"akira!"
una voce femminile, distorta, strappava via il ragazzo castano dalle braccia di Morfeo.
miki gli porgeva un foglietto di carta, dicendogli: "è da parte di ryo asuka.
e perché sei sul pavimento del bagno?" chiese infine, con una piccola smorfietta di disgusto.
"n..non lo so" le rispose il ragazzo con voce roca, accorgendosi che era a torso nudo e aveva la zip dei pantaloni slacciata.
"non me lo ricordo"
'hai bevuto ieri.
Ryo mi ha detto di darti anche questi."
miki lanciò la divisa scolastica ad akira, il quale non la raccolse.
"sai che non mi sono accorta che stessi qui? in ogni caso sei ancora in tempo per andare a scuola. Ciao." continuò la ragazza, girando i tacchi.Akira correva verso l'edificio scolastico, cercando una risposta al suo vuoto di memoria.
Mentre sfrecciava sulla grigia strada, gli venne in mente di fermarsi e di leggere il contenuto del bigliettino.
aveva il cuore che gli batteva in gola."ciao, sono andato a casa.
non volevo svegliarti, ma credo che non ricordi nulla.
non vengo a scuola.
-ryo."akira arrossì, leccandosi le labbra. Su di esse aveva ancora il sapore della bocca di ryo, o di qualche altra parte del suo candido corpo, ricordandosi della nottata.
"chissà perché non è venuto oggi." pensò.
"spero che il nostro amore possa diventare qualcosa di grande"
akira sorrise, gli occhi gli si inumidirono.giunse l'ora di andare a casa da scuola.
percorrendo la strada di ritorno, akira scorse l'alta figura di Ryo appoggiata ad un muro.
Akira, col cuore innamorato che gli batteva forte in petto, corse verso di lui, salutandolo.
"akira." sorrise malinconico il biondo.
"capiti a proposito. Volevo dirti una cosa abbastanza importante."
il sorriso di akira svanì in un attimo e il suo cuore iniziò a battere più velocemente."quello che abbiamo avuto ieri..
non lo avremo più.
Non ho intenzione di intraprendere una relazione con te."
quelle parole chiare, concise, dirette, penetrarono nel cuore di akira come una lama affilata, distruggendolo.
"ciao." Ryo si congedò, abbassando la testa.Akira rimase immobile, occhi e bocca spalancati.
il suo cervello ci mise un po' ad elaborare quello che era successo.
si mise una mano sul cuore, come se stesse cercando di attenuare il dolore.
l'angelo caduto per cui provava i sentimenti più puri che esistano aveva rubato il suo cuore, correndo via come per non farsi beccare. Non gliel'avrebbe mai restituito."aspetta.." disse akira con gli occhi lucidi, non abbastanza forte per essere sentito.
camminò a testa bassa fino a casa, come se stesse annegando in una piscina vuota.
entro in casa, senza nemmeno togliersi le scarpe, senza pensare a niente.
e, con la testa tra le mani, scoppiò a piangere.-lola.
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𝐝𝐞𝐯𝐢𝐥 𝐭𝐨𝐰𝐧 - 𝐫𝐲𝐨𝐤𝐢𝐫𝐚.
Romance𝖘𝖍𝖔𝖚𝖑𝖉𝖓'𝖙 𝖍𝖆𝖛𝖊 𝖉𝖗𝖚𝖓𝖐 𝖙𝖍𝖆𝖙 𝖈𝖍𝖊𝖗𝖗𝖞 𝖇𝖔𝖒𝖇 𝖜𝖎𝖙𝖍 𝖚 <//3 • 𝐜𝐨𝐯𝐞𝐫: @𝐚𝐧𝐲𝐜 𝐨𝐧 𝐭𝐰𝐢𝐭𝐭𝐞𝐫 •