✨Steggy //Marvel//

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Richiesta da rmaglie75 e ALEX1pg
Non è il massimo, vi avviso. Troverò il modo di farmi perdonare. Scusate.

Steve's pov
«No Tony, ti ho detto che non verrò. Non oggi. Non ho nulla da festeggiare, io» ripeto al telefono, mentre Stark cerca nuovamente di convincermi di partecipare alla festa che ha organizzato stasera «Lo so che mi farebbe bene distrarmi, ma dico davvero, non ho voglia di uscire. Dai, sarà per la prossima volta. Va bene... Ciao»

Finalmente riattacca, così posso rimettere quest affare tecnologico in tasca e concentrarmi sulla strada di New York che sto percorrendo a piedi, provando a ricordare nel frattempo com'era ai vecchi tempi. È cambiato praticamente tutto da allora, e solo nella mia mente posso trovare rifugio per scappare e tornare nella mia vera casa.

«Signor Rogers, capitano» mi chiama qualcuno, attirando la mia attenzione e portandomi alla realtà 

Mi volto verso colui che ha parlato, ovvero un tassista alla mia sinistra molto giovane, dai capelli ramati e gli occhi scuri, che con garbo mi apre la portiera della sua vettura

«Mi perdoni ma... Io non ho chiamato un taxi» rispondo, comprendo le sue intenzioni

«Ne sono consapevole, ma dovrebbe seguirmi»

«Perché? Chi è lei?»

«Il mio nome è Tom, non ha mai avuto il piacere di incontrarmi prim-... Cioè, non ho mai avuto il piacere di incontrarla prima, ma vi è una persona che la sta aspettando. E io devo accompagnarla. Quindi si sbrighi a salire, se non vuole fare tardi» 

«Hahaha, no. No no, se è uno dei giochi di Stark per tentare di-»

«Ah, quanto la fai lunga signorino» mi risponde lui, sbuffando e afferrandomi per un braccio, per poi spingermi dentro l'auto e chiudere in fretta la portiera «Ceh, io sono qui a farti un favore e tu mi fai il terzo grado?!» continua a brontolare, salendo in macchina anche lui e iniziando a guidare a tutta velocità «Insomma, non ci sono più i personaggi di una volta! Tsk, che gente! E allaccia la cintura, che non voglio che mi muori prima che riesca a riportati indietro! Su su, sbrigati, che lei sta aspettando!»

Lo guardo dallo specchietto retrovisore, troppo scosso per rispondere e limitandomi ad obbedire.
Chi è questo? Cosa vuole da me? Dove mi sta portando?
E, soprattutto, chi è "lei"? Non si starà riferendo a... No, è impossibile. Non...

Non riesco a terminare questo pensiero che il giovane preme un pulsante azzurro sul volante, e nel giro di una frazione di secondo una luce dello stesso colore ci avvolge, obbligandomi a chiudere gli occhi e aggrapparmi a qualsiasi cosa le mie mani incontrino per via della velocità a cui stiamo andando tutto d'un tratto, mentre i miei vestiti iniziano a brillare di luce propria e cambiare colore, mutando lentamente in una divisa militare per le cerimonie.

«Avrai una sera a disposizione, capitano. Vedi di godertela!» mi dice il tassista, per poi fingersi un presentatore e dare un tocco di teatralità al tutto «Signore e signori, prendete i pop-corn e i fazzoletti, stiamo per fare un viaggio nel passato alla scoperta di una nuova linea temporale in cui i cuori spezzati vengono aggiustati, le lacrime di tristezza mutano in gioia e io creerò un gran bel casino! Attenzione: può causare dipendenza. Non sono responsabile di eventuali effetti collaterali. Non somministrare a persone che non riescono a sognare. E ora... Che il viaggio abbia inizio!» 

Peggy's pov
Osservo il bicchiere mezzo vuoto che stringo tra le dita, concentrandomi sul liquido ramato contenuto al suo interno e ammirando le diverse sfumature di colore che si vengono a creare quando la luce delle lampade lo sfiora, mentre il profumo dell'alcool mi invade le narici e penetra nella mia mente, riuscendo ad abbassare il volume della musica che mi rimbomba nelle orecchie, ma facendo sentire ancora di più il grido disperato del mio cuore. 

LE ONE-SHOT DI JASON LOKISONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora