Leggete lo spazio autrice!😊
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Dal capitolo precedente:
Vidi tutti levarsi gli accapatoi, iniziare a correre ed entrare in acqua tuffandosi, compresa Sally che riemergendo dall'acqua mi fece cenno di raggiungerla. Ero rimasta l'unica immobile, impalata su quelle piastelle bagnaticce.
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Sembrava quasi che le mie gambe fossero diventate dei macigni, non riuscivo a scollarle dal pavimento. Con grande fatica mi diressi verso la panca che era accanto al muro e lentamente mi tolsi le ciabatte. Ero girata di schiena verso la piscina e mi sentivo tutti gli guardi addosso, presi coraggio e slacciai lentamente il fiocco grossolano che mi ero fatta intorno alla vita e mi sfilai pure l'accapatoio.
Mi voltai e il mio sguardo si posò subito su Sean che rideva e si spintonava con altri ragazzi in acqua, lui percepi il mio sguardo e stando nella stessa posizione volto leggermente gli occhi verso di me. Ero fissa a guardarlo e lui era fisso a guardare me. Gli altri ragazzi si accorserò che Sean si era impalato e seguendo la direzione del suo sguardo finirono su di me. Ad un certo punto vidi che tutti si erano fermati a guardarmi e sentii le mie guance andare a fuoco. L'istinto fu quello di buttarmi in acqua, quindi non so con quale coraggio mi ci buttai dentro e andai dalla parte opposta a quella dov'era Sean. Anche a costo di stare vicino a Geace. Per tutta la durata della lezione cercai di stargli lontano ma vedevo spesso che il suo sguardo cadeva su di me.
SEAN'S POV
Vidi Emily impalata al bordo della piscina ferma a fissarmi, non potevo fare a meno di guardarla anche io, era di una bellezza mozzafiato. Notai che pian piano tutti si stavano girando a guardare lei, in effetti era impossibile non guardarla. Sentivo una strana senzasione in me, mi dava fastidio che tutti la stessero guardando con quegli occhi e non capivo perché. Ad un certo punto vidi che le sue guance stavano diventando rosse come il fuoco, stavo impazzendo, era ancora più pazzzesca mentre arrossiva. Se fosse stato per me le sarei saltato addosso.
Notai che si accorse che tutti la stavamo fissando e nel giro di mezzo secondo vidi degli schizzi in aria, si era appena tuffata in acqua.
EMILY'S POV
Ad un certo punto la prof ci richiamò:
"Ragazzi", urlò, "venite subito!"
Ci avvicinammo tutti al bordo della piscina.
"È l'ora di uscire, dovete andare a cambiarvi", disse sorridendo.
Vidi poi che iniziò a squadrarci tutti e una volta posato lo sguardo su di me si bloccò per un attimo.
"Emily, mi aiuteresti a riordinare le palle e le tavolette? Sono da portare nel ripostiglio", sorrise.
"Certo", risposi annuendo.
Vidi tutti che iniziarono ad uscire dall'acqua, tranne me che con calma mi misi a recuperare tutte le palle in acqua posandole sul bordo della piscina. Feci il primo giro e portai insieme alla prof le palle, poi lei mi chiese se potevo continuare io che lei avrebbe compilato l'appello. Aggiunse che mi avrebbe aspettata all'uscita con gli altri ragazzi, quindi di spegnere le luce e di chiudere lo sgabuzzino con le chiavi inserite nella serratura esterna e di poggiarle nel piccolo ufficio accanto.
Annuii sorridendo assicurandole che avrei pensato io a chiudere tutto e mi diressi a prendere le tavolette che erano solo 4 quindi non avrei dovuto fare nessun altro giro, per mia fortuna. Aprii la porta dello sgabuzzino e mi diressi nello scaffale infondo alla stanza etichettato come: "zona stumenti per l'apprendimento della disciplina". Ero persa nei miei pensieri ridendo tra me e me, riflettendo su chi avesse potuto dare questo genere di titolo, quando sentii un cigolio. Non feci in tempo a girarmi che sentii:
"BUM!", la porta era chiusa.
Corsi verso di lei e afferai subito la maniglia facendola andare su e giu compulsivamente, la porta non si apriva. Iniziai ad impanicarmi ed ad urlare.
"Fatemi uscire!" gridai a squarciagola sbattendo i pugni sulla porta. Nessuna risposta. Chi è che mi aveva chiuso dentro? Qualche imbecille di qualche classe che non aveva di meglio da fare che fare scherzi stupidi. Mi girai di schiena e mi accasciai contro la porta mettendomi le mani tra i capelli. Ero bloccata e oltrettuno non avevo neanche il cellulare per poter avvisare qualcuno.
Lo sgabuzzino per fortuna non era troppo buio, era abbastanza grande e ripieno di scaffali. In fondo, appeso al muro, c'era un orologio da parete e un calendario vecchio. Iniziai a vagare tra gli scaffali avanti e indietro in preda all'ansia cercando di capire chi mi aveva chiuso in quella stanza, quando all'improvviao nel silenzio di quel luogo ormai abbandonato da tutti sentii dei passi.
Veloce come un fulmine mi scaraventai vicino alla porta e iniziai ad urlare nuovamente a squarviagola fino a sentirmi quasi bruciare la gola.
"Sono qui aiuto, fatemi uscire!", stetti zitta un secondo per prendere fiato.
"Prof è lei?", continuai speranzosa.
"Fai silenzio!" sentii dire autorevolmente al di là della porta.
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Buona sera a tutti! Come promesso eccomi qua con un nuovo capitolo😊
Spero tanto che vi piaccia, fatemelo sapere con una stella o con un commento!😊
Secondo voi chi è che è stato a parlare???😯
Vi ricordo diseguirmi sul mio nuovo account instagram: relazione_distanza.
Potete farmi delle domande se avete delle curiosità, sono molto attiva!A presto con un nuovo capitolo!
oii_isa😊
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Il babysitter di mia sorella
RomanceLa storia parla di un incontro causale nelle mura della casa dei Brown. Lui ragazzo affascinante e bellissimo, Sean Cannery che sarà il nuovo babysitter della piccola Giorgia sorella minore della ragazza tanto timida e impacciata, Emily Brown... Cos...