Capitolo 16

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"Ma cosa..."
Iniziò Harry non appena mise piede a Hogwarts.
Il castello era distrutto. Completamente. Sembrava fosse appena stato colpito da un tornado, un terremoto, e un incendio tutti insieme.
A Harry ricordava molto la Battaglia di Hogwarts. A meno che...
In quel momento la fenice di Silente comparve davanti a loro e consegnò loro il messaggio che non avrebbero mai voluto sentire:
"Ragazzi, Hogwarts è sotto attacco. Sono guidati da una donna, non so chi sia. Nascondetevi e finite Voldemort, non venite a Hogwarts per nessun motivo. Siete la nostra unica speranza."
I ragazzi rimasero per lunghi attimi in silenzio, poi Harry prese la bacchetta e annunciò: "È ora di agire sul serio. Sirius, Regulus. Pensate che i vostri genitori potrebbero ospitarci tutti per qualche giorno?"
I due annuirono, ancora sconvolti, mentre Harry tirava fuori un piccolo pezzo di vetro dalla tasca e pronunciava un nome che non avevano mai sentito: Tartufo.
Un attimo dopo l'alter ego di Sirius comparve con un'espressione corrucciata.
"Tutto bene, Bambi?" Domandò con la sua solita espressione divertita, anche se tradiva una nota di preoccupazione.
"No, la figlia di Voldemort ha attaccato Hogwarts, non siamo più al sicuro. Sto chiamando i tuoi genitori, cioè... hai capito. Vediamo se riusciamo a nasconderci tutti a Grimmauld Place. Dobbiamo finire quello che abbiamo iniziato e non mi fido a lasciare là fuori te e Teddy. Preparati a venire, non ti manderò messaggi, se vedi il mio patrono materializzati subito con Teddy, se non lo sentì entro un'ora nasconditi nel mondo Babbano." Istruì il ragazzo, prendendo coraggiosamente in mano la situazione.
L'uomo annuì, adesso serio come mai prima, e fece per andare a preparare le valigie, ma fu fermato dalla voce del figlioccio.
"Ah, e... Sirius."
Il diretto interessato si girò con il suo solito ghigno sul volto, guardando l'espressione arrabbiata del figlioccio.
"Non. Chiamarmi. Bambi."
"Se no cosa mi fai?" Domandò quello, tranquillo.
"Sai, dopo la tua presunta morte ho cruciato Bellatrix e ho quasi distrutto l'ufficio di Silente. Non so se ti conviene farmi arrabbiare... sono sempre figlio dei miei genitori."
L'uomo deglutì rumorosamente: tra il suo figlioccio e sua madre non sapeva chi temere di più.
"Ah, e... NON andare a registrarti al Ministero, non è più sicuro adesso."
Detto questo, il corvino salutò l'amato padrino e mandò velocemente un Patronus ai due Black adulti, ricevendo una risposta pochi minuti dopo.
"Allora, immagino che Sirius e Regulus abbiano dei vestiti di ricambio a casa, Hermione ha sicuramente qualcosa dietro per noi, per voi ragazze... potrebbe essere un problema."
"Non lo è - lo rassicurò Narcissa - ci penso io ai vestiti per le nostre compagne. Adesso però dobbiamo andare."
I tre annuirono, poi si divisero a coppie e si Materializzarono direttamente dove Harry aveva dato appuntamento a Sirius, che comparve un attimo dopo.
"Ci siamo tutti? Sirius, sei pronto?"
I due Black annuirono, facendo sospirare Harry, poi si uscirono dal loro nascondiglio ed entrarono in casa Black, dove furono salutati dall'espressione preoccupata del padre di Sirius.
"State tutti bene? - Domandò appena li vide, poi al loro cenno di assenso continuò - bene, perché abbiamo un problema."
"Che tipo di problema?" Lo scrutò interrogativa Ginny.
"Mio padre, capostipite della casa, ha sentito il messaggio e vuole sapere tutto."
"Per me va bene - rispose Harry dopo un attimo di riflessione - a due condizioni.
La prima è che anche lui giuri di mantenere il segreto esattamente come voi, la seconda è che questa volta parla qualcun altro."
Al cenno di assenso degli altri l'uomo entrò in cucina dove aveva rinchiuso il padre, che aveva tutta l'aria di voler urlare contro il figlio che lo aveva imprigionato, ma prima che una sola parola uscisse dalla sua bocca lo sguardo gli cadde sul gruppetto venuto dal futuro.
"Perché ci sono due Sirius? E perché uno sembra avere la tua età?" Domandò sconvolto.
"Ehi! - rispose oltraggiato Sirius Sr - ho 39 anni, non 50!" Un attimo dopo gli arrivarono uno scappellotto e tre fatture, rispettivamente da Harry, Hermione, Ginny e Neville che lo zittirono all'istante.
L'uomo li guardò stupito, ma Orion Black lo accompagnò a una poltrona e gli disse: "Siediti papà. Temo che ti tornerà utile tra poco."
E subito iniziò a raccontare la storia dei ragazzi, delle loro avventure, degli Horcrux, della sconfitta di Voldemort e del tentativo dei ragazzi di rivoluzionare il passato per costruire un futuro migliore.
L'uomo li guardò ammirato, non tutti avevano un tale coraggio, dopodiché sorrise e disse loro: "Sono con voi."
"Bene, perché c'è un altro piccolo problema."
Perché temo che mi verrà un gran mal di testa?" Domandò la Signora Black
"A te no - rispose Sirius - ma a lui sì." Concluse indicando l'anziano capostipite.
"Voldemort ha una figlia."
Sputò fuori Harry. E Arcturus Black in quel momento pensò che, se non era svenuto in quel momento, non sarebbe successo mai più.
SPAZIO AUTRICE
Ciaoooo! Ecco il nuovo capitolo, non voglio tenervi tanto sulle spine. Non sono (ancora) così sadica.
Pubblicherò il prossimo capitolo il prima possibile. Spero vi sia piaciuto, ve lo aspettavate?
Vi abbraccio tutti idealmente, mi farò viva il prima possibile

Ritorno al passato - Golden TrioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora