P1: E10 "Capitolo dieci: La Profezia"

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LILITH

[Adam Taylor - An Apocalyptic Vision]

"Oh mio caro Stolas, le due Spellman non avranno più scampo. Sabrina sarà costretta a firmare il libro della Bestia, mentre Alice, una volta che la profezia sarà completa, dovrà piegarsi completamente al volere del Signore Oscuro." il pennuto gracchia, allargando le ali nere.
"Oh non preoccuparti. Il Signore Oscuro ha piani molto precisi per Alice. In fondo è lei la prescelta." rido guardando il fuoco scoppiettare minaccioso nel camino.

[Interrompi la colonna sonora.]

ALICE

[Kavier Special - Dead End]

Caleb mi ha chiesto di uscire, ma ho preferito rifiutare l'invito, perché ho ritenuto opportuno passare il weekend con i miei amici mortali. È da un po' di tempo che non li vedo e non vorrei passare per l'amica antipatica che non si fa mai vedere. In effetti, da quando ho iniziato a frequentare l'Accademia delle Arti Occulte, passo più tempo a studiare in quella tetra scuola che con i miei amici della Baxter High. Non voglio perdere la loro amicizia, per questo motivo ho detto di no a Caleb. A volte sa davvero essere insistente, ma come resistergli? È davvero uno stregone affascinante. Mi chiedo solo che cosa ci veda in me, dato che l'Accademia vanta di streghe molto più carine di me, come le Sorelle Sinistre. Ma perché sono così dura con me stessa? Io sono migliore di quelle ragazze presuntuose!
Con i pensieri che continuano a vorticarmi per la testa, raggiungo con passo spedito la libreria Cerberus e non appena varco la soglia del negozio fuori inizia a piovere. I miei amici sono seduti al solito posto, così mi affretto a togliere la giacca e ad avvicinarmi al nostro tavolo.
"Ciao ragazzi, come va?" saluto sedendomi accanto a Susie.
"Siamo in pensiero per Rosalind... Oggi non si è presentata a scuola." spiega Karen appoggiata alla spalla di Harvey. È ancora turbata per la morte di Tommy. Sabrina ha tentato in tutti i modi di resuscitare il fratello dei Kinkle, ma qualcosa è andato storto, perché Aghata si è sentita male. Non dimenticherò tanto presto la strega che ha vomitato terra per tutta la notte.
"Andiamo a trovarla, allora. Forse si è sentita solo male." propongo.
"Andate voi, noi dobbiamo tornare a casa o nostro padre ci perseguiterà a vita." dice Harvey con poco sarcasmo.
"Anche io devo andare, scusa Alice." dice Susie mortificata.

[Interrompi la canzone.]

Sabrina ed io ci troviamo di fronte alla casa di Rosalind. Ad aprirci è suo padre.
"Venite. Rosalind è di sopra." ci invita l'uomo.
Raggiungiamo la stanza di Ros a piccoli passi. Sabrina bussa alla porta e la voce flebile della nostra amica ci dice di entrare.
"Papà sei tu?" domanda lei.
"Rosalind? Siamo Sabrina ed io."
Rosalind non dice niente, anzi resta a fissare il muro davanti a se.
"Avevo detto che non volevo nessuna visita." piagnucola.
"Stai bene?" domanda Sabrina.
"NO! Non sto bene! Io... Io ho perso la vista... e vedo cose che non riesco a capire..." Mi siedo sul letto accanto a lei e l'abbraccio.
"Cosa intendi dire?" domanda di nuovo Sabrina. Lancio un'occhiataccia a mia cugina, ma lei non se ne accorge.
"Mia nonna prima di morire ha detto che per generazioni le donne Walker sono state maledette con la vista..."
Sia Sabrina che io aggrottiamo la fronte.
"Voglio dire... Riusciamo a vedere delle cose e in cambio diventiamo cieche."
Sabrina ed io ci guardiamo e cominciamo a comunicare con la mente.
"Che cosa significa?"
"Non lo so, ma credo che posso farle tornare la vista. Ho solo bisogno del tuo aiuto."
"No Sabrina, così scopre che siamo streghe."
"Non mi importa. Io devo farlo."
Mi guarda con intesità e determinazione negli occhi. Ora capisco. Lei non si fermerà davanti a nulla pur di proteggere coloro che ama. Ha rifiutato di firmare il libro, ha rifiutato di intraprendere una vita di sola stregoneria, ha rifiutato di frequentare a pieno l'Accademia e ha rifiutato di farsi schiacciare da una ressurezione andata male. Perché lei è Sabrina Spellman. Metà mortale e metà strega. Lei è pronta a sacrificare tutto, perfino le nostre origini, pur di salvare i nostri amici.
"Va bene."
"Rosalind, noi possiamo ridarti la vista." dice Sabrina piano.
"E come? Nessuno può farlo!" piange.
"Noi sì, devi solo fidarti." dico guardando Sabrina. Lei annuisce in segno di approvazione.
Accompagniamo Rosalind in bagno, dove mia cugina ed io pronunciamo insieme alcune parole in latino che a Rosalind sono sconosciute, dopodiché la nostra amica si sciacqua il viso.
"Come ti senti?" domando appoggiando la mia mano sulla sua spalla.
Lei si volta piano piano verso di noi e da come ci guarda posso capire che ha riottenuto la vista.
"Voi... Siete delle... delle streghe?!"
"Ros..." ma lei si sottrae.
"Fuori di qui! Mia nonna aveva ragione. Le streghe ci hanno maledetto con il terzo occhio! Voi avete reso la famiglia Walker cieca!"
"Rosalind non è vero!" protesta Sabrina, ma la nostra amica ci intima di andare via, prima che chiami suo padre. Tuttavia, prima di lasciare la residenza Walker, Rosalind decide di non farne parola con nessuno.
"Questo non significa che potremo essere di nuovo amiche." detto così ci chiude la porta in faccia.

L'occulto mondo di Alice Spellman Parte 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora