Crawling

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Sans cesse, l'inconfort s'est immiscé sur moi

Distrayant, réagissant

Contre ma volonté, je suis debout à côté de mon propre reflet

Ça me hante, comme je ne semble pas

"Riguardo al tuo incubo dell'altra volta...che riguardava?"

Yanis lo guardava, ormai l'alcool aveva fatto il suo effetto quindi non aveva controllo sulle sue azioni. Si bloccò sulla poltroncina, come se ricordare quell'incubo lo avesse pietrificato così com'era ma sentiva le sue mani tremare mentre stringeva forte quelle del ragazzo, che sembrava come aspettare pazientemente la risposta dell'uomo

"Ero in Francia dai miei zii...e.....ero di nuovo bambino...mio zio...lui....." iniziò l'agente ma al ricordo del passato, un brivido e un'agitazione gli salì, facendogli stringere forte gli occhi e scuotere la testa come per togliere quei ricordi dalla mente. Sentì una dolce carezza sulla sua mano da parte di Joe

"Se non vuoi parlarne, fa nulla" continuò il più piccolo. Yanis sollevò lo sguardo su di lui, nonostante sentiva come se la stanza girasse, poteva vedere tutti i particolari del viso di Joe. L'agente si alzò di colpo e senza fiatare si inginocchiò davanti al ragazzo, poggiando poi la testa sulle sue gambe. Sentì il più piccolo sospirare prima di rilassarsi contro le carezze di Joe sulla sua testa, fece per chiudere gli occhi, si sentiva stanco, molto stanco, voleva solo riposarsi un po' tra quelle carezze. L'agente cercava di rimanere sveglio ma fallì quando sentì il ragazzo chinarsi e lasciargli un bacio sulla testa, finendo per addormentarsi seduto a terra chino sulle gambe di Joe.

Era ormai mezz'ora che l'agente e il ragazzo stavano in piedi, in fila per i biglietti. L'uomo sbuffava di continuo e schioccava la lingua, avrebbe voluto scansare la gente e andare a comprare quel dannatissimo biglietto. Non ricordava molto di quella notte, ricordava solo che erano andati al pub e aveva iniziato a bere per colpa di tutti quei pensieri su Joe e sull'amore. Già, innamorato, per la prima volta e con un ragazzo...non che gli desse fastidio anzi, solitamente le donne gli rompevano solo le scatole, tutte le persone lo infastidivano altamente ma Joe rispettava i suoi spazi e quando voleva stare da solo, non iniziava a parlargli e a fargli domande a raffica facendolo innervosire. Nonostante questi pensieri, il suo umore rimaneva molto seccato e arrabbiato da quando il suo capo lo aveva svegliato con una chiamata assegnandogli una missione e guarda caso proprio in Francia, l'unico posto dove non voleva tornare. Finalmente la coppia davanti a loro finì di comprare i biglietti e spedire le loro valigie

"Due biglietti per Parigi" disse secco Yanis, raggiungendo il banco e guardando male la signora davanti a sé. Sembrava lo volesse provocare vista la scollatura esagerata ma gli fece solo salire ancora di più la rabbia, non poteva solo sbrigarsi a fare i biglietti e farsi gli affari suoi? Sentì uno sbuffo da parte del più piccolo

"Ecco a lei signore" rispose la donna, porgendo due biglietti. L'agente tese la mano per prenderli ma la donna allungò il braccio per potergliela tenere, il che fece irritare ancora di più l'uomo, che la scansò di colpo, lasciandole i soldi sul bancone prima di allontanarsi a grandi falcate. Come si permetteva quella donna, provarci con lui quando aveva a fianco Joe, non solo lo irritava il fatto che lo avesse toccato ma aveva osato pure farlo davanti al ragazzo, che in questo momento lo stava seguendo silenziosamente. Yanis si diresse verso i controlli, dando un biglietto al più piccolo dietro di lui che prese rimanendo in silenzio. L'uomo scosse la testa e si tolse la cintura, mettendola nella cassa sul nastro assieme alla pistola e il coltellino come l'orologio e la sua valigetta. Si tolse anche gli stivali, passando poi sotto il metal detector sotto lo sguardo annoiato di una guardia per poi girarsi e vedere Joe fare lo stesso ma appena vide le pillole, schioccò la lingua, ancora li teneva e li usava, ancora se li portava dietro, ancora non aveva trovato un modo per farlo smettere. Strinse i pugni, girandosi verso la cassa con la sua roba appena uscita e iniziando a riprendere tutta la sua roba quando notò l'assenza della sua pistola, coltello e valigetta. Subito l'agente alzò lo sguardo, vedendo la sua roba dall'altra parte del vetro in mano alle guardie

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 24, 2022 ⏰

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Intoxicated (Yanis POV)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora