5. LA RAGAZZA MISTERIOSA

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Durante il resto della settimana le lezioni furono molto più tranquille. Come prima cosa Piton era più calmo e non aveva più tolto punti a Grifondoro e poi avevamo trovato il modo di vedere le gemelle e Samuele anche fuori dalla scuola. Avevamo legato molto di più con i nostri compagni di classe e Federico (Primo anno Grifondoro) ci aveva fatto conoscere suo fratello del secondo anno. Durante la settimana avevo rincontrato  la ragazza misteriosa che mi aveva aiutato a Pozioni ma non avevo ancora avuto il tempo di parlarci. Ogni volta che si accorgeva della mia presenza vicino a lei andava via. Valeria e Chiara mi avevano detto molte volte di lasciare perdere, ma ogni cosa che mi viene in mente la devo fare perchè sono troppo testarda. Poi mi dispiaceva anche vederla sempre sola in giro per i corridoi con il suo libro, in biblioteca ad un tavolo da sola o a cena seduta in un angolo senza avere nessuno con cui parlare. Domenica sera mentre rileggevo con pochissima attenzione il tema per Pozioni dissi
<<Ma perchè continua ad evitarci?>>
<<Ma sarai testarda? Tuo fratello ce l'ha spiegato tantissime volte i Serpeverde ci mettono tanto a fare amicizia perchè non si fidano e poi non lo vedi che vuole stare sola!>> mi spiegò per l'ennesima volta Chiara.
<<Si ma magari non si trova con i suoi compagni>>.
<<Vale non ti co metterai anche te! Se proprio volete chiederglielo basta parlargli a Pozioni, io preferisco non perdere punti, ma voi fate come vi pare>>. Il giorno seguente a Pozioni non c'era. I suoi compagni avevano detto che era stata male durante la notte. Avevano accennato qualcosa tipo uno schiantesimo venuto male.
<<Potremo andare in infermeria a trovarla>> proposi. Valeria annuì.
<<Ma ci tenete così tanto a socializzare con il nemico! Insomma vi ricordo che più regole infrangiamo più punti perdiamo>> gridò Chiara
<<Ma se sei stata te a dire di vendicarci di Piton. E poi quale nemico, siamo ad Hogwarts da dieci giorni! Magari ci può aiutare a vendicarci dicendoci i suoi punti deboli>> disse Valeria.
<<Va bene ma solo per quello>>. Appena finite le lezioni pomeridiane io e le mie due migliori amiche ci si incamminò verso l'infermeria.
<<Scusate sapete dirci dov'è l'infermeria>> chiese Chiara a due ragazze di Serpeverde. Era la più intelligente fra tutte e tre, infatti l'idea di chiedere informazioni era sua.
<<Che ci volete andare a fare le partite di Quidditch non sono ancora iniziate>>
<<Vogliono andare a trovare la sanguemarcio che abbiamo schiantato ieri>> risposero.
<<Comunque io sono Valeria>> si presentò.
<<E noi siamo Gaia e Alice. Quindi è vero volete andare a trovare la sanguemarcio. Che siete loro amiche? Vi avverto, Alice è un prefetto e se infrangerete qualche regola noi potremo togliere punti quindi state attente alle vostre amicizie perchè ha già tolto cinque punti>>.
Questa volta fu Valeria a tirare fuori la bacchetta, ma la fermai in tempo.
<<Smettetela e diteci dov'è l'infermeria perchè non ho problemi lanciare una maledizione imperdonabile>> disse Chiara.
<<Va bene calmatevi!>> gridò Alice  e ci spiegò come arrivarci. L'infermeria era praticamente vuota. C'erano soltanto due persone, Madame Pomfrey e un ragazzina che si incamminava verso la porta. Quando vi vide vi fece un cenno di seguirla. Ci portò in giardino.
<<Ma non vi arrendete mai voi tre>>
<<No>> si rispose in coro.
<<Comunque ti volevo solo ringraziare per Pozioni. Approposito io sono Sara e tu sei...>>
<<Giada, scusate se vi ho ignorato negli ultimi giorni ma avevo bisogno di stare sola>>.
<<Si, l'abbiamo notato. Delle ragazze del quinto anno ci hanno detto che eri in infermeria perchè ti  avevano lanciato uno schiantesimo e ti hanno anche chiamata sanguemarcio>> le spiegò Chiara.
<<Si, non stò molto simpatica ai compagni della mia casa>> rispose.
<<Anche te nata babbana?>> chiese Valeria
<<No, o meglio non lo so. Non ho mai conosciuto i miei genitori biologici, quando avevo cinque mesi mi hanno portato in un orfanotrofio per persone normali, senza poteri o come le chiamate voi babbane. Un anno dopo mi hanno adottato due babbani e niente non ho mai saputo chi sono. Scusate se vi ho evitato per una settimana ma ho problemi a fidarmi. Se volete ci si può trovare ogni tanto nei giardini>>.
<<Certo>> si rispose in coro.
<<Non siete obbligate>>
<<Infatti ci vogliamo venire>> dissi.  Il resto del pomeriggio l'abbiamo passato a parlare e passeggiare per i giardini.

Se io andassi ad HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora