Registrazione del 14 Maggio 2020
Ore 08:30
PresentazioneNonostante sia abituato alle telecamere, al contatto con il pubblico non so da dove cominciare. Non vorrei risultare logorroico e ho paura di annoiarvi. Beh, farò del mio meglio per non essere stancante!
Ciao a tutti. Mi chiamo Davide Piccolo (solo di cognome, visto che ho cinquantadue anni) e sono un astrofisico affermato.
Posso tranquillamente definirmi un uomo nella media. Ho i capelli corti nero corvino e crespi, la carnagione olivastra, quasi sempre abbronzato e il mio fisico è asciutto e tonico.
Le sopracciglia sono lunghe e folte, ho la fronte alta e spaziosa. I miei occhi sono castano scuro, grandi e col taglio lievemente all'ingiù.
Ho il naso dritto e alla greca, la bocca con labbra carnose, soprattutto quello inferiore e un accenno di barba con baffi ben curati.
Il mio amico e collega, nonché socio, Raffaele, mi prende sempre in giro. Dice che sono fissato come una donna.
Amo vestire casual anche se per la maggiore indosso capi eleganti (causa conferenze, eventi nelle scuole e cose del genere). Mia moglie Elisabetta mi dice sempre che ho l'aspetto sicuro di me, che amo farmi guardare e l'espressione di colui che riesce con poco a dare sicurezza e allegria.
Sono un tipo a cui piacciono le feste con gli amici. Infatti quando tredici anni fa, feci un'importante scoperta sui buchi neri - tramite questa luce polarizzata riuscimmo a saperne di più sul funzionamento di questi corpi celesti divora materia e antimateria supermassicci, organizzai una mega festa. Quanto ci divertimmo tutti. C'era anche Giovanni, all'epoca aveva cinque anni. Come rideva il mio cucciolo.
Chi avrebbe immaginato che dopo tre anni sarebbe morto? Sbalzato in aria da quel maledetto BMW blu metallizzato. Come minimo andava a cento all'ora in un centro abitato. Io ho avuto la stessa sorte di mio figlio, solo che a differenza sua, sono ancora qui per raccontarlo. (Me la sono cavata con una spalla lussata, due costole rotte e le ginocchia andate. Ho subito sei interventi per poter avere un po' di sollievo e devo ancora farne altri dieci.)
Quel bastardo neanche si è degnato di fermarsi. Ha proseguito come se niente fosse.
Mi fermo un secondo per riportare fermezza nella mia voce un po' tremolante e per asciugare una lacrima che mi solletica il viso scendendo. Subito dopo riprendo.
A differenza di molti non credo che nascondere le mie emozioni mi faccia sembrare più virile. Non mi faccio problemi a chiedere aiuto se ne ho bisogno.
Infatti quando dieci anni fa io e mia moglie Elisabetta perdemmo nostro figlio, i primi due giorni stetti coricato a piangere come un bambino sia per lui che per il dolore provato a causa dei danni che io stesso riportai nell'incidente e non mi vergogno a dirlo.
Per me è da stupidi reprimere le proprie emozioni, rischiando di stare ancora peggio per dare la falsa apparenza di essere forte. Basta con questi cliché! Siamo nel 2020. Gli uomini sono esseri umani in carne e ossa, non macchine e a meno che manchi un cuore, provano le stesse emozioni delle donne.
Mi piace avere un buon dialogo con Elisabetta e il sostegno reciproco che riusciamo a darci. In fondo non è questo l'amore? "Nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia." Insieme, per sempre!
Malgrado il dolore quando mia moglie veniva colta da attacchi di panico la prendevo in braccio tremava e faticava a respirare. Più veloce possibile, per quanto potevo, la riportavo sul nostro giaciglio e mi stendevo vicino a lei stringendola forte a me per farle capire che nonostante tutto, aveva un marito su cui contare sempre.
Un genitore non dovrebbe mai sopravvivere ai propri figli, ma se proprio deve succedere è meglio evitare d'isolarsi e restare soli, altrimenti il peso e il dolore della perdita diventano insopportabili. Ci si sente poi costretti a fare sciocchezze.
Io il problema, menomale non l'ho avuto. (Nel periodo più brutto della mia vita, oltre a mia moglie ho avuto anche il sostegno del mio migliore amico Raffaele.) Come detto sopra, ho passato brutti momenti di sconforto.
La perdita di mio figlio mi ha mandato KO. Mi sentivo in colpa avevo un senso di frustrazione misto a rabbia e collera. Questo mi impediva di riprendermi bene - poi la notizia che sarei potuto restare paralizzato dal bacino in giù.
Alla fine, menomale, è andato tutto bene, ho anche trovato un altro lavoro che mi soddisfa molto più del precedente. Soprattutto da un anno ho conosciuto un ragazzo fantastico.
Lui come noi non ha avuto vita facile. Ha subito molti traumi, alcuni non li conosciamo, se un giorno se la sentirà sarà libero di parlarne con noi.
È come un figlio, di certo non il sostituto di Giovanni, ma suo fratello. Da qualche mese io ed Elisabetta stiamo pensando di adottarlo, abbiamo anche tutte le carte ma lui non ne sa ancora nulla.
Spero tanto che accetti, secondo me anche lui ci vede come la famiglia che non ha mai avuto. Lo vedo estremamente protettivo sia con mia moglie che con me.
Mi piacerebbe essere la sua famiglia e vederlo ridere un po'. Ha il cuore di un archeologo e la mente da scienziato ed è grazie a una sua invenzione che oggi definiscono il nostro centro di ricerca, il migliore in assoluto.
Spero che oltre alle nostre avventure, vi possano affascinare anche le nostre vicende personali, anch'esse legate da tanti misteri, dolori, gioie, sconfitte e soddisfazioni!
L'angolo dell'autore
Salve spero che questa nuova storia possa piacervi.
Questo è il quarto personaggio che troveremo.
Cosa ne pensate? Tramite la mia descrizione come lo immaginate? Fatemelo sapere nei commenti.
Vi aspetto con tante stelline e commenti.
Grazie mille per l'attenzione.
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A Spasso Nel Tempo - Progetto PLINIUS (IN REVISIONE)(#ilsaporeditecontest)
Ciencia FicciónCopertina: @Martychan11 Grafica: @CurlyLou0 Nuova copertina: @_ila_cali_ Nuove grafiche: @moonlight920 e @Alessiaasstories #contestgalassieesentimenti #ilsaporeditecontest #GemstoneAwords2020 #SC2020 #giuliacontest2020 #GreekGodsContest Durante un...