6. Dove sono i pop corn?

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Esco dal bagno con il pigiama addosso e rientro nella mia camera. Subito Liz punta il suo sguardo su di me. So cosa vuol dire quello sguardo così sbuffo.
Dovevo prepararmi prima per un interrogatorio, lo sapevo.

Provo a far finta di niente e mi siedo sul bordo del mio letto senza guardare la mia amica cercando di prepararmi mentalmente a qualcosa del genere e fallendo miseramente.

Per un po' il silenzio cala su di noi e prego Merlino che Liz non inizi ad esporre le sue supposizioni su di me e Scorpius, non la potrei sopportare per più di dieci secondi e finirei per fare qualcosa di cui mi pentirei sicuramente domani, una cosa che va dal picchiarla con un cuscino al picchiarla con una delle mie fantastiche ciabatte bianche e pelose.

«Non lo volevo dire davanti agli altri prima a cena, ma secondo me ti piace Scorpius» dice poi cogliendomi di sorpresa. Per la prima volta nella mia vita vorrei che l'intuito femminile non esistesse.

«Cosa? Non è vero!» esclamo offesa cercando di sembrare almeno un po' convincente.

«Ma per favore, non mentire almeno a te stessa» dice lei seria incrociando le braccia al petto.

Infatti ormai ho ammesso da tempo a me stessa che mi piace Scorpius, il mio migliore amico, ma non ho la minima intenzione di dirlo a qualcuno, nemmeno ad Al o a Liz e Vanessa. Certo, non ho intenzione di dirlo nemmeno a Scorpius.

Ogni tanto ho bisogno di tenere qualcosa per me, come in questo momento sto facendo con i miei sentimenti per il mio migliore amico, sentimenti che sono certa lui non ricambi.

Per Liz è facile parlare. La sua storia con James va più che bene, si scrivono centinaia di rotoli di pergamena ogni settimana se non ogni giorno e poi lei non è mai stata la migliore amica di James e di cognome lei non fa Weasley e lui non fa Malfoy, per i loro genitori è stato facile accettare la loro relazione.

Non che me ne importi qualcosa se mio padre approvi o meno un mio ipotetico ragazzo, lui non approva nessuno tanto.

«Non sto mentendo a nessuno, nemmeno a me stessa» mi ripeto e tecnicamente è una mezza verità perché, appunto, a me stessa non sto mentendo, agli altri e soprattutto a Scorpius invece sì.

«Riconosco il modo in cui lo guardi» rivela seria facendomi rabbrividire.

«E come lo guardo?» chiedo cercando di nascondere il fatto che mi sto cagando sotto dalla paura e cercando di non immaginarmi gli scenari peggiori, da Scorpius che mi ride in faccia a sempre Scorpius che non mi parla più.

Comunque probabilmente lo guardo con lo sguardo di una cretina, ecco qual è la risposta.

«E me lo chiedi ancora?» chiede offesa, anche se dovrei essere io quella irritata da questo interrogatorio snervante. «Lo guardi come se fossi innamorata di lui»

«Non è che ti confondi con te e James? O con Vanessa e Al? Perché ti assicuro che io non lo guardo minimamente in quel modo, ti sbagli» sentenzio cercando di sembrare convinta dalle mie stesse parole.

«Allora perché oggi pomeriggio eravate tutti e due misteriosamente spariti e poi siete ricomparsi all'ora di cena ed eravate entrambi sudati?»

«Abbiamo fatto una gara di volo» spiego brevemente continuando a sostenere il suo sguardo.

«Come vuoi tu» Liz alza le spalle e mi rivolge un sorriso Malandrino. Credo che a fargli male non sia stata solo la vicinanza a James, ma anche l'amicizia con Fred non le ha fatto poi così bene.

In questo momento non ci vedo più dalla rabbia e mi avvicino al mio letto per poi tirare fuori da sotto le coperte il mio cuscino. Mi getto su di Liz ed inizio a colpirla mentre lei continua a ridere senza dare segno di avere almeno un po' di paura o di provare dolore per colpa delle mie tremende cuscinate.

La porta della nostra stanza si apre all'improvviso e sono quasi sicura che Vanessa ora stia fissando questa scena, desiderosa di parteciparvi.

E infatti, nel giro di qualche secondo, mi ritrovo i capelli di Vanessa in bocca. Oltre che a profumare di lavanda sanno di lavanda! Che schifo, non ho altre parole. Non mi piace per niente l'odore della lavanda, forse perché è troppo forte, ma in realtà non so il motivo preciso. So solo che mi fa altamente cagare.

Cadiamo dal letto e sbatto il ginocchio sul pavimento di pietra. Il ginocchio inizia a pulsarmi e gli occhi mi lacrimano annebbiandomi la vista mentre tiro alla ceca un'altra cuscinata a Vanessa. Lei, infastidita, mi circonda il collo con le braccia, forse per strozzarmi. O forse per il ragno enorme che c'è sulla testa di Liz.

Rotolo lontano da quest'ultima urlando con Vanessa ancora appiccicata addosso mentre Liz continua a picchiare la testa sul suo comodino nel tentativo di uccidere il ragno.

Se qualcuno non la ferma quella si uccide da sola.

«È morto?» chiede quasi piangendo mentre saltella sul posto.

«Sì, è morto» rispondo dopo aver constatato che il ragno ormai è una disgustosa poltiglia fra i suoi capelli.

Per fortuna che sono io quella aracnofobica.

«Che succede qui?» chiede Gaby Wearner entrando nella stanza e fermandosi sulla soglia per guardare meglio la scena.

Quando scoppia a ridere non ci vedo più. Spingo via Vanessa, che si era spiaccicata contro di me per lo spavento, e lancio il cuscino a Gaby colpendola in piena faccia.

Non si lascia mio cugino Albus per lettera, stronza. E comunque, anche se non puoi sentire i miei pensieri, lasciami dire che sta meglio con Vanessa che con te.

Quando il cuscino cade per terra, Gaby mi guarda con un'espressione scandalizzata e io non posso fare a meno che sorridere trionfante. Mi rilancia il cuscino, ma con i miei riflessi da Cercatrice lo evito e questo va a colpire Vanessa che subito prende il cuscino del letto di Liz e lo lancia a Gaby.

Una litigata fra l'ex di Albus e la fidanzata attuale. Dove sono i pop corn?

Mi siedo sul letto di Liz accanto alla sua proprietaria e restiamo a guardare le nostre compagne di stanza che si picchiano con i nostri cuscini.

«Hai un pacchetto di pop corn?» chiedo sorridendo divertita mentre Vanessa e Gaby continuano a picchiarsi.

«Sei tu quella che nasconde il cibo sotto il materasso» mi ricorda Liz cogliendomi completamente di sorpresa visto che dovrei essere l'unica a conoscere tutti i nascondigli in cui metto il mio cibo, nemmeno Scorpius ne saprebbe nominare uno.

«Come fai a saperlo?» chiedo sospettosa.

Lei alza le spalle e ride per poi tirare fuori da un casetto del suo comodino quel famoso sacchetto di patatine alla paprika che cerco più meno da metà settembre.

«Non sono pop corn, ma va bene lo stesso» dice ridendo per la mia espressione e aprendo il pacchetto di patatine.

Sono troppo affamata per cercare di ucciderla, quindi le lancio un'ultima occhiataccia per poi infilare la mano nel sacchetto, prendere una manciata di patatine e metterle in bocca.











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Ehilà!

Non so proprio come chiamare la Scorose che sto scrivendo, non mi viene in mente niente. Potrei chiamarla con il titolo di una canzone ma non so quale.

Comunque ho iniziato a leggere il manga A Silent Voice e per ora sono all'inizio del secondo. È il primo manga che leggo ed è bellissimo.

Lunedì inizio i corsi di recupero (Merlino aiutami tu) e tra due settimane parte la scuola.

Ora però io mi dileguo gente *va a piangere in un angolino pensando ai corsi di recupero*.

Ali

Quando cupido si drogaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora