𝑜𝓉𝓉𝑜 - eccomi

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"So di aver rovinato le cose molte, troppe volte. Ma voglio tirare su le maniche e ricominciare"

- Start Again, One Rebublic (feat. Logic)

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"Dai, lasciami fare-" cercai di dire ma Jimin scosse la testa infilandomi un biscotto in bocca per farmi tacere e continuando a camminare per i corridoi dell'ospedale mentre lo seguivo con un broncio. 

Voleva portare lui tutta la roba anche se stavo cercando di aiutarlo, non mi permetteva nemmeno di avvicinarmi alle mie borse. 

"Jim-" cercai di dire di nuovo quando si girò roteando gli occhi e mi adocchiò infastidito tenendo in bilico alcuni dei miei libri tra le mani. 

Se avesse potuto mi avrebbe fulminato con lo sguardo probabilmente.

"Ti ho detto che ce la faccio, Tae Tae" continuò a camminare spedito mentre lo seguivo masticando il biscotto e reggendo un succo di frutta alla pera con la mano libera che, detto da lui, era miracoloso per guarire (io non ci credevo nemmeno un po' ma mi piaceva vederlo contento quindi facevo ciò che mi diceva senza fare storie).

Il braccio ingessato era sostenuto da un fazzoletto legato dietro al mio collo che mi stava creando grazie al sudore ed allo strofinio della stoffa sulla pelle una bruciatura abbastanza dolorosa.

Non vedevo l'ora di liberarmi di tutto. 

Sbuffai pesantemente scorgendolo avvicinarsi alle porte di vetro dell'entrata della struttura e farle aprire grazie al sensore, finalmente uscendo nel parcheggio continuando ad ignorare le mie parole.

"Jiminie!" gridai lamentandomi ma rendendomi finalmente conto di essere fuori davvero.

Ero completamente libero.

Libero anche da flebo, fili e macchinari inutili. 

Libero da Dongsun, Daegu e quel minuscolo appartamento il quale mi aveva fatto da prigionia per gli ultimi due anni o più.

Ora dovevo solo aspettare che il braccio guarisse, poi avrei potuto riprendere la mia vita in mano ed andare avanti diretto.

"La macchina è là" mi indicò con la testa un'auto che non avevo mai visto prima facendomi spalancare gli occhi e la bocca.

Wow.

Era davvero una bella macchina: BMW nuova serie, laccata nera. 

Era davvero sua?

"Prendi le chiavi dai miei pantaloni ed aprila" mi incitò facendo fatica a sostenere tutto il peso delle cose ed io feci sì con la testa, cercando nella sua tasca e toccando qualcosa di tintinnante e metallico. 

Bingo. 

Le tirai fuori cliccando sul pulsante scorgendo le spie accendersi e spegnersi due volte, superandolo per aprirgli il baule cosicché potesse appoggiare il tutto. 

"Grazie" sospirò esausto gettando tutto il contenuto tra le sue braccia all'interno della macchina, sospirando per la fatica e facendomi ridacchiare. 

"È nuova?" domandai indicando il veicolo e vedendolo sorridere ed annuire. 

"Ti piace?" chiese piegando la testa di lato e le mie labbra si curvarono improvvisamente all'insù. 

"Un sacco" risposi sorridendo a trentadue denti, camminando fino al posto del passeggero ed aprendo la portiera, venendo investito da quel famigliare odore di nuovo ed una visione così ordinata, pulita. 

Detective Park | 𝕜𝕥𝕙 𝕩 𝕡𝕛𝕞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora