Capitolo 32

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"Grazie a tutti per aver partecipato" disse Enea.
"Grazie a te" dissi io.
"Vedi che ha funzionato?" Mi disse lei.
"Cosa?" Chiesi confusa.
"Siete di nuovo una cosa sola" disse lei.
"Grazie, Enea" risi e tornammo tutti dentro per farci una doccia ed andare a pranzo.
"Che giornata" dissi sospirando.
"Una delle migliori" disse lui.
"Decisamente" risi.
"Vado, ci vediamo a pranzo" dissi.
"Va bene, vengo a prenderti in camera  appena ho finito" disse lui.
"Va bene"  sorrisi e mi teletrasportai in camera.
Poco dopo entrai in doccia ed una volta finito, uscii.
Mi sistemai il trucco, mi pettinai i capelli e indossai dei jeans neri lunghi, un top rosso e delle scarpe nere.
"Posso entrare?" Chiese Riven bussando alla porta.
"Si" dissi per poi uscire dalla cabina armadio.
Era bello come sempre, aveva come sempre i capelli castano scuro un po' scompigliati ed alcune ciocche ricadevano sui suoi occhi celesti.
Indossava un jeans nero ed una maglietta rossa e delle scarpe nere.
Ci guardammo e dopo alcuni secondi scoppiammo a ridere.
"Ti sei vestita uguale a me"
"Tu ti sei vestito uguale a me" risi.
Andai verso il mobile, presi il bracciale che mi aveva regalato lui e me lo misi al polso.
"Sei stupenda"
"Grazie, anche te" sorrisi.
"Andiamo?"
"Si" risposi uscendo dalla camera, mi incamminai, lui mi fermò e mi prese la mano.
"Scusa ero abituata ad andare a mangiare da sola" risi.
"Tranquilla" rise a sua volta.
Ci incamminammo insieme verso la sala da pranzo, mano nella mano.
"Mi sei mancata"
"Anche tu, non immagini quanto" dissi stringendo la sua mano per paura che fosse solo un'illusione.
"Ei, sono qui, non ti lascerò mai più da sola" disse con un sorriso.
"Grazie" ricambiai il sorriso.
Arrivati davanti la porta, entrammo insieme.
"Da oggi inizieranno gli allenamenti?" Chiese una Demone ad altro Demone.
"Si, Lucifero lo annuncerà fra poco" rispose lui.
"Ci serve molto allenamento" disse lei.
"Decisamente" risero insieme, lei si girò e mi vide.
"Principessa, buongiorno" sorrise lei.
"Giorno" ricambiai il sorriso.
Andammo ai nostri posti, lui si mise vicino a me ed io sorrisi.
"Buongiorno piccioncini" disse mia madre.
"Giorno mamma" risi.
"Giorno Katherine" sorrise lui.
"Giorno papà".
"Giorno piccoletta" sorrise lui, si alzò e parlò agli altri Demoni.
"Da oggi inizieranno gli allenamenti per la battaglia contro Cunter, bambini e donne incinte non sono invitati a partecipare.
Vi voglio pronti per questa guerra, sarà molto più dura di quelle che abbiamo affrontato.
Ora mangiate e poi andate agli allenamenti.
Max dirigerà i vostri allenamenti perciò per ogni cosa chiedete a lui"
si rimise seduto e cominciò a mangiare.
"Sono un po' in ansia" disse Lily.
"Non devi, andrà tutto per il meglio" dissi in un sorriso.
"Lo spero" disse lei.
"Serve qualcosa per allentare la tensione" disse Jack.
"Cioè?" Chiese Riven.
"Andiamo da qualche parte, fuori di qui" disse Rosaly.
"Dove?" Chiese Alex.
"In un posto bello, tipo Rio de Janeiro oppure Ibiza" disse Jacob.
"Ma non possiamo lasciare tutto per andare li" disse Luna.
"È solo per una notte" disse Newt.
"Se è solo per stanotte, ci sto" risposi.
"Perfetto" disse Riven in un sorriso.
"Va bene ma non fate troppo tardi" disse mia madre.
"Va bene" rispondemmo tutti insieme.
"Perché non andate adesso?
Sono le 13:30, se vi preparate adesso state li per le 14:00z grazie al teletrasporto di Maya" disse mio nonno.
"Hai ragione, ragazzi ci vediamo fra mezz'ora nella sala del trono.
Portate le cose per il mare e il cambio per stasera" dissi alzandomi dalla sedia.
"Va bene, a dopo" dissero tutti per poi incamminarsi.
"Maya, state attenti" disse mio padre.
"Non ti preoccupare, andrà tutto bene" sorrisi ad entrambi e mi teletrasportai in camera.
"Allora..." Dissi per poi prendere il mio zainetto nero dalla cabina armadio.
Mi misi un costume nero, un pantaloncino di Jeans ed una t-shirt viola scuro.
Infilai nello zainetto delle infradito, un asciugamano, l'intimo per la sera, un vestitino bordeaux con le bretelline e delle converse nere.
Andai in bagno e presi la spazzola, il beauty con dentro i trucchi ed uscii dal bagno.
Qualcuno bussò alla porta.
"Chi è?"
"Sono io" disse Riven.
"Entra" risposi.
"Sei pronta?"
"Si, credo di aver preso tutto" dissi chiudendo lo zainetto e mettendolo in spalla.
"Vuoi che te lo porti io?" Mi chiese indicando lo zaino.
"Credo di farcela a portare uno zaino ma grazie comunque" risi.
"Va bene, volevo essere gentile" disse lui ridendo, gli presi il viso e dissi.
"Ma te lo sei già" lo baciai, lui mi strinse forte a se.
Mi sentivo così al sicuro tra le sue braccia.
"Ei piccioncini, noi stiamo aspettando voi" disse Jack ridendo.
"Mamma mia, mi hai fatto prendere un infarto" dissi staccandomi da Riven.
"Andiamo" disse andando verso le scale.
Io e Riven lo seguimmo e entrammo nella sala del trono.
"Finalmente" disse Rosaly.
"Scusate per il ritardo" dissi.
"Hai ritardato solo di 5 minuti, che sarà mai" disse Luna ridendo.
"Non fate troppo tardi, mi raccomando" disse mia madre.
"Va bene" dicemmo.
"Prendetevi per mano" dissi per poi prendere per mano Riven e Jack.
"Sapevo che preferivi me a lui" disse Jack ridendo.
"Si certo come no" dissi lasciando la mano di Jack per prendere Mindy per mano.
"Preferisco lei a te però" dissi ridendo.
"Simpatica" disse lui.
"Dove andiamo?" Chiese Lily.
"Rio de Janeiro?" Chiese Riven.
"Per me va bene" dissi io e anche gli altri annuirono.
"Va bene, non staccatevi p..." Dissi ma mi interruppero.
"Per nessuna cosa al mondo" dissero loro ridendo.
"Va bene" risi, chiusi gli occhi e pensai a Rio de Janeiro e un secondo dopo le fiamme ci circondarono.
Due secondi dopo fummo arrivati a Rio.
"O cavolo" disse Mindy.
"Maya, ci dovevi teletrasportare proprio qui su?" Disse Newt.

"Scusate, mi serviva un posto alto per vedere da che parte andare" risi

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"Scusate, mi serviva un posto alto per vedere da che parte andare" risi.
"Va bene, dobbiamo trovare un vicolo vicino al mare che non sia affollato" disse Riven.
"E se ci teletrasportassimo sopra quel palazzo vicino al mare?
Così ci tocca solo scendere ed andare verso il mare" disse Rosaly.
"Buona idea" disse Jack.
Ci riprendemmo tutti per mano e ci teletrasportai sul palazzo più vicino al mare.
"Perfetto, andiamo" disse Alex.
"Ci aspetta una splendida giornata" dissi io.
"È sempre una splendida giornata se ci sei tu" mi disse Riven.
"Awww" dissero le ragazze.
"Troppo sdolcinato" disse Jack.
"È solo romantico, al contrario tuo" disse Rosaly.
Lui la guardò ma non rispose, rimase in silenzio con un'espressione pensierosa.
"Sei la cosa più dolce al mondo" dissi dando un bacio veloce a Riven.
Mi sorrise e mi prese per mano.
"Si può essere più felici di così?"

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DANGEL: L'equilibrio del male e del beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora