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Dal capitolo precedente:

Sbuffai, avrei dovuto convivere ogni giorno con uno che voleva sostituire il mio unico e insostituibile papà.

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Mi sedetti infondo al letto e poi mi lasciai cadere indietro. Dopodomani sarebbe stato un giorno difficile, avrei dovuto andare nella nuova scuola e conoscere i professori e i compagni che mi avrebbero accompagnato in questo ultimo periodo di scuola superiore della mia vita, ero molto agitata. Sean, Greace e Giacomo avrebbero frequentato la mia stessa classe però la loro presenza non mi tranquillizzava affatto. Un'altra persona sarebbe stata piu' tranquilla sapendo di avere già tre persone conosciute ma loro tre non erano proprio persone che mi infondevano calma e tranquillità, specialmente quell'oca e quello che credevo fosse il mio migliore amico.
Il giorno sucessivo passò in fretta, passai le ore a sistemare e a personalizzare la mia nuova stanza. Le ore che mi separavano dal mio "nuovo" primo giorno di scuola erano sempre di meno.

La mattina "tanto attesa" arrivò, non so con che forza mi svegliai e mi alzai dal letto, ero stanca e stressata ma volevo comunque rendermi presentabile. Dopo una lunga doccia scesi al piano di sotto dove trovai Sean in boxer a condire con dello sciroppo d'acero dei pancakes preconfezionati. Appena si accorse della mi presenza si girò verso di me e mi sorrise. Io ero impietrita di fronte alla sua bellezza.

SEAN POV'S

Era immobile, fissava ogni parte del mio corpo come se non avesse mai visto un ragazzo senza maglietta. Era così bella, non avevo mai conosciuto nessuna come lei. Forse la sua innocenza e purezza mi facevano impazzire. Mi piaceva lo sguardo con cui mi guardava, volevo provocarla, decisi di avvicinarmi lentamente mentre con il mio sguardo la guardavo intensamente.

"Che fai?", mormorò.

Non le risposi. Quando arrivai di fronte a lei mi abbassai e avvivinai le mie labbra al suo collo, stava trattenendo il respiro.

"Respira piccola", le dissi ridacchiando, "Guardami" continuai.

Abbassò ancora di più lo sguardo che era già fisso a terra da qualche minuto. Con una mano le sfiorai la schiena fino ad arrivare al sedere poi posizionai un dito sotto al suo mento, le alzai il viso e la guardai intensamente per poi staccarmi e allontanarmi da lei. Vedevo nel suo sguardo aumentare la voglia, non si era ribellata a me nemmeno un secondo, con me non riusciva a controllarsi.

EMILY POV'S

Non ci credo, non mi ero ribellata, gli avevo appena dimostrato che con lui facevo fatica a controllarmi. Mi girai subito e senza proferire parola uscii dalla cucina per tornare in camera mia, la colazione poteva aspettare, volevo scappare da quella situazione imbarazzante. Appena girai l'angolo per entrare nel corridoio piantai un urlo, c'era Greace immobile che mi fissava. Mi venne subito in mente che Sean era fidanzato e che io stavo facendo un torto a Grace non divincolandomi dal suo tocco e dai suoi baci. Basta. Non dovevo più lasciarmi persuadere.

Mi scusai per l'urlo e appena la sorpassai la mia testa si affollò nuovamemte di pensieri. E se Greace aveva assistito a tutta la scena? Rabbrividii, già mi odiava così.

Entrai nell'ascensore e arrivata al secondo piano entrai nella mia camera e mi chiusi la porta alle spalle, mi sarei volentieri ributtata sotto le coperte ma dovevo prendere lo zaino e uscire. Mi infilai i miei sandali con il tacco neri, presi la mia borsa della Michael Kors con dentro il computer e i quaderni e dopo aver salutato mia mamma, Giorgia e Carl uscii di casa. Il tragitto per fortuna era corto, in dieci minuti sarei arrivata a scuola.

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Ciao a tutti!😊 Dopo molto tempo eccomi con un nuovo capitolo, spero che vi piaccia! A presto! Isa❤

Il babysitter di mia sorella Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora