L'inverno incominciò a farsi sentire nella città di Musutafu: gli alberi avevano perso le loro chiome variopinte e i rami ormai erano solo ricoperti della bianca e candida neve che scendeva, pian piano, giù dal cielo, ricoperto da nuvole, anch'esse di un colore latteo.
Il paesaggio innevato stava diventando quasi magico agli occhi delle persone che giravano in città, ma non tutti avevano l'opportunità di ammirarlo come si deve.
"Ragazzi, un altro quadrimestre sta per iniziare: vi auguro che tutti possiate passarlo al meglio e con ottimi voti" disse la voce traboccante di responsabilità di Iida quando tutti i suoi compagni della 1a entrarono in classe.
Kaminari Denki, elegantemente accasciato sul banco, sbuffo sonoramente "È facile parlare quando non si è arrivati ultimi nella classifica degli esami di quello precedente".
Di fianco a lui, Jirou sghignazzò "Se studiassi almeno la metà di quello che studia Iida, non ti troveresti in questa situazione"
"No... Mi viene il mal di testa solo a pensarci... È Iida che studia in modo esagerato, non io che studio poco... Forse" rispose il ragazzo e Kyoka si mise a ridere ancora più forte (quanto li shippo ❤️) .
Già... Per i ragazzi della Yuuei (e non solo, ovviamente) era iniziato un nuovo quadrimestre, che per loro equivaleva a più allenamenti e più studio.
L'inferno insomma.
I ragazzi si rincontrarono, cercando di raccontarsi in poco tempo tutte le loro vacanze: nella mischia c'era già chi provava a spezzare l'osso del collo di qualcun altro, chi incominciava a spettegolare su qualche gossip appena sfornato, chi stava già ad architettare alcune bravate e chi provava a guardare sotto le gonne delle ragazze, cercando di passare inosservato (se indovinate tutte le persone, non vincete assolutamente nulla... Vi faccio io un applauso virtuale, se vi fa piacere 😂). Todoroki si sedette al suo posto e guardò fuori dalla finestra. Aveva passato delle vacanze alquanto strane e frenetiche: non aveva fatto altro che allenarsi, vistare sua madre, tornare a casa ed allenarsi di nuovo. Aveva anche trascorso del tempo con i suoi fratelli, con suo padre aveva in tutti i modi evitato perché... Perché era suo padre, non c'era bisogno di dire altro. Sospirò, posando il proprio viso tra le mani. Nonostante tutto, era contento di essere tornato a scuola. Un delicato sorriso si formò sulle sue labbra.
Dopo un po', il prof. Aizawa entrò in classe, con la sua solita voglia di vivere pari a quella di un lombrico (anzi, di un bruco); fece tornare il silenzio in classe con un gentile "chiudete il becco o vi metto una nota" e poi si sedette alla cattedra.
"Bentornati ragazzi, spero che siate pronti a spaccarvi la schiena con il nuovo programma scolastico."
Dagli alunni si levarono vari grugniti.
Aizawa lo prese come un si.
"Ma non è tutto. Infatti, da qua in poi, avrete una nuova compagna di classe." il professore girò il suo sguardo verso la porta e fece segno alla persona in questione di entrare.
A varcare la soglia fu una ragazza piuttosto minuta: aveva dei capelli corvini a caschetto, accompagnati da una frangia, che le arrivava più o meno all'altezza delle sopracciglia. I suoi occhi ricordavano il colore del cielo quando scende la sera, infatti erano tinti di un bellissimo blu avio, con una sfumatura azzurrina sul basso. Non aveva chissà quali forme, ma non si poteva di certo dire che non fosse carina.
"Lei è Harumi Maeko." comunicò l'uomo, una volta che la ragazza arrivò al suo fianco "Avrebbe dovuto iniziare l'anno scolastico con tutti voi, ma, per varie ragioni, non le è stato possibile. Nonostante arrivi ora, Harumi è allenata quanto voi, non sottovalutatela."
La nuova arrivata fece un piccolo inchino e si sedette nell'unico banco libero della classe, ergo vicino a Todoroki (si, lasciate perdere le disposizioni dei banchi).
Mentre la classe era eccitata per questo avvenimento, Shouto guardò la ragazza, con gli occhi quasi spalancati.
Dopo un po' Harumi, sentendosi osservata, si girò verso il ragazzo e, con un tono di voce piatto, chiese "Ti serve qualcosa per caso? Nel caso non fosse così, piantala di fissarmi, non sono un'esposizione di un qualche museo"
Todoroki, nonostante fosse stato beccato, non si scompose e andò dritto al punto.
"Harumi, ci siamo già incontrati
per caso?"Angolo autore
Moshi moshii, daijobu desu ka?
No, ok, evitiamo queste cose (anche se sono belline). Vi è piaciuto il primo capitolo? Si... Non c'è stata molta narrazione, ma mi serviva per introdurre il personaggio. Il punto di vista della storia si alternerà tra Todoroki e Harumi. Vorrei gentilmente chiedere di ignorare eventuali errori di ortografia presenti nel testo, cercherò di farne il meno possibile, ma non sono una macchina.
In verità non è che abbia molto da dire...Quindi vi lascio al prossimo capitolo.
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What is this? - MHA fanfiction
Fiksi PenggemarUna nuova studentessa si presenta nella classe 1a della U.A. La ragazza ha un carattere molto freddo, freddo e difficile da scalfire, proprio come il ghiaccio. Ma, sotto la sua maschera d'indifferenza, cosa ci sarà? Qualcuno riuscirà a scoprirlo? ...