6 - La Cattura del Cigno Nero

21 2 2
                                    

Note dell'Autrice: ci saranno un paio di cambiamenti riguardo la trama della serie e le coppie canoniche al suo interno.
Un saluto alla mia amata FantasyThinker54 (love you❤) e uno "scusa" ai lettori poco abituati ad avere personaggi con lo stesso nome in una storia, ma né io, né la mia amata, abbiamo in programma di andare all'anagrafe per un cambio di nome.
Inoltre, il disegno in copertina appartiene a Tiwyll, trovato su Deviantart (https://www.deviantart.com/tiwyll).

- Mattalara
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Nonostante avesse disobbedito al suo padrone, la chimera che si era riscoperta grande amante della coca-cola era ancora viva e non in punizione.
Anche se andare a fare la spesa da sola e ogni giorno non era il massimo per un animale piuttosto pigro, sopratutto se il viaggio era condito da un certo ragazzino capace di parlare ininterrottamente per un'ora intera senza stancarsi, in quel caso delle sue madri e delle loro vite amorose.

<< Quindi, quelle belle gnocche non hanno avuto fortuna? >>
<< No, nessuna di loro. >>
<< Mi spiace poverine, per una ex-cattiva poi deve'essere terribile non trovare il proprio lieto fine. >>
<< Ma io so che lo troverà, qualcosa mi dice che è più vicino di quanto pensa. >>

Disse determinato il ragazzo.
Lara sorrise di fronte a tanta innocenza, per quanto fosse plausibile sperare nel "lieto fine" in una città popolata di abitanti delle favole, l'amore era una cosa seria.

<< A proposito, se il tuo libro magico racconta tutto ciò che è accaduto nella Foresta Incantata e nella casa dello stregone ci sono libri vuoti, pensi che sia possibile trovarne uno che racconti ciò che accade qui? >>

Chiese.
Henry ci pensò su.

<< Dopo vado a vedere, vuoi venire con me? >>
<< Ci sto, in questi giorni c'è sempre poco da fare in negozio, ci si annoia facilmente. >>

Disse la chimera.
In quel momento notò un ragazzo di sua conoscenza all'altro lato della strada, o meglio, riconobbe il suo odore, vestito in quel modo, come vestivano gli umani in quel regno, non lo aveva quasi riconosciuto.

<< Ehi Davis! >>

Davis si rivolse alla ragazza con espressione confusa.

<< Ci conosciamo? >>
<< Io ero una delle chimere di Rothbart, quella piccolina che ogni giorno si infilava nel tuo giardino per giocare con tua sorella, Lara. A proposito, il mio nuovo padrone ha chiamato Lara anche me, molto meglio di Cucciolo Numero Uno no? >>
<< Oh, ora mi ricordo. >>

Disse Davis dopo un attimo di riflessione.
Ricordava fin troppo bene quella palla di pelo invadente e come gli avesse smangiucchiato uno stivale una volta, sua sorella e Zephira, una dei loro draghi, non avevano neanche tentato di fermarla e si erano limitate a ridere divertite, guardando un cuoio pregiato come quello andare distrutto.

<< Rothbart mi aveva detto di averti spedito in un altro regno, non l'ho ancora ringraziato a dovere per aver salvato gli stivali rimasti. >>
<< Sono cresciuta ormai. >>

Protestò la chimera ruotando gli occhi.

<< Herny, lui è Davis, era il mio vicino di casa nel regno da cui proveniamo. >>
<< Molto piacere signor Davis. >>
<< Piacere mio, devi essere il figlio di cui mi hanno parlato Emma e Regina. >>

Disse Davis sorridendo gentilmente e stringendo la mano ad Henry.

<< Comunque, cosa ti porta da queste parti Davis? >>
<< Il tuo ex padrone ha rapito mia sorella e... >>
<< Che cazzo ha fatto?! >>

Esclamò la chimera, rivolgendosi poi ad Henry con uno sguardo di scuse e un: << Non dire a tua madre che l'ho detto vicino a te, a nessuna delle due >>.

<< Non sono più un bambino piccolo! >>

Protestò Henry.

<< E poi ho sentito parecchie parolacce da parte loro quando litigano. >>
<< Possiamo tornare a parlare di cose serie? >>

Sbuffò Davis.

<< Insomma, ho girato non so quanti regni per seguire le tracce delle Arti Proibite e alla fine mi hanno condotto in questa città. >>
<< Ti aiuterò io a trovarla, non posso lasciare la mia compagna di giochi in pericolo. >>
<< Apprezzo molto il tuo aiuto, ma non dire "compagna di giochi" come se foste solo amiche, dicevi sempre di volerla sposare. >>
<< E non ho cambiato idea. >>
<< Come? >>

La domanda di Davis fu ignorata.

---

<< Quindi, se questo è il Granny's Diner... l'ufficio del sindaco deve essere vicino... o era lontano... dannate cartine. >>

Sbuffò Lara arruffando le piume.
Leggere quelle cartine così complicate (almeno rispetto alle mappe del suo regno d'origine) era stato un parto e, come se non bastasse, inutile, visto che si era persa forse più di prima.
"È il caso di mettervi alla prova."
Pensò guardandosi le ali con fare determinato.
Saltando e svolazzando di panchina in panchina, iniziò ad alzarsi sempre più di quota, iniziando in breve tempo a volare. Non si era alzata di molto, essendo alle prime armi preferì non rischiare, inoltre era molto faticoso quel continuo movimento, per quanto eccitante fosse il brivido del volo.
"Potrei anche abituarmi a queste belle ali."
Pensò con un sorriso.
Fece uno sforzo e si alzò fino a raggiungere il tetto di un'abitazione, appollaiandosi su di esso per riprendere fiato e guardandosi intorno, cercando di capire dove fosse e dove andare.

<< Allora... non so nemmeno dove cercare aiuto ora che ci penso. >>

Si disse.
Continuando a guardare in giro però, notò suo fratello camminare assieme ad altre persone, fece quindi per spiccare il volo e andare da lui, ma qualcosa la afferrò e la portò rapidamente troppo in alto per essere vista. Quel qualcosa era un enorme mostro alato e coperto di pelliccia nera, con luminosi occhi rossi e un sogghigno che da piccola, quando lo vide per la prima volta, lo aveva terrorizzata, in quel momento, nonostante la brutta situazione, le sembrava ridicolo.

<< Intendi mangiarmi e creare una finta copia di me stessa per attirare Davis? >>
<< No... >>

Disse scuotendo il capo.

<< Ma dovrò impedirti di lasciare il lago d'ora in poi. >>

Once Upon a Time - Gli Stregoni e la ChimeraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora