eleven

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millie's pov.

Dopo cena si diressero tutti di nuovo in salotto, ma io e Finn rimanemmo in sala pranzo.

Mi girai sulla sedia verso di lui, e lui mi imitò.

Poggiai la testa sul palmo aperto della mano.

"non ti amazzerà" dissi ridendo, guardando la sua faccia.

"tanto se non mi ammazza tuo padre lo fa tuo fratello, quindi non ho scampo"

Risi.

"oppure mi ammazzo da solo ora"

"cretino!" dissi dandogli uno schiaffo sul braccio.

"che c'è?"

"non dirlo più! Altrimenti ti ammazzo io!"

"dai!" rise accarezzandomi la testa.

"viè qua" disse poi.

Mi alzai e lo abbracciai, incontrai lo sguardo di Eric, che fece un sorrisetto, poi mi allontanai e lui spostò lo sguardo.

"vieni di là" disse Finn alzandosi e andando in corridoio, dato che dal salotto si sarebbe visto tutto se fossimo rimasti in sala da pranzo.

"che c'è?"

"voglio baciarti prima di morire, avevi detto di aspettare un po', ma è passata un'ora, cazzo"

Risi "lo so, che ci posso fare io?"

"io rimedierei" disse.

Mi prese per la vita, tirandomi a sé, e mi baciò, facendomi venire i brividi.

Finalmente.

Mi poggiai con la schiena al muro ricambiando il bacio, gli circondai il collo con le braccia per tirarlo più vicino a me e lo sentii sorridere sulle mie labbra, feci lo stesso, ma poi ripresi a baciarlo.

Avevo lo stomaco completamente ingarbugliato.

Dio, quanto mi era mancato.

"dovremmo andare" dissi poco dopo.

"ho un po' di timore anch'io ora, sai?" affermai, prendendogli la mano e incrociando le nostre dita, giocandoci.

"ah ecco" disse.

Continuai a guardare le nostre mani, pensando alla potenziale reazione di mio padre, sperando che non la prendesse troppo male.

Sentii il suo sguardo insistente su di me, perciò alzai la testa.

"che c'è? Ho qualcosa sulla faccia?" scherzai.

"sulla faccia no, sulle labbra si" disse avvicinandosi ancora una volta.

"in realtà non hai nulla, ma facciamo finta di sì" sussurrò.

Ridacchiai.

"hai bisogno di scuse per baciarmi, ora?" chiesi a un centimetro dalla sua faccia.

Mi lasciò un altro bacio.

"scuse o non scuse, sono due settimane che non ti bacio. E ora lo farei costantemente" fece continuando a mantenere un tono basso.

"a chi lo dici"

"dai, dovremmo andare sul serio" disse poi, tra una smanceria e l'altra.

Ci staccammo, a malincuore, e andammo in salotto dagli altri, dove ci sedemmo uno accanto all'altro sul divano.

I nostri genitori parlavano tra loro, e non trovavamo mai il momento giusto per dar loro la notizia.

Dopo una buona mezz'oretta scambiai un altro sguardo con Finn, che mi fece coraggio con gli occhi, nonostante lui fosse più in ansia di me, in realtà. Annuii, pensando a come cominciare, ma non ce ne fu bisogno, perché proprio mio padre aprì il discorso.

𝙈𝙔 𝘽𝙇𝙊𝙊𝘿🥀 | fillieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora