<< Ciao mamme. >>
Disse Henry con un sorriso felice sul volto.
<< Ehi capo... >>
Mormorò Lara abbassando lo sguardo, temeva di finire nei guai per aver seguito Henry e aver lasciato il posto di lavoro.
<< Henry, perché il Signor Gold ha il tuo numero? >>
Chiese Emma dopo aver raggiunto il tavolo, Regina era poco dietro di lei.
<< Per le emergenze, può sempre servirmi... e poi è mio nonno. >>
<< Aggiungerei inoltre, che sono molto più sicuro io di tanti altri soggetti. >>Disse l'uomo in questione, aggiungendo un: << E poi è vostro figlio che ha rubato il mio animale domestico >> indicando Lara.
<< Animale domes... ma sei disgustoso! Potrebbe essere tua nipote anche lei! >>
Esclamò Regina con uno sguardo di puro orrore sul volto.
<< È solo una chimera sotto un illusorio aspetto umano, non penserete davvero che io faccia certe cose con le ragazzine. >>
<< Capo, io ho ventun'anni. >>
<< Che intendete con "certe cose"? >>Chiese Henry, ricevendo in cambio un secco: "Quando sarai più grande Henry" da parte delle sue madri.
<< Comunque Gold, prima sembravi stranamente tranquillo riguardo all'intruso, lo conosci? >>
Chiese ancora il sindaco.
<< Sì, ho fatto affari con lui in passato e di recente, mi ha venduto la sua chimera in cambio della possibilità di venire qui. >>
<< Per quale motivo questo mago vorrebbe venire? >>
<< "Stregone" prego, c'è una certa differenza. Comunque è qui per conquistare questo regno ovviamente e... >>
<< E tu gli hai dato una mano?! >>
<< Ehi, ehi, è stato quando non scorreva ancora buon sangue fra di noi, ero ancora parecchio arrabbiato con te Regina. >>Disse il Signor Gold con aria di sufficienza, come se stessero parlando di cose di tutti i giorni, come il tempo o i risultati delle corse dei cavalli.
<< Questa non è certo una novità Gold, il problema è che ora è tornato e costituisce una minaccia, dobbiamo sapere chi è e come lo sconfiggiamo. >>
<< Ve lo dirò a breve, adesso ho degli ospiti importanti da accogliere. >>Finì il Signor Gold, affidando la sua chimera ad Henry e uscendo dalla locanda senza degnare le due donne di un secondo sguardo.
Avrebbe mentito se avesse detto di non divertirsi a far innervosire Emma e Regina, sarebbe anche rimasto a godersi quegli sguardi che, se avessero potuto, lo avrebbero preso a sberle al posto delle loro proprietarie, ma non poteva far attendere il cliente di quella giornata, il quale lo stava già aspettando fuori dal negozio.
<< Ehi 'Motino, temevo le due donzelle ti avessero ucciso. >>
<< Davis, dovresti sapere che e difficile uccidermi. >>Se Rothbart avesse scoperto che Davis era stato lì, probabilmente avrebbe tentato di distruggere l'intero negozio.
Lui e Davis erano vicini di casa (di castello sarebbe stato il termine più appropriato) nella loro terra natia, ma non erano in buoni rapporti, entrambi desideravano padroneggiare le arti proibite e i due si erano scontrati diverse volte, scontri in cui molti innocenti erano rimasti coinvolti, sopratutto persone a cui Davis era molto affezionato, il motivo per cui si trovava lì quel giorno.<< Allora Davis, perché sei qui oggi? >>
<< "Per chi" semmai. >>Lo corresse lo stregone.
<< Steven non ha ancora ritrovato Andryel? >>
Chiese il Signor Gold.
<< Loro stanno bene, è per mia sorella che sono qui... >>
Iniziò il giovane stregone accarezzando distrattamente un anello con una testa di drago e una piccola sfera rossa incastonata fra le sue fauci, questa brillò al tocco del suo proprietario, pulsando come se fosse viva.
<< ... Rothbart l'ha rapita prima di venire in questo mondo, ho cercato di salvarla poco prima che venisse qui ma la mia magia non l'ha individuata e non sono riuscito a trovarla nell'altro regno. >>
<< E tu vuoi sapere se l'ha portata qui. >>
<< E dove l'ha imprigionata. >>Il Signor Gold mosse impercettibilmente il capo, come se stesse annuendo a se stesso o se stesse pensando intensamente a qualcosa.
<< Posso aiutarti. >>
<< E qual è il prezzo? >>Davis non era esattamente felice della cosa, avrebbe pagato qualsiasi prezzo per riavere sua sorella, ma Tremotino non era certo la persona più affidabile del mondo e poteva fare richieste molto pericolose.
Infatti stava puntando con lo sguardo il suo anello.<< Queste? >>
Chiese Davis sfiorando nuovamente la sfera rossa con il pollice.
<< Esatto. Per quanto mi secchi ammetterlo, non ho idea di come poter padroneggiare le Arti Proibite senza un campione e mi farebbe molto comodo quella piccola sfera. >>
<< Sai vero che questa è roba molto pericolosa? >>Chiese Davis.
<< Ovviamente e tu sai vero che stai parlando con il Signore Oscuro? >>
Chiese retorico Gold, ridacchiando in un modo che ricordava un po' troppo quello che era il Tremotino del passato per i gusti di Davis.
<< Devo pensarci su, sarebbe irresponsabile dare via qualcosa di tanto potente. >>
<< Quando avrai preso la tua decisione, sai dove trovarmi. >>Davis salutò e uscì dal negozio.
"A volte lo odio."
Pensò riferito all'uomo che gli aveva chiesto di scegliere fra sua sorella e un'arma tanto potente. Ovviamente avrebbe potuto creare quante sfere voleva, non aveva bisogno di quel gioiello visto che conosceva a memoria ogni formula, ma quella era una magia troppo pericolosa per essere data al Signore Oscuro con tanta leggerezza e, nonostante quello che si vociferava in quel regno, non aveva alcuna garanzia riguardo il cambiamento di Tremotino.
Sospirando, Davis alzò lo sguardo verso il cielo, avrebbe cercato prima sua sorella con la magia.
STAI LEGGENDO
Once Upon a Time - Gli Stregoni e la Chimera
Fanfiction> Disse il Signor Gold, senza staccare gli occhi dall'oggetto che aveva fra le mani. L'uomo appena entrato non accennò ad andarsene, fece un sorrisetto quasi sbruffone, parlando più a se stesso che all'altro. >