7. LA LETTERA

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Le lezioni andavano avanti molto tranquillamente e una volta a settimana io, Chiara, Valeria e Giada andavamo ad una certa ora nel bagno delle ragazze per fare compagnia a Mirtilla.
<<Certo che oggi la McGranit a Trasfigurazione era davvero agitata>> sospirò Samuele che era la prima volta che la professoressa non gli assegnava punti durante la lezione.
<<Lamentati pure che non ti ha aggiunto punti, ma noi tre abbiamo perso tantissimi punti dall'inizio della scuola. Non riusciremo mai a recuperarli!>> si lamentò Valeria.
<<Ma non avevi detto che grazie a me ci saremo messi alla pari con le altre case?>> di intromise Chiara.
<<È impossibile recuperare, anche se riuscissimo a recuperare tutti i punti persi anche gli altri combinano guai ogni tanto quindi quest'anno perderemo la coppa delle case>> sospirai. Era la prima cosa intelligente che dicevo in una settimana, che era successo?
<<Da quando fai i conti?>> mi chiese Rachele che insieme a sua sorella era entrata nella discussione.
<<Da sempre, le piace molto complicarsi la vita. Una volta gli ho chiesto una cosa semplicissima e si è messa a contare come non so cosa>> rispose Rebecca.
<<Noi ora dobbiamo andare... Giada e Mirtilla ci aspettano nel bagno>>
<<Andate sempre da Mirtilla? Tutti i Corvonero la odiano>>
<<Lo so Samuele, ma è molto sola e ha chiesto un pò di compagnia>> gli spiegai.
<<Va bene, quando avete fatto venite a cercarci>> ci disse Rachele.
<<Ok, ciao!>> si riapose in coro.
<<Sentite ieri sera mi sono messa a leggere un libro e mi sono scordata di fare i compiti di Pozioni, non ho molta voglia di finire in puniione con Piton. Potete andarci voi?>> ci chiese Valeria.
<<Certo non ti preouccupare vedrai che Giada capirà. Mirtilla un pò meno ma Giada si>> le spiegò Chiara.
<<Tu pensa al tema se c'è qualche problema corri al bagno>> mi intromisi
<<Certo, fatelo anche voi>>.
Una volta arrivate al bagno si sentì un pianto. Non sembrava quello di Mirtilla, ma la voce era familiare. Appena entrate si vedeva un fantasma flutturare vicino ad una porta verde smeraldo aperta.
<<È un pò che và avanti così, non vuole dirmi il suo problema>> strillò il fantasma.  Ci si avvicinò alla porta e si trovò Giada appoggiata al muro a piangere.
<<Che succede?>> chiese Chiara.
<<Niente>>
<<Ti puoi fidare di noi che succede?>>
<<Ho detto niente!>> dopo quelle parole chiuse la porta a chiave.
<<Oh! Andiamo! Giada aprici!>>
<<No>>
<<Se la metti così, Alohomora!>> gridai.
<<Ora non hai più scuse che succede>>
<<Smettetela di fare finta di preouccuparvi per me e andatevene!>>
<<Questo non è il tuo bagno, noi possiamo tranquillamente starci>> urlai esasperata. Dopo quelle parole Giada si alzò in piedi si asciugò il viso e se ne andò. Non le avevo mai risposto così male. Magari si era offesa. Dopo la litigata io e Chiara si anfò ad avvisare Valeria che eravamo in sala comune e si aspettò lì.
<<Comunque perchè mai offendersi per certe cose>> disse Valeria interrompendo un lungo silenzio. <<Capisco ci può essere rimasta male però volevate soltanto aiutarla>>.
<<Boh, a volte le persone sono un pò strane>> sospirò Bella che prima ci stava aiutando a Difesa Contro Le Arti Oscure e le abbiamo spiegato tutto.
<<Guardate! C'è un gufo!>> esclamai. Bella prese la lettera al gufo.
<<È per voi. Non so chi l'ha scritto>>
<<È la calligrafia di Giada>>
<<Come fai ad esserne sicura>> mi chiese Valeria
<<Abbiamo studiato Pozioni con lei, l'ho vista scrivere molte volte>>. Chiara me la strappò di mano. La guardai malissimo.
<<La leggo a voce alta. Vi ricordo che fra tutte e tre sono io la secchiona>>
<<Allora comincia!>> risposi impaziente.
<<Va bene... Ciao, sono Giada.
Questo l'avrete capito dalla calligrafia. Vale, penso che Sara e Chiara ti abbiano spiegato quello che è successo oggi. Mi dispiace tantissimo ero molto nervosa. Preferirei spiegarbi quello che è successo a voce, ma so già che non ce la farei. Quindi ve lo dico ora, o meglio quando leggerete la lettera. Oggi mi stavano prendendo in giro quelle due ragazze di Serpeverde che vi hanno tolto punti. Era per colpa della mia famiglia. Secondo loro non dovrei essere ad Hogwarts e non si bogliono mettere in testa che sono stata adottata, perciò potrei essere purosangue. Comunque ho deciso di fare ricerche sulla mia famiglia. Mi volete aiutare? Se vogliono possono venire anche gli altri vostri amici. Non intendo tutti i Grifondoro per me sarebbe veramente troppo, ma le gemelle e Samueleandranno bene. Rispondetemi per favore. Ciao!>>. Dopo la lettera ci fu un minuto di silenzio. Ad imterromperlo fu una disvussione fra me e mia sorella che non voleva farmi accettare. Per fortuna vinsi io. Le gemelle e Samuele  non fecero parte del gruppo perchè poi iniziavano tutti a sospettare e a Giada le da noia troppa gente intorno. L'indomani sarebbe iniziata la ricerca di un libro che parlava della famiglia Federigi...

Se io andassi ad HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora