Capitolo 8

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"Beh allora ti lascio alle tue cose.
Ci vediamo stasera" dissi sorridendogli.
"Va bene non mancherò" sorrise ed entrò nella sua camera.
Un secondo dopo riaprì la porta e disse
"Mi dispiace per averti dato la scossa prima"
"Tranquillo, non è niente.
Ci vediamo dopo" dissi lui mi sorrise e richiuse la porta.
Mi teletrasportai nella mia camera.
"Chissà che faccia faranno quando sapranno che sono la Principessa degli inferi" pensai.
Erano le 18:10 e alle 19 avevo la cena, misi un po' di musica allo stereo, mi andai a fare una doccia veloce ed una volta finito mi ripassai il trucco e la piastra e poi andai nella cabina armadio dove scelsi un abito
Nero e corto fino poco sopra le ginocchia.
Aveva una gonna un po'ampia e di tulle.

Scelsi delle scarpe nere con tacco abbastanza basso

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Scelsi delle scarpe nere con tacco abbastanza basso.
Presi il mio diadema, lo misi in testa e mi guardai allo specchio.
Il mio aspetto era quello di una reale ma dentro non mi sentivo tale.
Spensi lo stereo, feci un lungo respiro e lo ributtai fuori piano.
Erano le 19:58 perciò uscii dalla mia camera e camminai lungo il corridoio, scesi le scale e dopo un po' mi ritrovai davanti la porta della sala da pranzo.
"Che ci fate qui fuori?" Chiesi ai miei genitori.
"Omammamia, Maya mi hai fatto prendere un colpo" disse mia madre.
"Mi dispiace mamma" risi.
"I consiglieri mi hanno detto che sei riuscita nella tua impresa e che hai portato tre persone in più" disse mio padre con un sopracciglio alzato.
"Si è così" dissi semplicemente.
"Sono fiero di te" rimasi scioccata e anche mia madre.
"Grazie papà" dissi sorridendo
"Comunque non era un demone qualunque" dissi.
"In che senso?" Chiese mia madre.
"Lui, loro sono come me" dissi con voce più bassa.
"Ora capisco perché non riuscivamo a rintracciarlo completamente" disse mio padre.
"Poi ti racconteranno tutto loro" dissi.
"Va bene"
"Quindi perché state qui fuori?"
"Perché tuo padre è troppo teatrale"
Disse mia madre alzando gli occhi al cielo.
"Ei devono sapere chi comanda"
"Loro lo sanno già" risi io.
"Ogni volta che arriva qualcuno di nuovo deve fare la presentazione ufficiale della Famiglia Reale" disse mia madre.
"Cosa?" Dissi io di botto.
"Si comunque sei bellissima tesoro" disse mia madre accarezzandomi la testa.
"Grazie mamma.
"Dobbiamo farlo per forza?" Chiesi sperando che dicessero di no.
"Si" rispose mio padre.
"È tardi andiamo"
La porta della sala si aprì rivelando la figura di zio Patrick che ci aspettava per annunciarci.
"Ciao Patrick" dissero mia madre e mio padre.
"Salve ragazzi"
"Ciao zio Patrick" sorrisi.
"Ciao, bentornata Maya" lui ricambiò il sorriso.
"La famiglia reale è arrivata.
Signore e Signori vi presento Re Lucifero e la Regina Katherine" disse si sollevò un applauso, delle urla e dei fischi.
Il nostro popolo li amava e si vedeva.
"Ed infine tornata dalla sua missione oggi, vi presento la Principessa degli inferi Maya" tutti gli occhi erano puntati sulla porta io ero dietro il muro e nessuno mi vedeva, mi era preso il panico, il cuore mi batteva all'impazzata, feci un respiro ed uscii da dietro il muro, andai avanti dove tutti mi videro e cominciarono ad applaudire.
Feci un sorriso tirato e feci il mio inchino.
Mi incamminai verso il mio solito posto e mi sedetti.
"Sei incantevole Maya" disse Astarte.
"Grazie" sorrisi.
"Splendida davvero"
"Grazie nonno".
"Siamo lieti di avervi qui spero che l'inferno sia la casa perfetta come lo è stata per me" disse mia madre rivolgendosi a Riven e ai ragazzi.
"Grazie per l'ospitalità, Regina Katherine, Sire" disse Riven e mia madre le sorrise.
"Dopo cena venite a parlare con noi" disse mio padre.
"Si Sire" rispose Alex.
"Ed ora mangiate" disse mio padre a tutti.
Il mio sguardo si incrociò con Riven, aveva un espressione indecifrabile, sembrava confuso ed aveva i suoi motivi.
Distolsi lo sguardo da lui, guardai il mio piatto e cominciai a mangiare.
Alla fine della cena, tutti i demoni se ne andarono e rimanemmo i soliti più loro quattro.
"Beh voglio conoscere quei ragazzi, sicuramente saranno molto interessanti" disse mio padre.
"Lo sono" dissi guardando il bicchiere d'acqua che avevo in mano.
"Lascia che sia io a deciderlo" disse mio padre sorridendo.
"Salve" dissero loro avviandosi a noi.
Ci alzammo in piedi e ci mettemmo l'uno di fronte all'altro.
"Allora... Innanzitutto come vi chiamate?" Disse mio padre serio.
"Loro sono Alex, Jack e Mindy" disse indicandoli uno per uno.
Avrei voluto presentarlo io ma mi stetti zitta.
"Ed io mi chiamo Riven" disse lui con un leggero sorriso guardando i miei genitori.
"È un piacere conoscervi" disse mia madre.
"Il piacere è nostro" disse Mindy.
"Allora quanti anni avete?"
"Io 20" disse Jack.
"Io 19 e mia sorella 17" disse Alex.
"Io 19" disse Riven.
"Bene, domani dopo colazione ci sarà un allenamento per testare la vostra forza ed i vostri poteri" disse mio padre.
"Va bene" risposero loro.
"Compresa te ed i tuoi amici" disse indicando me.
"Va bene" dissi seria.
"Vi hanno informato degli orari?" Chiese mio padre.
"Si Sire, ci ha pensato sua figlia" disse Riven guardandomi.
"Brava tesoro" mi disse mia madre.
"Grazie" risposi con un leggero sorriso.
"Ora potete andare, ci vediamo domani a colazione" disse mio padre.
"Va bene, Sire" rispose Jack.
"Buonanotte ragazzi" disse mia madre.
"Grazie Maestà, anche a lei" rispose Riven.
"Buonanotte Maya" dissero mio padre e mia madre insieme.
"Notte" risposi con un sorriso.
"Va bene, io vado a domani, notte ragazzi"
"A domani Princip..." Stettero per dire ma li fermai.
"Chiamatemi solo Maya" dissi con un leggero sorriso.
Mi girai per andare via ma un braccio mi afferrò il polso.
Mi girai di scatto il tocco mi diede di nuovo la scossa.
"Cacchio scusami di nuovo, non so che mi succede" disse.
"Non è colpa tua, notte"
"Aspetta..." Non gli diedi il tempo di parlare che mi teletrasportai in camera mia.
Non so perché reagivo così ma ogni volta mi prendeva l'ansia e dovevo andarmene.
Andai in bagno, mi struccai e mi misi il pigiama.
Mi infilai sotto le coperte e dopo un po' mi addormentai.

DANGEL: L'equilibrio del male e del beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora