE-
-CI SONO ANCHE IOOO- Prese parola Tanaka, per poi cominciare a suonare insistentemente il campanello.
-ORA VI HO APERTO. Contenti? Ecco vi faccio un caffè e poi ve ne andate, non mi sento bene, potrei attaccarvi la febbre- Dicesti mentre li facesti accomodare intorno al tavolo, poi ti recasti nella cucina openspace direttamente davanti la sala dove avevi lasciato i due.
-Ma no, sta tranquilla non ci importa della febbre- disse Yuu
-No infatti non ci importa- Aggiunse annuendo il pelato.
-Ragazzi, n-non è quello il punto... Sapete che già non è periodo, poi sto male. Prenderò una medicina non appena sarete andati via e poi andrò a letto a dormire- Ti guardarono amareggiati e con un lieve senso di colpa per averti fatto un po' innervosire -piuttosto, mentre faccio il caffè, ditemi qualcosa del palleggiatore. Vi preego-
-È... inquietante(?)- Rispose insicuro il più basso dei due mentre si grattò la nuca, guardando il suo amico.
-U-un pochino... giusto un po'- aggiunse l'altro.
-Inquietante? Cosa vorrebbe dire?-
-Spaventoso, terrificante-
-Non sai cosa voglia dire inquietante?- Risposero sorseggiando il caffè gustandolo a pieno, neanche venissero fuori da Tokyo Ghoul.-Idrocefali di merda certo che lo so- sbottasti -chiedo solo come riesca una persona ad essere inquietante..-
-Lo capirai una volta averlo visto, te l'assicuro-
<Se lo dite voi> Pensasti mentre annuisti con un espressione mista tra confusa e intenta a prendere per il culo qualcuno.
Parlaste ancora per un po', poi lavasti le tazzine e li congedasti. Li adoravi, e ti sarebbe piaciuto averli lì con te ancora per un po', ma non quel giorno.
Posasti le piccole stoviglie appena chiusero la porta e ti andasti a dare una risistemata ai capelli e al viso.
Stavi per prendere la pastiglia dalla confezione quando sentisti nuove presenze fuori dalla porta. Ti recasti lì e allungasti la mano senza nemmeno assicurarti di chi fosse a suonare il tuo campanello.
Usasti il minimo della forza necessaria per muovere il meccanismo che apriva la porta attraverso la maniglia, quando sentisti la gambe cedere e le palpebre chiudersi.
In un attimo, avevi aperto la porta e nello stesso momento avevi perso i sensi, lasciando preoccupare la persona che era ormai entrata in casa da sola.
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▪𝘈𝘯𝘢𝘵𝘦𝘮𝘢▪ ||Kageyama Tobio x Reader
Hayran Kurgu«Ci limitammo a guardarci, nella completamente rossa atmosfera che ci si era creata attorno. Aveva gli occhi puntati su di me, sulle mia labbra. Avevo gli occhi puntati su di lui, sulle sue labbra. Non potevamo più scappare. Quanto avevo aspettato...