16°Capitolo

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Finisco di fumarmi la sigaretta e con Harry accanto ci avviamo a scuola per un altra giornata di inferno.

«Non vedo l'ora che finisca questa tortura» dice Harry indicando l'edificio enorme della Pacific School di fronte a noi.

«Già»

mormoro sbuffando e avviandomi verso il mio armadietto, una volta entrati.

«Certe volte vorrei scappare da Los Angeles e tornare a casa» mi dice il mio migliore amico posando metà dei suoi libri nell'armadietto.

«E perchè?»

gli chiedo un pò perplessa dal suo desiderio.

«Non so, ma certe volte mi manca Holmes Chapel»
mi risponde con aria nostalgica.

«Capita è normale»  gli dico sorridendogli cercando di rassicurarlo.

«Forse non è neanche il posto che mi manca ma mia sorella» sussurra debolmente.

Harry non vede sua sorella da almeno un anno, visto che lei vive con il suo ragazzo a Londra mentre Harry, sua madre e Robin il compagno di Anne, stanno qui in california, e quindi viene difficile vedersi spesso.

Dolcemente gli alzo il viso con due dita, facendo incrociare i miei occhi marroni e i suoi verdi smeraldo.

«Ti prometto che andremo a trovarla»

gli dico cercando di rassicurarlo.

«Verresti anche tu?»

mi chiede sorpreso mentre gli accarezzo il viso.

«Se tu vuoi, certo»
gli rispondo per poi lasciargli un bacio sulla fronte.

«Ovvio che voglolio»
mi dice con voce roca mentre mi prende in braccio abbracciandomi.

«Che festeggiate?» mi chiede Justin mentre Harry mi fa rimettere i piedi per terra.

«Nulla»

gli rispondo  posando gli ultimi libri e prendendo quello di filosofia.

«Che lezione hai?»
mi chiede avvicinandosi e tirandomi per i fianchi.

«F-f-filosofia» dico balbettando come una scema e arrossendo.

Improvvisamente suona la campanella facendomi sobbalzare.

«Ci vediamo dopo,filosofa»
mi dice lasciandomi un bacio a stampo e andandosene verso la sua classe.

Mi giro verso Harry mentre lui cerca di non far trasparire gelosia.

«Posso farcela» mi rassicura sorpassandomi e avviandosi anche lui nella classe di filosofia con me alle calcagne.

La professoressa Swift sta parlando da almeno un ora e mezza piena, e non riesco più a collogare le lettere con le giuste frasi, mentre lei continua a spiegare senza fermarsi un attimo, io sono per metà morta sul banco e scarabocchio delle stelle sul quaderno.

Mi volto verso Harry e lo vedo dormire beatamente, con i suoi riccioli nocciolati che gli cadono sulle palpebre chiuse e le lunghe ciglia che si appoggiano dolcemente  sul viso.

Conosco Harry da sette anni ed è la persona più importante della mia vita, rischierei la vita per lui.

Primo giorno di scuola media e l'ansia mi sta mangiando viva.
«Andiamo,cugina-» mi dice mio cugino spintonandomi per entrare a scuola e raggiungendo gli altri nostri amici.

Kiss Me DaddyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora