"Beh, che ci facevate qui fuori?" Chiese mio padre.
"Enea vuole insegnarmi alcune cose"
"Falli restare, ti servono per allenarti" disse Enea.
"Perfetto, ragazzi rimanete qui ad allenarvi con loro" disse mia madre.
"Va bene" dissero tutti.
"Prima regola, quando sei in battaglia devi pensare solo a combattere, non ti deve distrarre nulla, c'è in gioco la tua vita e quella degli altri e con la distrazione perdi a prescindere" disse Enea.
"Si lo so" guardai per terra, avevo troppi pensieri, troppi problemi e troppo da perdere...
"Seconda regola, mai dare le spalle al tuo nemico" Annuii.
"Terza regola, non farti mordere dagli Skri ma sicuramente Albert te l'avrà già detto"
"Si ne sono consapevole" dissi ripensando per un'attimo ad Albert.
"Ecco... Questo non deve succedere, non puoi farti prendere dalla nostalgia, chiaro?
Cercheranno in ogni modo di farti del male e non intendo solo quello fisico... Ma anche quello psicologico."
"Chiaro" dissi semplicemente.
"Quarta regola, se mai dovesse succedere il peggio, tu non dovrai farti fermare da niente, devi continuare a fare quello per cui sei stata addestrata cioè sconfiggere Cunter" finì lei.
"Da niente?" Chiesi scioccata.
"Assolutamente da niente, se ti distrai è finita.
Maya, so che tieni tanto a queste persone, loro contano su di te e se tu fallissi, quel rimorso te lo potresti dentro per tutta la vita" finì lei.
"Enea ha ragione Maya, l'ultima battaglia che abbiamo affrontato, ci ha portato via tanta gente, tante persone che non meritavano di morire, te lo dico perché... Io il peso di quelle morti me lo porto ancora dietro e l'ultima cosa che voglio è che succeda lo stesso a te" disse mia madre.
"Questo non lo sapevo"
"L'ho detto a poche persone" dissi lei, senza pensarci l'abbracciai e lei ricambiò subito.
"Mi dispiace mamma, per quello che hai passato e mi dispiace per averti trattata in quel modo.
Per avervi trattati in quel modo" dissi.
"È tutta colpa nostra, avremmo dovuto ascoltarti" disse mio padre.
"È vero" dissero gli altri.
"Beh, ora che si è chiarita la situazione, combattete" disse Enea.
"Va bene, Enea" le ragazze corsero ad abbracciarmi ed io risi leggermente.
"Sai che ti vogliamo bene vero?" Dissero in coro.
"Si lo so" risi.
"Mi dispiace per averti dato della pazza" disse Jack.
"Oh non fa niente, te la farò pagare dopo" dissi in sorriso.
"D'accordo" rise lui.
"Andate a prendere quello che vi serve per combattere" disse mia madre.
Annuirono e si allontanarono tutti, tutti tranne Riven.
Non ce la facevo, non riuscivo a guardarlo, il modo in cui gli avevo urlato contro una scorsa sera, mi rimbomba nella testa.
"Maya, io..." Cominciò.
"No Riven, mi dispiace, non so che dirti...
Non ho niente da dirti..." dissi stringendo le braccia al petto.
Mi allontanai e mi avvicinai ad Enea.
"Per quanto ancora lo tratterai così?"
"Fino a quando non starò meglio"
"Perché?"
"Io... Ho uno strano modo di soffrire, quando soffro... tendo a fare soffrire le persone a cui voglio bene e non voglio che succeda anche con lui"
"Intendi, come hai fatto ieri?"
"Esattamente, non voglio che succeda la stessa cosa di ieri sera"
"Sai è molto saggio"
"Si?"
"Si, il far soffrire te e stare in silenzio per non far soffrire gli altri.. è struggente.
Ti dirò è quasi poetico"
"Poetico?" Chiesi ridendo.
"Si, sai... il mettere il bene di un'altro prima del proprio è molto poetico".
"Si credo di si" dissi guardando Riven per poi riguardare Enea.
"Direi che possiamo iniziare" disse mia madre interrompendo la conversazione tra me ed Enea.
"Va bene" dissi.
"Come combattiamo?" Chiese Rosaly.
"A scelta, ogniuno scelga con chi vuole combattere" disse Enea.
"A scelta?" Chiesi confusa.
"Cosa?" Chiesero tutti.
"Scegliete con chi volete combattere" disse mia madre.
Tutti ci guardammo a vicenda, a quel punto speravo solo che le coppie che sarebbero uscite fossero equilibrate per tutti.
"Io combatto contro Luna" disse Jack.
"Per me va bene" disse lei guardandolo con aria di sfida.
"Gliela stai facendo pagare per l'altra sera?" Chiese Jacob.
"Una cosa del genere"disse lui sorridendo.
"Beh buona fortuna, lei non ci andrà piano" disse Rosaly.
"Puoi dirlo forte" disse Luna.
"Io combatto contro Newt" disse Rosaly.
"Va bene" rispose lui.
"Io combatto contro Mindy" disse Lily.
"Ok" rispose lei.
"Io combatto contro..." disse Alex ma lo fermai prima che finisse la frase.
"Non farlo"lo guardai con gli occhi spalancati.
"Mi dispiace ma devo farlo, combatto contro Jacob" finì lui.
"Cacchio" dissi io infastidita.
"Quindi l'utima coppia è Maya contro Riven" disse mia madre.
Alex si avvicinò a me e disse.
"Avete bisogno di chiarire"
"Non posso combattere contro di lui, come faccio?... Non riesco nemmeno a guardarlo!" Dissi a bassa voce ma con tono nervoso.
"Mi dispiace ma devi farlo, non farti bloccare da questo" disse lui con un leggero sorriso, mi abbracciò ed io ricambiai.
"Ti dico questo perché ho imparato a volerti bene come ad una sorella e ora vai lì e vinci.
Vinci perché sei una guerriera" mi sorrise.
"Grazie Alex" gli diedi un ultimo abbraccio e mi feci avanti.
"Mi va bene la coppia".
"Va bene"
"Dividetevi e combattete contro il vostro avversario" disse mio padre.
Facemmo come disse lui e ci dividemmo.
"Serve una persona per gruppo per fare l'arbitro" disse mia madre.
Mio nonno guardava Rosaly e Newt.
Belzebù guardava Luna e Jack.
Astarte guardava Alex e Jacob.
Mia madre guardava Mindy e Lily.
Mio padre guardava Riven e me.
"Via" dissero tutti gli arbitri e noi cominciamo a combattere.
"Sei pronta?" Mi chiese Riven.
Lo guardai e dissi.
"Si sono pronta" mi misi in posizione di attacco e poco dopo gli lanciai una sfera di fuoco, niente.
Lui mi lanciò dei fulmini, niente.
Dopo un po' che continuava così mio padre disse.
"Basta lanciare colpi a vuoto, concentratevi".
"Ma siamo concentrati" dissi io.
"Puoi fare di meglio" disse rispondendomi.
"Se faccio di meglio rischio di ucciderlo" mi uscì istintivo.
Mio padre spalancò per qualche secondo gli occhi e poi mi disse.
"Puoi combattere con qualcuno anche senza rischiare di ucciderlo".
"Lo so, voglio solo che questo combattimento finisca al più presto" dissi, Riven mi guardò e poi cercò di attaccarmi corpo a corpo da dietro.
"Fermo, non ti conviene farlo" dissi girandomi e schivando le sue mani.
"Come hai fatto a capire che quella era un'illusione?" Chiese lui continuando a cercare di colpirmi invano.
"Perché ti conosco troppo bene" schivai un calcio da parte sua, saltando.
Mentre saltavo, mi blocco per un braccio, io gli diedi la scossa e lui mi lasciò.
"Brava" disse lui con un sorriso.
"Grazie" sorrisi io.
Con un gesto della mano, ghiacciai il pavimento sotto i suoi piedi, perse l'equilibrio, si aggrappò a me e mi trascinò per terra insieme a lui.
"È imbarazzante" dissi una colta essermi accorta dove fossi caduta.
Ero perfettamente sopra di lui, divenni rossa e lui rise.
"Io, non posso essere il loro arbitro, Katherine pensaci tu" disse mio padre allontanandosi da noi.
Risi per la scena ed un po' anche per l'imbarazzo.
"Mi mancava non vederti ridere"disse lui, io mi bloccai, il cuore mi batteva a palla.
"Mi dispiace averti trattato così" dissi abbassando lo sguardo.
"A me dispiace non averti ascoltata, avrei dovuto farlo..."
"Non fa niente, l'importante è che stiate tutti bene" dissi un sorriso.
"Io sto bene solo grazie a te, il mio cuore batte all'unisono con il tuo.
Ti prometto che ogni cosa che accadrà, io sarò sempre dalla tua parte, Maya.
Sempre" ero senza respiro.
"Ogni volta che ti guardo, mi fai mancare la terra da sotto i piedi.
Ci sarò sempre per te, qualunque cosa accada" dissi, lui sorrise a trentadue denti ed io ricambiai.
Mi prese il viso tra le mani e mi baciò difronte a tutti.
Una volta staccati dissi,
"Ora mi alzo" risi ed anche lui.
"Beh direi che l'allenamento di oggi è terminato" disse mia madre ridendo.
"Grazie a tutti per aver partecipato" disse Enea.
"Grazie a te" dissi io.
"Vedi che ha funzionato?" Mi disse lei.
"Cosa?" Chiesi confusa.
"Siete di nuovo una cosa sola" disse lei.
"Grazie, Enea" risi e tornammo tutti dentro per farci una doccia ed andare a pranzo.
"Che giornata" dissi sospirando.
"Una delle migliori" disse lui.
"Decisamente" risi.Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina ♥️
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DANGEL: L'equilibrio del male e del bene
RomanceSecondo libro della storia: DANGEL: Un amore quasi impossibile. Dodici anni dopo la battaglia contro Simon, la pace tra i due mondi è indistruttibile. Ma questa pace non durerà ancora per molto. Un potere troppo grande in una sola persona...o forse...