Capitolo 18

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Harry si svegliò la mattina dopo con la bruttissima sensazione di avere il viso completamente bagnato. Cercò di passare una mano, ma non appena questa raggiunse la parte del corpo interessata sentì qualcosa di caldo e umido che si posava anche lì. Questo lo mandò nel panico, facendo sì che il corvino aprisse di colpo gli occhi e urlasse in un modo molto poco virile, prima di rendersi conto che davanti a lui, con uno sguardo piuttosto divertito, si trovava un enorme cane nero. Harry lo guardò malissimo e prese la bacchetta, ma il cane scappò dimenticandosi del fatto che Harry Potter aveva appena vissuto una guerra. Forse fu proprio per questo che un attimo dopo il cane nero non era più nero ma tinto di un bellissimo rosa gomma da masticare.
Gli altri, svegliati dall'urlo di Harry, si alzarono ancora assonnati ma, a causa  della scena divertente che che si presentava davanti a loro, non poterono fare a meno di svegliarsi e scoppiare a ridere.
A quel punto, ancora divertiti dalla scena, i ragazzi della combriccola si Materializzarono a Grimmauld Place 12 direttamente davanti a Orion e Walburga Black che, alla faccia dell'apparenza Purosangue, risero di gusto quando videro il figlio con il pelo (e una volta ritrasformato i capelli) di quel colore assurdo.
"Ma si può sapere cosa è successo?" Domandò divertita la Signora Black.
"Questo simpaticone qui - iniziò Harry arrabbiato, ma anche divertito - ha pensato che sarebbe stato divertente svegliarmi in un modo molto creativo... e io mi sono vendicato."
"Vi siete divertiti insomma..." Rispose il padre di Sirius.
"Mah, in realtà avremmo anche recuperato una certa coppa..." Ribattè Hermione
"Quindi quattro andati e uno da sistemare?"
"Esatto. Il diario. Ma temo ce l'abbia mio nonno al Manor."
"Per questo non c'è problema. Non avevate detto che Draco è venuto qui con i genitori?"
I ragazzi del futuro annuirono.
"Allora è risolto. Li mandiamo da Lucius Jr e gli chiediamo di fargli prendere l'ultimo Horcrux."
I ragazzi annuirono, poi Harry mandò un Patrono a Lucius Sr e si sedette.
"Ora dobbiamo solo aspettare."
SPAZIO AUTRICE
Capitolo di passaggio anche un po' corto ma mi dispiaceva lasciarvi senza aggiornamento. Sto lavorando a un'altra storia, non sui Malandrini, che appena sarà finita pubblicherò su Wattpad. Vi lascio un piccolo pezzo del primo capitolo.
Ecco, sono in ritardo. Di nuovo. Perché proprio oggi? È il primo giorno di scuola!
Erano solo alcuni dei pensieri che rimbalzavano nella testa di una ragazza mingherlina, con il viso affilato e la carnagione chiara, i capelli biondissimi, che stava disperatamente cercando di acconciare velocemente in due codini, e gli occhi viola.
Aspetta un attimo, VIOLA? No. No no no no no. Non va bene. Dovete tornare normali!
Questa era la situazione nella testa di Edith, dieci anni, mentre cercava in tutti i modi di vestirsi, pettinarsi, scacciare il gatto dalla stanza e, contemporaneamente, far andare via quell'orrendo colore viola dalle sue iridi color ghiaccio.

Ritorno al passato - Golden TrioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora