Lucy venne disturbata nel suo sonno dai raggi solari che filtravano attraverso sue palpebre.
Li strizzò un po' per abituarsi alla luce fastidiosa del mattino, ma presto la sua attenzione cadde su qualcosa.
O meglio qualcuno, che la stava letteralmente schiacciando.
Si sforzò ad aprire gli occhi, e ciò che riuscì a vedere fu una chioma rosa sulla sua spalla, con un braccio ad avvolgerle la vita.
Sgranò gli occhi, mentre come da copione le sue guance divennero rosso pomodoro.
Cercò di spostare il suo braccio da lei, ma appena ci provò Natsu mugugnò qualcosa, stringendola ancora più forte.
-N-Natsu..-
-Mmh-
-Mi stai schiacciando..- riuscì a dire, al limite dell'imbarazzo.
Il ragazzo si distaccò leggermente, dando modo alla bionda di potersi muovere.
Lucy si spostò su un fianco, ammirando il rosato, ancora assonnato, con gli occhi chiusi, il quale però non voleva saperne di togliere il suo braccio dal corpo di Lucy.
Ma a lei non diede affatto fastidio, il disagio scomparve del tutto, e istintivamente portò una mano sui suoi capelli sbarazzini, accarezzandoli.
Natsu aprì gli occhi, per guardarla e puntualmente rimase incantato a quella vista, era così naturale, senza un filo di trucco, con i capelli disordinati,ma splendenti come sempre grazie alla luce del sole.
Lucy non si fermò, continuò a dargli leggere carezze, che fecero molto piacere al rosato.
Si ipnotizzò, guardando quei due occhi verdi, che sembravano capaci di leggerle l'anima.
-Buongiorno- disse lui, sorridendole.
La bionda venne come risvegliata dalla sua voce, riemergendo da quello stato di trance, da cui era sempre più difficile uscire in sua presenza.
Si alzò di scatto, interrompendo il contatto visivo, e fece per alzarsi.
-Vado a preparare la colazione- disse uscendo dalla camera frettolosamente.
Mentre Natsu si ritrovò a chiedersi cosa avesse sbagliato, sbuffò confuso e si alzò dal letto, seppur di malavoglia.-Devo ammettere che sei un ottima cuoca- disse Zeref gustandosi i suoi pancakes.
-Già, è anche molto brava a prepararti ottimi rimedi contro la stitichezza- disse ironicamente il rosato, che venne immediatamente zittito con un calcio negli stinchi dalla bionda.
Era ovviamente una frecciatina, per quella volta in cui Lucy gli fece assumere dei lassativi in palestra.
Se ci pensava rideva ancora, difatti scoppiò a ridere al solo ricordo.
-Pare che ci sia una lunga storia dietro- disse il corvino divertito osservando la reazione della ragazza.
-Meglio evitare- disse Natsu leggermente offeso, causando un'altra fragorosa risata da parte della bionda.
-Erano altri tempi- ammise la ragazza dopo essersi asciugate me lacrime, per poi tornare a gustarsi la colazione.
Il rosato inarcò un sopracciglio, confuso.
-Vuoi dire che abbiamo firmato l'armistizio?- chiese.
-Mh, non saprei, forse- rispose, lasciandolo con il dubbio, mentre il ragazzo ridacchiò a quella risposta.
Nel frattempo Zeref, si godeva tutta la scena, conscio del fatto che Lucy non fosse la solita ragazza del sabato sera che prontamente Natsu si portava a letto. Ma bensì qualcosa di più, e se ne accorse dai sorrisi sinceri del fratello che rivolgeva alla bionda.
La chiacchiera generale venne interrotta da una chiamata per Natsu.
-È tuo fratello- le disse guardando la ragazza.
-Io non sono qui- gli rispose immediatamente, irrigidendosi per la tensione.
-Pronto?-
-Natsu, dove cazzo è mia sorella?!-
La bionda buttò gli occhi al cielo, aveva sentito persino lei ciò che avesse detto il fratello, a causa del tono della sua voce.
-Ma chi? Lucy?-
-Chi altro sennò?!-
-Perché dovrei saperlo?-
-Non prendermi per il culo, spero per te che lei sia venuta di sua spontanea volontà con te, altrimenti ti spacco la faccia!-
-Se hai finito il tuo show, starei facendo colazione- rispose Natsu impassibile.
-Fottiti- disse Sting per poi chiudere la chiamata.
Il rosato gettò il cellulare sul tavolo, ritornando a mangiare.
Mentre Lucy si sentiva sempre più in colpa, poiché si stava mettendo in mezzo alla loro amicizia. Ma allo stesso tempo provava vergogna, lei stava imparando a conoscere Natsu, ed era tutto l'opposto di ciò che si aspettava, e il modo in cui suo fratello lo giudicava la metteva a disagio e non poco.
Sbuffò, poggiando i gomiti sul tavolo, nascondendo la testa bassa fra le mani.
-Non è successo nulla- la rassicurò Natsu, preoccupato dal suo atteggiamento, per poi fare un cenno al fratello di andarsene.
Il corvino annuii, e uscì dalla cucina.
-Lucy, mi ascolti?- le chiese con calma, accarezzandole la schiena.
Lei scosse la testa, senza però guardarlo, ancora a capo chino.
Un istante dopo sentì il rumore della sedia strisciare a terra, e un grande calore avvolgerla.
Natsu la stava abbracciando da dietro, e lei si rilassò a quel contatto.
-Tuo fratello è sempre stato così, mi ha sempre reputato uno stronzo con le ragazze-
Lei rimase in silenzio ad ascoltare.
-Ma infondo ha ragione-
La bionda corrugò la fronte, alzando il capo.
-Ha ragione a non fidarsi, nemmeno io mi fido di me stesso, ma tu sei stata l'unica, a riporre un minimo di fiducia in me, e te ne sono grato.-
concluse per poi distaccarsi dall'abbraccio, guardandola negli occhi.
La bionda rimase a bocca aperta per quelle parole e si si alzò di scatto dalla sedia per abbracciarlo, mettendosi in punta di piedi, data la differenza di altezza.
Natsu rimase sorpreso dal suo improvviso "affetto" ma ne colse l'occasione per abbracciarla a sua volta, inebriarono i polmoni del suo odore.
Per la ragazza venne spontaneo, dopo il suo discorso, pensare che magari Natsu ne soffrisse del giudizio degli altri, e che dietro quel ragazzo freddo e menefreghista, ci fosse un ragazzo dal cuore d'oro.
Nessun ragazzo aveva mai fatto nulla del genere per lei, ma una domanda le sorse spontanea.
Si trattava di una semplice amicizia, o di qualcosa di più grande di lei?Dopo attimi interminabili di riflessione, prese tutto il coraggio che le era rimasto per fare quella telefonata.
Si sedette al bordo del letto, vestita con un solo asciugamano, dato che aveva appena fatto la doccia.
Il cellulare squillò per un bel po', fino a quando una voce maschile rispose.
-Pronto?-
Lucy corrugò la fronte, aveva forse sbagliato numero?
Controllò, ed il numero era proprio quello di sua madre.
-Salve, con chi parlo?- rispose la ragazza confusa.
-Tu devi essere Lucy..- disse l'uomo con un filo di gioia nella voce.
-E lei chi è?- chiese stizzita.
-Mi dispiace dovertelo dire in questa situazione via telefono, sono un amico di tua mamma..-
Lei scattò in piedi, agitandosi.
-P-perché non ha risposto mia madre?- riuscì a chiedergli, nonostante fosse prossima a piangere.
-Layla- iniziò prendendo un grosso respiro -è entrata in coma da due giorni-
Il mondo le crollò addosso, inevitabilmente le sue guance si inumidirono delle sue lacrime.
Si portò una mano sulla bocca per soffocare i singhiozzi, per poi crollare a terra sulle ginocchia.
-Sappi che penserò io a voi, vi manderò tutti i soldi mensili per le vostre spese al posto suo-
Un singhiozzo sfuggì dal controllo dell'uomo, che ce la stava mettendo tutta a non piangere dalla disperazione.
-I soldi sono la mia ultima preoccupazione guardi..- disse Lucy tra un singhiozzo e l'altro.
-La prego.. stia vicino a lei- gli chiese poco dopo, piangendo.
-Lo farò senz'altro piccola-
La bionda chiuse la chiamata, per poi tirare il cellulare contro il muro, il quale fortunatamente non si ruppe.
Scoppiò a piangere, soffocando le urla contro il suo cuscino.
Natsu, il quale aveva sentito tutto da dietro la porta, si fiondò dalla ragazza, la quale si gettò tra le sue braccia.
-N-Natsu..- esclamò singhiozzando -M-mia madre..-
-Sshh- la interruppe lui, accarezzandole la schiena, mentre la sua maglia cominciava ad inumidirsi a vista d'occhio delle lacrime della bionda.
-N-non posso- tirò su col naso -Perdere anche lei..-
-Non la perderai..- le disse, stringendola più a sé.
Rimasero così per un po', lui in ginocchio sul letto, e lei con il viso contro il suo petto.
Appena la vide più calma, la staccò da sé per vederla in viso.
Le accarezzò entrambe le guance, mentre gli ultimi singhiozzi scappavano dal suo controllo.
-Che ne dici di asciugarti i capelli? Di questo passo ti ammalerai- le disse, stampandole un bacio in fronte.
La ragazza annuii, scacciando le ultime lacrime dalle sue guance con i palmi della mano.Capitolo un po' più breve, spero comunque che vi sia piaciuto!
Fatemi sapere cosa ne pensate, vi ringrazio per il supporto e per i commenti positivi che lasciate ad ogni capitolo, anche se pochi, mi incitano a continuare questa storia!
Alla prossima;)

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The night we met |nalu|
FanfictionSe lui voleva spezzare il cuore di tutte le ragazze del mondo, ci sarebbe riuscito con uno schiocco di dita. Con lei invece nemmeno ci provò. Lui era caduto nell'abisso della perdizione. A causa del suo odore di vaniglia che gli fece perdere la test...