P1: E5 "Capitolo cinque: La configurazione di Acheronte"

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ALICE

[Adam Taylor, The Acheron - The Acheron]

"Buongiorno, Alice." mi rivolge un saluto zia Hilda, quando entro in cucina.
"Buongiorno zia." dico, sistemandomi sulla sedia.
"Ecco qui." enuncia. "Ho preparato dei pancake. I tuoi preferiti." sorride, posando il piatto di fronte a me.
Alzo lo sguardo per ringraziarla, ma lei si lascia sfuggire un gemito preoccupato. "Oh buon Satana!" esclama. "Qualcuno non ha chiuso occhio stanotte."
"Puoi ben dirlo forte sorella!" zia Zelda prorompe nella stanza, seguita da Sabrina e Ambrose. "La moglie del Sommo Sacerdote è in dolce attesa."
"Oh, ma è magnifico!" sorride zia Hilda, impugnando il coltello per affettare il pane.
"L'obitorio dev'essere in ottime condizioni, Ambrose, affinché io possa visitare la signora Blackwood." replica zia Zelda.
Ambrose annuisce ed io faccio per alzarmi, ma un'oggetto misterioso, di cui non ho minimamente notato la presenza, cattura la mia attenzione.
"Che cos'è quello?" domando.
"È la configurazione di Acheronte. Padre Blackwood ha detto che se riesco a risolverla potrò accedere alle lezioni più avanzate." spiega Sabrina, prendendolo in mano. "Devo solo riuscire a capire come aprirlo."
Ho sentito parlare della configurazione di Acheronte. È una conformazione ambigua da risolvere. Mi domando come Sabrina riuscirà a risolverlo. Io stessa non ci riuscirei, anzi. Non tenterei neanche. Perché non può accontentarsi delle lezioni base e attendere dopo per quelle avanzate? Anche se, ammette la mia voce interiore, non sarebbe male cominciare a frequentare le lezioni più avanzate. Nonostante ciò, la mia mente è altrove, o meglio, è focalizzata alla sera precedente. Che cosa credevano di fare le Sorelle Sinistre? E Caleb? Oh, diamine! Non riesco proprio a togliermi dalla testa la sua immagine. E quella voce che mi sussurrava di non permettere a mia cugina di firmare il Libro della Bestia? Che cosa significa tutto questo? Era un'altra visione?

[Interrompi la colonna sonora.]

KAREN

"Questi disegni sono spettacolari!" esclama Tommy, mio fratello.
Harvey sorride. Non l'avevo mai visto così felice prima d'ora.
"Un giorno spero di poterli mostrare al mondo intero!" dice, voltandosi verso di noi.
"Sono fiera di te, Harvey." ammetto, e prima che mio fratello possa dire qualcosa, nostro padre irrompe nella stanza. "Faresti meglio ad essere fiera di lui dopo che sarà sceso giù in miniera, Karen. Quei disegni non lo porteranno da nessuna parte!" sbotta.
"Papà." comincia Tommy, ma lui lo fulmina con lo sguardo. "Vi voglio tutti e tre di sotto. Ora."
E senza proferire parola, Tommy, Harvey ed io ci prepariamo per andare a lavorare in miniera.

ALICE

[Adam Taylor, Academy Of The Dark Arts - A Joke]

Quando entro nel dormitorio, noto che i miei vestiti sono spariti. Mi volto di scatto. Lisandra e Prudence sono sedute su un baule, mentre Agatha e Dorcas, poste accanto a loro, ridacchiano.
"Dove sono i miei vestiti?" domando, avvertendo la stoffa dell'asciugamano pizzicarmi la pelle.
"E noi che ne sappiamo!" sogghigna Lisandra, guardando le sue sorelle.
"So che siete state voi. Ridatemi i vestiti" replico, allungando la mano, ma loro scoppiano a ridere.
"Tu credi d'avvero che siamo state noi? Perché non chiedi a Caleb, Alice? Dopotutto abbiamo notato come lo guardavi ieri sera." Lisandra si alza e si avvicina a me.
"Lo so che lo desideri, Alice." sussurra. "Come biasimarti? È uno stregone affascinante, non è vero sorelle?"
Prudence sorride. "E non hai la minima idea di che cos'è capace il nostro Caleb."
Basta. Sono stufa di sentirle parlare. Se Caleb ha i miei vestiti, andrò a riprendermeli. Comincio a pensare che questa scuola sia diversa da come la credevo.
A casa chiedo aiuto a Sabrina, ma lei, evidentemente ancora arrabbiata per la nostra discussione, mi confessa che non ha tempo di ascoltarmi, ma che ha invitato Nicholas ad aiutarla con la configurazione di Acheronte. Bene, Sabrina. Se le cose stanno così non ho altra scelta che parlarne con Ambrose.

[Interrompi la colonnna sonora.]

KAREN

Quando salgo gli ultimi gradini di casa Spellman, trovo la porta d'entrata aperta. Strano, penso. Di solito le porte di casa restano chiuse.
"Sabrina! Alice!" chiamo, ma nessuno mi risponde. Decido di andare in cucina, magari posso chiedere alle loro zie dove si sono andate a cacciare le cugine Spellman. Ma non appena giungo nella stanza, mi blocco di colpo. Un ragazzo, dai capelli neri e gli occhi scuri, poggiato contro la superficie del mobile, mi scruta dalla testa ai piedi.
"Oh, ehm, ciao. Stavo cercando Sabrina. Sono una sua amica." dico al ragazzo.
Lui si scosta dal mobile e si avvicina pericolosamente a me. Indietreggio, sentendomi sopraffatta da quella figura misteriosa.
"Sabrina è di sopra. Sono Nicholas, comunque." il ragazzo mi porge la mano ed io gliela stringo. "Karen, piacere."
Lui mi sorride.
"Oh, hai conosciuto Nicholas, Karen!" esclama Sabrina, sbucando in cucina.
"Sì, è il fidanzato di Alice?" domando, rivolgendomi alla mia amica.
Sabrina scuote la testa. "È solo un amico." risponde sorridendomi.
"Non che la cosa ti dispiaccia." replica in tono malizioso il ragazzo.
Sorrido nervosa e il ragazzo lascia la stanza, dicendo a Sabrina che lo troverà di sopra a fare dei compiti.
"È successo qualcosa, Karen? Dal messaggio che mi hai inviato, sembravi preoccupata." dice Sabrina, invitandomi a sedere sulla sedia.
"Nostro padre vuole che lasciamo la scuola." confesso tristemente.
"Che cosa? Perché?" Sabrina è sconvolta. Come biasimarla, dopotutto?
"La miniera Kinkle, hai presente?" le faccio notare, roteando gli occhi. "Ogni giorno ce l'ha sempre di più con Harvey che con me. Lui cerca di proteggermi, ma non sono sicura che scenderà in miniera. Ha paura, Sabrina."
"Paura di cosa?" domanda la mia amica.
"Quando eravamo piccoli, ci avventuravamo nelle miniere per giocare a nascondino e Harvey giurava di aver visto un mostro o qualcosa del genere."
È come se fosse successo ieri e non anni fa. Tommy, Harvey ed io ci divertivamo a nasconderci e soprenderci l'un l'altro alle spalle. Un pomeriggio, Tommy ed io non trovammo più Harvey e chiamammo nostro padre per andare a cercarlo. Quando lo trovammo, era paralizzato dalla paura.
"Era piccolo, Karen. Tutti abbiamo paura del buio da bambini." mi rassicura Sabrina.
"Già, lo spero. Non so come convincerlo, però."
"Ti aiuterò io."
Mi volto di scatto. Alice è lì, accanto a Nicholas, il ragazzo conosciuto poco fa.
"Guarda chi si rivede." dico in tono acido.
"Ti spiegherò tutto strada facendo, promesso." replica Alice ed io annuisco.
Alice è silenziosa, mentre proseguiamo lungo il sentiero.
"Sabrina mi ha detto che hai cambiato scuola." dico.
"È così." risponde.
"Credevo che la Baxter High ti piacesse."
Alice si ferma. "Ed è così, ma ho dovuto lasciarla. I miei genitori hanno sempre voluto che frequentassi un'altra scuola."
Non riesco a capirla. Che cosa ha la Baxter High di male? È vero, ci sono bulli che tormentano i ragazzi e le ragazze indifese, ma quale scuola non ne ha?
"Potevi almeno parlarcene. Non ti costava nulla, sai?" e detto ciò proseguiamo, senza più dire nulla.

SABRINA

[Adam Taylor, The Acheron - Sabrina Solves The Riddle]

Sono trascorse ore da quando Nicholas se ne è andato e non sono ancora riuscita risolvere la configurazione di Acheronte. Mi sistemo sul letto e apro il diario di mio padre. Sfogliando le pagine ingiallite, scorgo il ritratto di una donna. Dev'essere mia madre, penso. Continuo a scorrere le pagine e quando comprendo il modo di risolvere l'enigma, chiudo gli occhi e manovro l'oggetto. Una sabbia rossa fuoriesce dalla configurazione di Acheronte, quando la apro. Le luci della mia stanza si spengono e la porta si spalanca, rivelando una figura mostruosa. Caccio un urlo e supero quel abominio, correndo dalle mie zie.

[Interrompi la colonna sonora.]

L'occulto mondo di Alice Spellman Parte 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora