𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨. ¦ 𝐢𝐜𝐞 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐦

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akira era a casa, solo.
le finestre e la porta erano chiuse.
le gocce di pioggia battevano sul tetto della casa, provocando un rumore piacevole all'udito del ragazzo, le cui lacrime gli rigavano il volto, esattamente come la pioggia di quel cupo pomeriggio.
Akira stava sfogando il suo dolore in una vaschetta di gelato ai frutti di bosco, il cui dolce sapore somigliava a quello delle morbide labbra del ragazzo che lo aveva appena lasciato.
"io non starei così se tu non mi avessi lasciato!" esclamò a voce alta, singhiozzando, come per parlare con un immaginario Ryo.
alzò la testa verso il soffitto e successivamente rivolgere lo sguardo verso il gelato.
andò, sempre piangendo, verso la scrivania.
aprì un cassetto e afferrò il suo taglierino.
"ah!" un grido di dolore fisico uscì dalla gola, mentre incideva un lustro di taglietti sul braccio.
Le goccioline di sangue sgorgavano dai tagli alla stessa velocità delle lacrime che gli rigavano il grazioso e cupo visetto.
"vado a sciacquarmi."

Ryo continuava a pensare alle crude e dirette parole che disse all'innocente ragazzo.
"credo di aver distrutto un cuore." pensò tra sé e sé, sfoggiando il sorriso più malefico del suo repertorio, anche se la sua espressione si fece immediatamente cupa.
"dovrei chiedergli scusa?" l' "angelo" alzo i suoi occhi color oceano verso il cielo, rispondendosi: "non mi vorrà più parlare"
ridacchiò, ma dentro di lui, in fondo, pensava di aver completamente sbagliato.

-lola
mini capitolo perché akira è un cute babie triste e ryo ha lo stesso carattere di quella troia di H0NEYANG3L (ily bab ✨)

𝐝𝐞𝐯𝐢𝐥 𝐭𝐨𝐰𝐧 - 𝐫𝐲𝐨𝐤𝐢𝐫𝐚.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora