Se io andassi ad Hogwarts

3. LO SMISTAMENTO

Una volta scesi dal treno un uomo alto più o meno tre metri di nome Hagrid ha diviso quelli del primo anno dagli altri. Ci ha fatto dividere in gruppi per salire su delle barche che ci avrebbero fatto attraversare il lago.  Io sono finita con Chiara, Samuele, Valeria e due gemelle (Rebecca e Rachele). Quando siamo scesi dalle barche una professoressa ci ha portato in una stanza isolata. Io pensavo che ci sarebbe stato lo smistamento... Ma... Boh forse è il caso di ascoltare per la prima volta nella mia vita un'insegnante ch spiega.
<<Bene ragazzi, io sono la professoressa McGranit nonchè capo della casa Grifondoro. Quando andremo nella Sala Grande dove vi attendono gli altri studenti vi attendono verrete chiamati uno alla volta. Io vi metterò un cappello in testa che deciderà a quale casa appartenere: Corvonero, Grifondoro, Tassorosso o Serpeverde.  La casa a cui verrete assegnati sarà la vostra famiglia nel periodo che resterete ad Hogwarts. Bene non ho da dirvi altro quindi direi che possiamo andare>>. Detto questo ci si avviò verso la Sala Grande. Là tutti ci fissavano come se fossimo venticinquemila galeoni. Era orrenda la sensazione che stavo provando. Era un misto di gioia, ansia (anche troppa) e paura. Dovevo pensare a quello che poteva succedere se non diventavo Grifondoro? O forse dovevo soltanto essere felice perchè ero ad Hogwarts? Ora capisco perchè la gente dice che ho problemi di umore non so mai che cosa provare!
<<Bene possiamo cominciare>> annunciò la McGranit
<<Alberti Francesco accomodati pure quì sopra>> esclamò la McGranit indicando uno sgabello accanto a lei. Il ragazzo si incamminò lentamente verso lo sgabello e ci si sedette sopra. La professoressa prese in mano un cappello vecchio, pieno di toppe e polveroso e lo appoggiò sulla testa del ragazzo.
<<Serpeverde>> gridò il cappello. Così il ragazzo si alzò e si incamminò verso il tavolo dei Serpeverde.
<<Aliboni Laura>>
<<Tassorosso!>>
Questo è lo smistamento, pensai. L'ansia era sempre più forte. Non ascoltai dove finivano le persone che conoscevo, anzi mi preouccupavo solo per me, Samuele, Chiara, Valeria e le gemelle.
<<Battaglieri Chiara >>. A quelle parole Chiara si fece avanti terrorizzata.
<<Grifonforo>> esclamò il cappello parlante. Il tavolo di Grifondoro iniziò ad applaudire.
<<Breschi Samuele>>
<<Corvonero>> esclamò il cappello. Samuele si incamminò al tavolo dei Corvonero deluso di essere stato diviso da Chiara, e forse anche da noi.
<<Domenici Valeria>>
<<Grifondoro>>. Ok, era il momento di morire di ansia. In genere i fratelli finiscono nella stessa casa perchè avendo gli stessi genitori dovrebbero avere lo stesso carattere, no? Però Ernie mi aveva parlato di due prefetti, uno di Corvonero e uno di Serpeverde che pur avendo caratteri molto simili ed essere fratelli il cappello parlante lì ha divisi. Magari poteva succedere la stessa cosa anche a me?
<<Marchi Sara>>. E ora che faccio? Pensai. Ok se voglio essere Grifondoro devo essere coraggiosa e farmi avanti mettendo l'ansia da parte. Ok no non ero pronta
<<Marchi Sara>> ripetè la McGranit. A quelle parole Rachele mi diede un calcetto che mi fece uscire dai miei pensieri. Andai avanti, mi sedetti e la professoressa poggiò sulla mia testa il cappello.
<<Bene, fammi pensare.  Un'altra Marchi, ci sono Grifondoro!>> gridò il cappello. Quella frase mi risuonò in testa mentre mi dirigeva verso il tavolo. Lì Valeria e Chiara mi aspettavano gioiose. Mi dispiaceva un pò per Samuele che è finito in Corvonero ed era solo.
<<Tardelli Rachele>>
<<Tassorosso>> nooo! Anche lei non era con noi😔. Ora era il turno di sua sorella
<<Tardelli Rebecca>>
<<Tassorosso>> almeno sono insieme. Pensai. Ero troppo felice per ascoltare il resto dello smistamento. Ernie, Bella e Alex mi guardavano gioiosi. Il preside si alzò in piedi.
<<Buonasera ragazzi, io sono il professor Silente, preside di Hogwarts. Prima che il banchetto per dare il benvenuto ai nuovi arriviti ci  stordisca (a quelle parole i quattro tavoli di riempiono di cibo), vorrei dire due parole. Come prima cosa vorrei dare il benvenuto al nuovo professore di Difesa Contro Le Arti Oscure, il professor Monti. Poi vorrei informarvi che domani come già saprete è domenica, quindi le lezioni inizieranno lunedì mattina. Bene ora potete cominciare a mangiare>>.
<<Chi c'era prima del Monti a Difesa Contro Le Arti Oscure?>> chiese Valeria
<<C'era la professoressa Zanichelli, ma quella cattedra di insegnante porta sortuna. Ogni anno cambiamo insegnante o perchè è successo qualcosa al professore o perchè non abbiamo lavorato abbastanza è le mamme non sono daccordo>> rispose Alex.
<<Che è successo alla Zanichelli?>> si inteomise Chiara incuriosita.
<<Non lo so, hanno detto per problemi familiari. Lo vedete quel professore laggio( e indicò un signore con una veste da mago nera e occhi scurissimi), lui è il professor Piton.  È anni che insegna quì e ha sempre voluto la cattedra di Difesa Contro Le Arti Oscure, ma insegna pozioni>>.
<<Oh>> risposi.
Dopo cena Erni e  Margherita (altro prefetto di Grifondoro) ci portarono nella sala comune. La stanza era addobbata con i colori di Grifondoro (rosso e oro). Era tutto bellissimo. Per entrare nella sala dovevamo dire la parola d'ordine a un quadro, se la parola era giusta il quadro si spostava e ti faceva passare, ma se era sbagliata dovevi aspettare che qualcuno ti dicesse la parola per entrare. Nella camera eravamo in sei: io, Valeria, Chiara e altre tre ragazze del primo anno di nome Viola, Matilde e Melissa. Erano simpatiche. Appena Matilde ha scelto il letto ha subito gridato <<Chi sale quì sopra fa una brutta fine>>.
<<Ok>> si rispose io e Valeria in coro guardandoci. Cinque minuti dopo Matilde è andata in bagno e siamo salite tutte e cinque sul letto. Quando è uscita si è arrabbiata talmente tanto che gli ho dovuto rifare il letto visto che era  una mia idea.

Spazio autrice💞
Sono a 65 visualizzazioni e sono felicissima. Spero vi piaccia. Condividete i libro ai babbani almeno non dico che riusciranno mai a rispondere alla domanda "After all this time?" Ma non saranno più così ignoranti. Ciao