nine

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Millie's pov.

"vado a chiamare i miei" avvisai Sadie, Noah, Lilia e Finn alzandomi dal divano.

Eravamo in salotto a chiacchierare, mentre gli altri erano in giro per casa: due in doccia (c'erano due bagni, ovviamente), qualcuno nella propria camera, o in cucina (Iris e Ayla) a mangiare schifezze.

Eravamo rientrati da un paio d'ore, avevamo passato il pomeriggio in piscina, e noi 5 avevamo deciso di stare un po' insieme.

Annuirono alla mia affermazione.

Andai in camera e chiusi la porta della mia camera alle mie spalle.

"alè, buonasera, ti sei cotta" disse mio fratello, appena dopo aver accettato la face time e aver visto la mia faccia.

"eh, lo so"

Mi ero bruciata la faccia e le spalle, stavo morendo.

Salutai la mia famiglia, che era seduta affianco a Charlie sul divano, non di certo il divano di casa mia, però.

"siete dai Wolfhard?" chiesi, riconoscendo la parete e i quadri dietro di loro.

"si, tra un po' ceniamo"

"ciao Millie!" urlò Cara da qualche parte oltre il telefono.

"ciao!"

Dopo di che vidi la piccola testa di Esme sbucare nell'inquadratura, muovendo la mano a destra e sinistra in segno di saluto.

Ricambiai il gesto, sorridendole.

Io e Finn ci conoscevamo da una vita, letteralmente.

I nostri genitori erano migliori amici dal liceo e da allora non si sono mai divisi.

E tutti i loro figli, cioè nostri fratelli, avevano tutti legato tra loro, finché non siamo arrivati io e lui, che eravamo stati amici stretti da piccoli, ma ci eravamo allontanati dopo la seconda stagione di stranger things, tranne per alcune eccezioni ogni tanto: aveva sempre avuto un istinto protettivo verso di me, ogni volta che mi vedeva soffrire era sempre pronto a difendermi e stare con me per farmi stare meglio.

Parlammo di tutto e di più: non avevamo potuto sentirci per i tre giorni precedenti.

"che fa Finn?" chiese mia madre, dopo che Cara le disse qualcosa.

"ah boh, fino a 5 minuti fa eravamo di sotto, credo sia ancora lì"

"perfetto, chiamalo un po', visto che siamo tutti qua ne approfittiamo e parliamo con entrambi"

cavolo, avremmo dovuto mentirgli proprio in faccia.

Annuii, e disattivai il microfono, mentre uscivo dalla stanza e percorrevo il corridoio, per poi scendere le scale, constatando che Finn era ancora sul divano a parlare con Noah, Lilia e Sadie.

"Finn?" lo chiamai.

Si girò nella mia direzione.

"scusate se vi interrompo, ma verresti con me di sopra? I nostri genitori sono insieme e vorrebbero parlare anche con te"

Annuì.

Mi si avvicinò, e io camminai all'indietro mentre gli raccomandavo di stare attento a non farsi scappare niente.

"Come va tra voi? Non state litigando tutto il tempo anche in vacanza, vero?" chiese mia madre, appena tornammo in camera e riattivai il microfono.

"no.. in realtà no, stiamo recuperando i rapporti. Insomma, è così stupido rovinare tutto per i fan" rispose lui al mio posto.

Era strano mentire a mia madre sul mio rapporto con Finn, le dicevo sempre tutto sulla mia vita personale.. beh, omettendo alcuni dettagli.

Dovevo comportarmi come se non mi piacesse, come se non stessimo insieme.

Beh non le avrei di certo detto dal nulla della nostra relazione. E poi davanti a mio padre e mio fratello che, gelosi come sono, verrebbero a prendermi all'istante per portarmi via, pur di non farmi 'vivere' nella stessa casa del mio ragazzo.

La faccia di Esme spuntò di nuovo nello schermo, salutando freneticamente suo fratello con la mano.

"FINN!" urlò.

"amore!" rispose lui sorridendo.

Sorrisi, girandomi a guardarlo.

Adoravo quando la chiamava così, o quando le diceva che le voleva bene. Adoravo il loro rapporto in generale e la sua protettività e affetto verso di lei, il suo prendersi cura di lei.

"mi manchi tanto!" continuò la bambina.

"anche tu"

Seguì una lunga conversazione tra noi e i nostri genitori su qualunque cosa ci passasse per la testa.

"ok dobbiamo chiudere" dissi dopo un po' che parlavamo.

"va bene, va bene" e dopo un'altra infinita serie di raccomandazioni, alle quali annuimmo senza ascoltarle davvero, chiudemmo la videochiamata.

"sarai mai carino con me come lo sei con tua sorella?" scherzai.

"no"

"perché no?"

"perché sei rompiscatole"

Feci la finta offesa.

"a volte dubito che la bambina sia lei"

Gli feci la linguaccia, incrociando le braccia.

"vedi? Te l'ho detto. Una bambina, sei una bambina" disse abbracciandomi i fianchi da dietro e poggiando il suo mento sulla mia spalla, senza fare pressione perché sapeva che mi bruciava per la scottatura del sole.

"comunque, sono già 'carino con te come lo sono con mia sorella'"

"mh, si vede!" dissi ridendo "non sono una bambina!"

"ti comporti da tale. Insomma Ava ed Esme fanno la linguaccia, e hanno 8 anni" rispose, ridendo altrettanto.

Girai la testa verso la spalla su cui era poggiato e mi sporsi per baciarlo.

"fa anche questo tua sorella?"

Ridacchiò, facendomi girare completamente e tenendo le mani sui miei fianchi. Misi le mie braccia intorno al suo collo.

"una bambina" sussurrò ancora, prima di riprendere a baciarmi, entrambi con uno stupido e innamorato sorriso sulle labbra.

𝙈𝙔 𝘽𝙇𝙊𝙊𝘿🥀 | fillieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora