notte no.7|8: illusioni.

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La notte seguente, Karma era sdraiato sulla spiaggia, aspettando di rivedere quel minuto ragazzo dai folti capelli che si tingevano del cielo

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La notte seguente, Karma era sdraiato sulla spiaggia, aspettando di rivedere quel minuto ragazzo dai folti capelli che si tingevano del cielo. Ogni giorno, l'amore che provava per Nagisa diveniva sempre più forte e intenso;
ogni giorno, tutti i pensieri e ricordi dolenti svanivano nella felicità in cui sostava grazie all'abbagliante brillare degli occhi altrui, una felicità spesso irraggiungibile che qualsiasi uomo matura cercando, in un percorso talmente arduo da imparare la
raffinata arte di morire. Chissà se quel bellissimo angelo aveva qualcosa di magico nelle mani, perchè non appena le sue pallide dita lo sfioravano, il suo corpo fremeva e la sua mente si svuotava totalmente, mentre ogni pensiero razionale scivolava con leggerezza, portando le emozioni a fluttuare in una lenta e passionale danza attorno agli innamorati. Aveva proprio voglia di vedere quel sorriso, un sorriso con una tale potenza da abbattere ogni barriera che metteva in salvo il rosso, facendole frantumare in tanti pezzi quanti i granelli di sabbia sui quali si poggiavano lui e i suoi sentimenti, sbocciati in sua compagnia. Il tempo passò, volando assieme alle sue dolci riflessioni, ma il celeste non era ancora arrivato, in un tremendo ritardo. Ormai Karma era in preda alla preoccupazione, non sapendo cosa fare: avrebbe dovuto andare a trovarlo? Oppure sarebbe stato meglio aspettare nell'illusione di un semplice impreviso?
Si prese cinque minuti per fumare una delle sue amiche sigarette, riuscendo a rilassarsi, per poi iniziare il cammino verso l'hotel nel quale alloggiava l'amato.
Una volta arrivato, non conoscendo il numero della stanza, chiese alla reception e, ottenuta l'informazione desiderata, si diresse verso l'ascensore.
Quando trovò la camera, bussò colmo di delicatezza, chiamando il nome del ragazzo con il suo tono sempre calmo e pacato. Nemmeno in seguito ad innumerevoi tentativi
ottenne una risposta e, pensando che l'azzurrino non avesse voglia di vederlo, tornò al proprio appartamento, buttandosi a peso morto sul letto. Osservava il soffitto con uno sguardo vuoto, vitreo; avrebbe voluto contattare Nagisa, ma come due imbecilli non si erano ancora scambiati i numeri, troppo presi dal parlare e dal guardarsi, accogliendo l'animo altrui nel proprio, fondendosi in due meravigliosi sorrisi. Gli mancava, osservare i suoi occhi incomprensibili, sentire il dolce profumo dei suoi capelli inebriargli l'olfatto, stringere la sua piccola e pallida mano nella sua, beandosi del calore altrui. Nel tentativo di mantenere la calma e stringendo l'ennesimo ed ultimo mozzicone della serata, il ragazzo dai capelli scarlatti si addormentò.
Nagisa non si presentò nemmeno la notte seguente; Karma aveva provato ancora ad andarlo a trovare, ma il silenzio penetrò buio e rumoroso, danneggiando i fragili timpani del suo cuore ancora pulsante, che tremava con le sue fredde mani al più insulso pensiero negativo. Tornato a casa e riempitosi i polmoni di piacevoli sostanze dannose, si addormentò, cadendo nel profondo sonno della pungente attesa.

gaya

illuso !!

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