Capitolo dodici

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<<Le cose non sono facili>> replicò Julian.
<<Andiamo, detective, so benissimo quanto puoi essere insistente>> rispose Hevan.

Julian non gli diede torto, ma se nemmeno lui aveva visto Sean cosa diavolo doveva fare ora? Lo squillo del cellulare di Hevan riscosse i suoi pensieri e l'uomo rispose.

<<Signora O'Neill, che piacere sentirla>> disse con tono sdolcinato.

Chi era questa donna? E perché si sentì irritato? La risata cristallina di Hevan lo fece rimanere incantato per un po'.

<<Assolutamente, non mancherò di certo>>

Il corvino si voltò verso di lui e gli fece l'occhiolino e subito Julian sentì quel famoso campanello d'allarme suonargli nella testa.

<<Ho anche una piacevole compagnia>> continuò al cellulare.

Cosa diavolo aveva in mente?

<<A stasera, signora O'Neill>>

Hevan chiuse la chiamata e Julian lo anticipò :

<<Qualunque cosa ti stia frullando in quella testa, la mia risposta è no. Trovati un'altra piacevole compagnia per questa sera>>

L'uomo si sedette sulla poltrona e accavallò le gambe.

<<La signora O'Neill si è trasferita da circa un anno, siamo vicini di casa ed in comune abbiamo la passione per le cose belle ed un pochino di tranquillità, anche se ci piace stare tra la gente. Questa sera a casa sua si terrà una festa, si occupa di beneficenza e ci sarà tanta gente>>

Julian capì dove voleva arrivare.

<<Stai dicendo che Foley potrebbe essere tra loro?>>
<<Non è da escludere>> rispose.
<<Ed io sarei la piacevole compagnia con cui andrai stasera?>>

Il sorriso sornione di Hevan fu la risposta alla sua domanda e Julian sospirò sconfitto. L'uomo si infilò la maglietta.

<<Forza, detective, andiamo>>
<<Dove?>>
<<A comprarti uno smoking>>

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Julian Moore odiava fare shopping, il più delle volte era Heather a trascinarlo. Quando aveva accompagnato Amber per quello del bambino era un altro conto, non poteva certo farla andare da sola in gravidanza avanzata. Infatti aveva partorito quello stesso giorno.

Mentre lui ed Hevan camminavano per Temple Bar, osservò i negozi.

<<Come sta la tua partner?>>
<<Amber? Ha partorito qualche giorno fa>> rispose.

Stupore sul bel viso ed il sorriso che fece illuminò anche i suoi occhi.

<<Quindi ora è una mamma. Suppongo che tu abbia un altro partner...>>
<<Irritante ma che sa il fatto suo>>
<<La Lopez non era tanto tranquilla>>
<<È Amber, non la conosci nemmeno>> ribatté piccato.
<<Pensi che a Chicago non abbia osservato?>>

Julian alzò gli occhi al cielo.

<<È una stupidaggine>>
<<Lo smoking? Non lo è. Vorresti presentarti ad un evento benefico in jeans? Mi deludi>> rispose sorridendo.

Julian si chiese come facesse a sorridere dopo che gli aveva detto che forse sua madre era stata uccisa nel centro dove avrebbero dovuto tutelarla. Che fosse una maschera per nascondere il suo vero umore?

La resa dei conti (Sequel dell'Ultima sfida)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora