13°Capitolo

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Per tutto il tragitto non ho aperto  bocca e lo stesso ha fatto Dacre.

Appena arriviamo di fronte casa mia, velocemente scendo dalla macchina per prendere Travis che dietro dorme come un ghiro.

«Lascia stare, faccio io» mi dice Dacre mentre io gli lascio aprire lo sportello posteriore.

«Cazzo, ma quanto pesa?» mi domanda appena lo prende per trasportarlo in casa.

«Non lo so» rispondo ridendo e prendendo le chiavi dalla borsa.

Subito apro la porta e lo lascio entrare per farglielo poggiare nel suo letto in camera.
Appena lo poggia si volta verso di me, cercando di creare un contatto alla quale io non gli dò possibilità, osservando un punto non ben preciso per terra.

«Vabbè, io vado allora» mi dice uscendo dalla stanza con me dietro, mentre chiudo la porta della camera.

«Domani mi ignorerai?»
mi chiede prendendo il mio viso con due dita per alzarlo.

«Perchè dovrei?»

gli sussurro beandomi finalmente dei suoi bellissimi occhi.

«Dopo questo» mi dice avvicinando il mio viso al suo per lasciarmi un altro bacio all'angolo della bocca.

Immediatamente riprovo le stesse emozioni di poco prima.
Tutto si annulla accanto a me, un brivido percorre tutto il mio corpo, un forte dolore si propoga all'interno della mia pancia, sensazioni mai provate prima.

Improvvisamente fa finire la magia, togliendo le sue mani dal mio viso, per poi lasciarmi da sola di fronte la porta di casa che sbatte dopo essere uscito.

Senza rendermene conto, mi ritrovo nel mio letto a fissare il tetto, non riuscendo a prendere sonno.

Mi rigiro da una parte all'altra, cercando di trovare la giusta posizione ma infine mi alzo sbuffando per sedermi sul divanetto vicino la finestra, prendendo una sigaretta e accendendola.

Fuori è buio e poche macchine sono di passaggio mentre io ammiro la luce fioca che lasciano i pali della strada.

Alzo lo sguardo e noto quanto è bella la luna stasera, piena di emozioni come il mio cuore in questo momento.
Ogni volta che guardo quegli occhi azzurri, mi perdo del tutto, non sapendo dove mi trovo e cosa provo.
Mai avevo sentito il mio cuore battere così forte,senza calmarsi un attimo e precipitare ogni volta che il ragazzo biondo accorcia le distanze fra di noi.

Prendo il telefono sulla scrivania e vado a risedermi sul divanetto per lasciare uscire una nuvoletta di fumo.
Lo apro e noto un messaggio da Harry.

Hazza 🌈💙

   Abbiamo portato Justin a casa, tu? Tutto ok?

Mi scrive mentre ispiro nuovamente dalla sigaretta.

Tu

Sto bene, tranquillo

Rispondo, chiudendo il telefono e evitando di raccontare al mio migliore amico quello che è successo stasera con Dacre.

Non vorrei dargli motivi per ingelosirsi oppure inizierebbe a farsi film che esistono solo nella sua mente contorta.

Dopo aver buttato la cicca nel cestino, mi ributto nel letto, cercando seriamente di prendere sonno e non pensando a quegli occhi azzurri che mi fanno impazzire.

Fortunatamente dopo un quarto d'ora riesco ad addormentarmi.

6 ore dopo

10 a.m

Apro gli occhi infastidita a causa della luce del sole che fortissimo picchietta sul mio viso.
Lentamente mi alzo, appoggiando i piedi nudi sul parquet gelato, avviandomi al piano di sotto.
Appena scendo, tutti sono seduti a tavola e con mia sorpresa mio padre è presente, dato che sarebbe dovuto arrivare domani.

«Buongiorno»

dico dando un bacio sulla guancia a ognuno di loro.

«Tesoro, ieri eri a ballare?»
mi chiede mio padre gentilmente lasciandomi di stucco mentre mi siedo.

«Si,papà ma vado solo durante il fine settimana» gli rispondo.

«Benissimo,adoro quando mi ascolti» mi dice bevendo del caffè dalla sua tazza.

Ecco la causa del perchè mio padre l'altro giorno si è incazzato di brutto, non mette molte regole in casa, ma almeno questa è da rispettare.
Durante la settimana alle otto devi essere a casa mentre il fine settimana puoi rimanere quanto vuoi in giro ma io l'altro giorno ho disobbetito a questa regola, uscendo di mercoledì e tornando a casa alle tre di notte.

«Zio,tutto bene con il lavoro?»
gli chiede mio cugino  cambiando discorso mentre io lo osservo.

È in uno stato pietoso, le sue treccine sono tutte per aria e ha uno sguardo stanco.

«Si Trav, fortunatamente»

gli risponde poggiando la tazza sul tavolo mentre Travis annuisce.

«Io devo andare ragazzi, ho una giornata piena a lavoro» ci avverte mia madre, alzandosi e sistemandosi il vestito.

«Va bene, tesoro, a dopo»
la saluta mio padre mentre lei gli porge la guancia per ricevere un bacio.

Saluta tutti dandoci un bacio sulla testa ed esce di casa.

«Trav, come è andato l'anno in Europa?» gli chiede mio padre.

«Tutto bene zio- gli risponde nervosamente e facendo spuntare alcuni dei suoi denti oro e argento.

«Ti sono bastati i soldi?»  gli domanda prendendo fra le mani il giornale.

«Si e grazie per avermi permesso tutto»

dice pulendosi con il tovagliolo le labbra, mentre io lo osservo confusa per il suo atteggiamento ansioso.

«Questo e altro per te, figliolo»
gli dice sorridendogli a sua volta.

Appena tutti si alzano, ognuno si reca nelle proprie stanze e io rimango a tavola con mio padre mentre lo osservo che legge il giornale con i suoi lineamenti rigidi e severi ma so che in fondo è una persona dolce.

Purtroppo abbiamo sempre avuto un rapporto odio e amore, ma so perfettamente che lui è così anche con mia madre e Millie e a volte anche con Travis.

Ma nel suo cuore ci vuole bene.

«Ti serve qualcosa Nat?» mi chiede mio padre mentre mi guarda attentamente.

«No,papà»

gli rispondo abbassando lo sguardo imbarazzata.

Non abbiamo mai avuto un rapporto molto stretto come invece c'è l ho con mia madre, quindi quelle volte che rimaniamo da soli, l'imbarazzo si dissolve nell'aria.

«Senti, mi dispiace per l'altra volta»

mi dice tristemente e immediatamente attira la mia attenzione capendo che sta dicendo la verità dal suo sguardo triste.

«Tranquillo» gli rispondo sorridendo e cercando di rassicurarlo.

«Voglio farmi perdonare»
mi dice non sciogliendo il contatto visivo fra di noi, notando  la sua stanchezza negli occhi.

«Bastano le parole, papà» gli dico alzandomi e avvicinandomi per abbracciarlo.

Insicura che ricambia o no, mi butto per abbracciarlo e fortunatamente mi stringe forte a lui, facendomi sentire finalmente la presenza di un padre accanto.

Ehyyy, ecco un capitolo un speciale fra Natasha e suo padre e anche all'inizio fra Dacre a la ragazza.

Spero vi sia piaciuto se è così lasciate una stellina.

Baci

Nat 💕

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