MAYA, ALBERT NON STA BENE" disse mia madre.
"COSA?" mi staccai da Riven e seguii mia madre insieme ai ragazzi.
Vidi Albert, era a terra dolorante e il cuore mi si spezzò pian piano.
Era arrivato il momento più difficile
"M...Maya" Albert mi chiamò da terra, mi avvicinai a lui, aveva un'espressione addolorata, la ferita della settimana precedente era di gran lunga peggiorata.
"Albert, non sforzarti per parlare" disse mio padre.
"Maya, mi dispiace che questo stia succedendo proprio oggi"
"Albert non scusarti con me, sono io che devo scusarmi"
"Sei stupenda, sono felice che tu stia finalmente bene" disse guardando me e poi Riven.
"Grazie Albert, mi devi scusare, non sai quanto mi dispiace, non ho trovato niente per riuscire a curarti" dissi ed una lacrima mi solcò il viso.
"Non devi scusarti, grazie a te so cosa devo fare"
"Di cosa stai parlando?" Chiesi confusa.
"Grazie a te so a chi passare il potere dell'equilibrio" disse in un leggero sorriso.
"Come fai a sorridere in questo momento" gli chiese Riven in ginocchio affianco a lui.
"Ragazzi, ho avuto una vita molto lunga e mi basta.
Essere riuscito ad arrivare fino ad oggi mi basta"
"Come farà il nuovo equilibrio a sapere di esserlo?... E come lo troviamo?" Chiese mia madre.
"Oh Vostra Maestà, ho lasciato un diario nella mia stanza per il nuovo equilibrio in modo che non si trovi in difficoltà e poi non serve trovarlo"
"Cosa?" Chiesi confusa.
"Avvicinati accanto a me, Maya" chiese dolorante.
"Cosa succede Albert?" Chiesi inginocchiandomi vicino a lui preoccupata.
"È quasi giunta la mia ora, devi promettermi che starai attenta, un grande avversario affronterete e dovete vincere o per tutti voi sarà la fine" disse con voce bassa.
"Albert, vinceremo, sia l'ultima cosa che faccio" dissi decisa.
"Molto bene, Maya... sarai un'ottima Regina un giorno" mi sorrise leggermente ed io ricambiai.
Mi prese un braccio e mi guardò.
"Giuri solennemente di custodire e salvare l'equilibrio del male e del bene?" mi chiese con un leggero sorriso.
"Cosa?" Disse Riven.
"Cosa?... Sei sicuro di quello che stai facendo?" Chiesi preoccupata.
"Certo" disse lui.
"Non sono in grado".
"Ed invece sei perfettamente in grado" disse mio padre.
"Lo credi davvero?" Chiesi sbalordita.
"Certo, Maya.
Lo pensiamo tutti" rispose mio padre e sorrisi a quell'affermazione.
"Va bene" dissi annuendo decisa.
"Come stavo dicendo...
Giuri solennemente di custodire e salvare l'equilibrio del male e del bene?" Mi chiese Albert con un lieve sorriso.
"Lo giuro" dissi, lui mi teneva ancora il braccio.
Mi prese una fitta al cuore, mi inginocchiai a terra con le braccia incrociate sul petto.
Sentivo un dolore alla testa, sentivo il pavimento ghiacciato sotto di me ed il corpo indolenzito.
"Maya" urlò Riven correndo verso di me.
Intorno a me cominciarono a ghiacciarsi le mura e il pavimento.
"Da dove viene questo ghiaccio?" Chiese mia madre guardandosi intorno allarmata.
"Rosaly sei tu con il ghiaccio?" Chiese zia Cristina a sua figlia.
"No mamma, il mio potere non è così forte" disse lei giustificandosi.
"Maya, sei ghiacciata" disse Riven, sfiorandomi le braccia.
"Da quando ha il potere del ghiaccio?" Disse mio padre inginocchiandosi affianco a me.
"Da adesso, l'equilibrio deve averlo sbloccato" disse Albert.
"Maya" disse mia madre preoccupata, ero bloccata in quella posizione con le braccia incrociate sul petto, faceva troppo male.
"Maya... Sei in grado di gestirlo, non avere paura" disse Albert.
"Perché sta reagendo così il suo corpo?" Chiese Riven.
"Perché è perfetta per fare l'equilibrio.
È fatta completamente da opposti, lei è stata creata dall'amore di due persone completamente diverse l'una dall'altra ma allo stesso tempo simili." Disse Albert.
"Quindi stai dicendo che lei è come... Il bianco ed il nero" disse Riven.
"No il bianco no, non potevi dire grigio chiaro?" Disse mio padre.
"Papà, non è il momento" dissi a denti stretti.
"Maya... Stai meglio?" Mi chiese Riven.
"No per niente, Albert per quanto durerà questo dolore?"
"Fino a quando non lo accetterai come parte di te.
Devi credere di farcela" disse lui ed io annuii.
"Maya, sei l'unica che può farlo, sei perfetta per essere l'equilibrio" disse Riven sorridendomi.
Feci un leggero sorriso, alzai la testa e pian piano mi alzai da terra sempre con il dolore al petto.
"Ce la farò" dissi in un sussurro.
"Cosa?" Disse Albert.
"Ce la farò" dissi a voce più alta, venni illuminata da mille colori, una forza mi alzò da terra, una volta che i colori furono finiti venni circondata dal fuoco e dall'acqua poi dal bianco e dal nero, questi due colori si mischiarono facendo comparire lo Yin e lo Yang.
"È una cosa bellissima da vedere" disse Luna sorridendo.
La forza mi rimise a terra, il dolore era scomparso ed ero di nuovo me stessa.
"L'ho accettato" dissi con un sorriso.
Tornai in ginocchio vicino ad Albert.
"Ce l'hai fatta" disse lui con un sorriso.
"Grazie Albert"
"Tieni" disse dandomi la sua collana con la pietra grigia.
"Grazie, custodirò anche questa"
"Non toglierla mai, quando la pietra sarà rossa, vorrà dire che Cunter sarà vicino e che l'equilibrio sarà in pericolo" disse lui.
"Va bene, quando succederà, noi saremo pronti" dissi.
"Sono orgoglioso di te, grazie di tutto.
Sii felice, se avrai bisogno di me, parla alla collana ed io risponderò.
Quando una persona muore non se ne va del tutto"
"Va bene, se avrò bisogno di te lo farò" dissi con un leggero sorriso, sapere che non sarebbe andato via per sempre mi aveva un po' sollevata.
"Proteggete a qualunque costo la Principessa degli Inferi, lei sarà la vostra unica salvezza" disse parlando ai due popoli, mi sorrise e poi piano piano si sbriciolò in polvere bianca e nera.
La polvere volò direttamente nella collana che avevo tra le mani, una volta che fu scomparso del tutto misi la collana al collo e guardai la pietra cambiare colore.Divenne verde, segno che l'equilibrio stava finalmente bene.
"Un nuovo potere" dissi guardando quello che avevo fatto col ghiaccio.
Mi avvicinai alla parete e ci poggiai la mano sopra.
Usai il calore del fuoco per sciogliere il ghiaccio sul muro e feci lo stesso anche sul pavimento.
"Per fortuna stai bene" disse mia madre venendomi ad abbracciare.
"Penso di non essere mai stata meglio di cosi fisicamente" risi leggermente.
"Tornate tutti a ballare è tutto finito" disse mio padre.
Guardai Riven guardarmi con una faccia sognante, corsi da lui gli saltai addosso, lo abbracciai e lui ricambiò immediatamente.
"Mi eri mancata" disse stringendomi a se.
"Anche tu, ad un certo punto ho pensato di morire,quel dolore fisso al petto era troppo..." dissi.
"No sei troppo forte per morire in un modo del genere" disse lui ridendo.
"Ragazzo" si rivolse mio padre a Riven.
Cominciai a sudare freddo.Capitolo più lungo del solito 😂
Seil capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina ♥️
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DANGEL: L'equilibrio del male e del bene
Roman d'amourSecondo libro della storia: DANGEL: Un amore quasi impossibile. Dodici anni dopo la battaglia contro Simon, la pace tra i due mondi è indistruttibile. Ma questa pace non durerà ancora per molto. Un potere troppo grande in una sola persona...o forse...