<<Perché non avete denunciato quegli orrori?>> chiese Conor con il bel viso sconvolto.
Sean lo fissò negli occhi.
<<Le sembrerà assurdo, ma avevamo paura. Pierce è un perfetto equilibrio di follia e imprevedibilità, sapevamo di non poter scherzare con lui>>
<<Potrebbe avere dei complici?>> domandò Julian.<<Non lo escludo, detective Moore, se ha conservato il suo carisma potrebbe avere degli aiutanti. Quando un sociopatico incontra un suo simile o chi è più debole caratterialmente, manipolarlo e farlo passare dalla sua parte diventa facile. Stia molto attento>>
Il detective non sapeva più cosa dire, aveva ancora la nausea per ciò che aveva sentito e sapeva che Hevan avrebbe voluto delle risposte. Si passò la mano sulla fronte e sospirò.
<<Sarò condannato, vero?>>
<<Ho già detto come finirà>> rispose Julian.L'uomo aveva gli occhi lucidi e la voce tremante.
<<Kelly mi abbandonerà, è troppo buona e intelligente per poter restare con un mostro come me>> sussurrò.
Julian strinse forte i pugni e si morse il labbro inferiore fino a farlo sanguinare.
<<Almeno lei potevate aiutarla. Non provavate nulla mentre quel bastardo la stuprava? Una donna indifesa>>
Sean non riuscì a reggere quello sguardo di ghiaccio e piegò il capo.
<<Ogni giorno ci siamo pentiti per non averla aiutata e poi, una sera, venne a trovarla quel bambino, suo figlio. Elizabeth scoppiò in lacrime e lo allontanò da lei temendo per la sua vita, nonostante la depressione e gli abusi subiti voleva salvarlo. Successivamente si aggravò, non riuscendo più a riconoscerlo>>
<<È stata uccisa anche lei, vero?>>Sean annuì, affranto.
<<Quando non era più in grado di fare nulla, Pierce la soffocò con il cuscino e disse agli altri che era morta d'infarto. Carlos modificò lo status del decesso sulla cartella e Pierce continuava a dire che nessuno avrebbe mai creduto a una pazza>>
<<Abbiamo finito. Domani partiremo per Chicago e racconterai tutto>>
Il tono di Julian fu talmente glaciale che Sean avvertì dei brividi lungo la schiena.
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Quando uscirono fuori potè finalmente prendere una boccata d'aria fresca, Sean era rimasto nel dipartimento e lui poteva andare in albergo a fare i bagagli.
<<Julian>>
La voce di Hevan lo fece fermare e si voltò verso di lui. Non doveva avere una bella espressione, a giudicare dalla faccia che fece, ma rimase in silenzio per un po'.
<<Cosa è successo? Che ti ha detto?>> domandò avvicinandosi a lui.
<<Tutto>> rispose con un filo di voce.Il corvino si fermò a pochi passi e lo guardò.
<<Tutto? Quindi mia madre...>>
<<È stata uccisa da Pierce>>Gli occhi di Hevan si indurirono, non più del colore delle pietre preziose, ma come l'oceano in burrasca.
<<Quando partirai per Chicago?>>
<<Se trovo il volo per domani è meglio>>
<<Vengo con te>>Julian spalancò gli occhi.
<<Cosa? Hevan non mi sembra...>>
<<Era mia madre ed è stata uccisa, ho il diritto di venire e non puoi impedirmelo. Anche se tu partissi senza di me, raggiungerei Chicago il giorno dopo>> disse deciso.Il detective si trovò per l'ennesima volta con le spalle al muro. Non voleva che Hevan rivivesse quei momenti drammatici, specie ora che sapeva tutto.
<<Hevan...>>
<<Ti preoccupi troppo, Julian>>
<<Voglio solo evitarti ulteriori sofferenze>>Il corvino sospirò.
<<Non sono un'anima fragile e non ho bisogno di protezione, ormai mi conosci>>
<<Questa situazione è diversa. Cosa farai quando vedrai Pierce? Sai che non puoi commettere stronzate, vero? Ed è molto difficile mantenere la calma quando si tratta di un parente>> rispose Julian.<<Mi sottovaluti>>
<<No, ho visto queste scene tante volte>>Si fissarono duramente negli occhi, il che era un paradosso visto che quella stessa mattina avevano ancora lo sguardo languido per il piacere consumato la sera prima. Alla fine il detective sospirò.
<<Va bene, ma niente colpi di testa>>
<<Non li ho mai commessi>>Julian lo guardò con un sopracciglio alzato e lui sospirò.
<<Quella volta a cena non contava>>
<<Ah, no? A casa mia e con Heather presente, per non parlare durante l'evento benefico...>>
<<Avevi bisogno di colore>> rispose alzando le spalle.Quelle battute avevano allentato la pressione e Julian si rilassò un poco.
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Mentre camminavano per le vie della città, con uno splendido tramonto, Hevan gli raccontò la storia di Dublino. Fu fondata dai vichinghi come centro per il commercio di schiavi e nel 1348 fu violentemente colpita dalla Peste Nera. Le vittime furono molte e seppellite nell'area che viene chiamata tutt'ora Blackpits.
<<La peste durò a più riprese fino a raggiungere il picco più violento nel 1649. Prima ancora della malattia ci furono gli assedi e le battaglie, una delle più violente fu quella delle truppe scozzesi nel 1314. Rasero al suolo i sobborghi di Dublino>> disse Hevan.
<<Hai mai pensato di insegnare? Ruberesti il cuore delle studentesse>> rispose Julian.
<<Ho già un lavoro qui>> disse sorridendo.
<<Guida turistica?>><<Più o meno, nella Galleria Nazionale d'Irlanda. Dovresti visitarla, sai? L'ingresso è gratuito e ci sono molte opere irlandesi e italiane, specialmente barocche>>
<<Non sono grande fan dell'arte>><<Lo ricordo. C'è qualcosa che ami fare che non sia il tuo mestiere?>> lo prese in giro.
Julian lo guardò torvo e lui ridacchiò.
<<Potrebbe piaceri Phoneix Park, si estende per oltre 700 ettari ed ospita lo zoo di Dublino, l'attrazione principale ed uno dei più antichi>> disse Hevan.
<<Se le circostanze fossero state diverse avrei visitato questi posti>>
<<Puoi sempre ritornare>>Si fermarono nei pressi di un grande teatro e Julian lo ammirò stupito.
<<L'Abbey Theatre, famoso per la letteratura irlandese>>
<<Che fortuna avere una guida>> rispose il detective.
<<Quando vuoi>> disse facendogli l'occhiolino.<<Allora si ritorna a casa>>
<<Già, avevo nostalgia di Chicago fino a qualche giorno fa>>Julian lo guardò. Hevan aveva detto tutto con quella frase e sperò che il ritorno fosse tranquillo.
---------------------Note dell'autore---------------
Chi non vorrebbe avere Hevan come guida turistica? XD. Nella foto di sotto, lo splendido Phoenix Park e in quella di sopra l'Abbey Theatre ^^
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La resa dei conti (Sequel dell'Ultima sfida)
Misteri / ThrillerSono passati due anni dalla mostra di zaffiri che ha visto contrapporsi Julian Moore ed Hevan Edenberg. L'affascinante ladro vive una vita lontano da tutti mentre il detective continua a svolgere il suo lavoro. Due morti sospette in una casa di ripo...