Ripensando a quella sera Harry aveva sempre una sensazione di vomito, per quello che aveva fatto e soprattutto come e perché. L'Harry seduto sulle sponde del lago nero che in quel momento stava baciando Malfoy, l'unico in grado di amare il prescelto, non lo avrebbe mai fatto.
Si sentiva male perché quel momento era stato molto significativo per Draco. Ma anche lui aveva sbagliato e al contrario suo era tornato in lacrime a chiedere scusa al grifondoro.
I suoi respiri da affannosi per il pianto stavano piano piano tornando regolari, aveva la testa appoggiata alla spalla del moro, che gli passava una mano nei capelli, accarezzandolo.
Draco si sentiva in colpa.
Ma non era sicuramente l'unico.
- Harry, allora com'è andata? - chiese Hermione vedendo il ragazzo sedersi vicino a loro.
- Herm, devo dire che mi fa malissimo la testa e soprattutto non ricordo molto, ma sono sicuro sia andata bene, sta mattina mi sono svegliato vicino a lui - Disse il moro versando un po' di succo di zucca nel suo calice.
- Buongiorno ragazzi Awh.. cosa vi è andata bene?? - Domandò un Ronald appena sveglio.
- Prima di tutto Ronald Weasly siediti, secondo quando devi sbadigliare metti la mano davanti, che non voglio di certo vedere le tue tonsille e terzo non è niente di importante. Piuttosto che lezione abbiamo tra poco? - sviò Hermione.
La giornata passò tranquillamente, senza grandi problemi, eccetto qualche punto tolto a Grifondoro da Piton e l'immensa ricerca del rospo di Neville.
Il giorno seguente sarebbero andati ad Hogsmead per un po' di meritato riposo.
La mattina i tre ragazzi si svegliarono di buon ora, anche se Harry impiegò un tempo infinitamente lungo per buttare giù dal letto Ron, riuscirono comunque ad arrivare con un buon orario in sala grande e a dirigersi al piccolo paesino di maghi.
Il giovane grifondoro non aveva più visto Draco da quella notte, sì, si ricordava tutto ovviamente. Harry odia quei cliché presenti in ogni singola soap opera che si rispetti, dove la protagonista passa la notte con il suo amante da ubriaca e il giorno dopo non si ricorda nulla. Purtroppo questa non era una soap opera e le cose erano più complicate di così.
Entrarono a 'i tre manici di scopa', ordinarono tre burrobirre e proprio come se lo avesse richiamato con i suoi pensieri, il moro si ritrovò davanti Malfoy. Si guardarono per un istante e il ragazzo intravide qualcosa nei suoi occhi.
paura?
Fu la prima cosa che gli balenò in testa ma accantonò l'idea vedendo il biondo allontanarsi per andare a sedersi da solo in un piccolo tavolo all'angolo del pub.
Il suo cuore saltò un battito
perché faccio così? che cosa mi sta succedendo? tutto quello che sto facendo è per Silente.
continuò a ripetersi queste parole in testa come un mantra
- ragazzi vado in bagno - disse quando vide la serpe sgusciare nella piccola apertura della porta del bagno maschile.
Lo fece, entrò e si ritrovò gli occhi gelidi del biondo puntati addosso, si era appoggiato al muro davanti all'ingresso del bagno. Era davvero piccolo, Harry lo notava solo ora, probabilmente era la sua presenza a metterlo così a disagio, qualunque cosa fosse, aveva completamente fatto perdere la voglia al ragazzo di stare lì.
I due non spiccicarono parola. Harry continuò a guardare il pavimento finché non fu l'altro a parlare
- Potter smettila, sei snervante. - disse, e continuò
- Prima ero io ad inseguirti - ed a Harry tornarono in mente le immagini della biblioteca e dell'aula di divinazione - e adesso ovunque vado ci sei tu in mezzo. C'è per caso qualcosa che vuoi chiedermi? -
io ti piaccio? sei gay? da quanto lo sei? come hai reagito quando lo hai capito? perché non riesco a smettere di pensare a te?
merda
no Harry non sono queste le domande giuste, cazzo concentrati.
- lavori per Voldemort? - sputò infine il ragazzo
Draco sbiancò, ma riuscì in pochi secondi a ricomporsi fino a scoppiare in una risata isterica
- merda, Potter, pensavo mi chiedessi se sono gay o qualche cazzata lì - e sorrise, un sorriso ironico che colpì dritto allo stomaco Harry.
- anche se, dovrei essere io a fare domande, non credi? -
- r-rispondi e basta Malfoy - il grifondoro era sempre più a disagio
- tipo: perché qualche giorno fa sei venuto in camera mia, ubriaco? oppure, perché eri ubriaco? o anche, se sai di essere gay e innamorato di me, perché continui a mentire a te stesso?...-
- Smettila! Io non sono gay! - disse il moro a denti stretti
- .. paura, Potter? - Draco nel parlare si era avvicinato pericolosamente al giovane, che ora era bloccato al muro vicino la porta del bagno.
- n-no.. - sbiascicò lui
- oh io credo proprio di sì. -
Non li separava neanche un centimetro, il grifondoro aveva chiuso gli occhi, le loro labbra quasi si toccavano ed Harry sentì l'irrefrenabile bisogno di avvicinarsi, lo fece, ma non sentì nulla, si avvicnitò ancora un po' ma nulla.
Aprì gli occhi, e per prima cosa vide il ghigno del biondo, adesso erano di poco più lontani ma Malfoy non gli aveva permesso di baciarlo.
- ai ai Potter, mentire a se stessi deve essere terribile. -
//pausa caffè//
non pubblico da tipo un mese, mi dispiace tantissimo, chiedo scusa a chiunque sia rimasto a leggere questa shitty ff
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𝐟𝐫𝐚 𝐥𝐞 𝐧𝐮𝐯𝐨𝐥𝐞 ||DRARRY||
RomanceHo veramente bisogno di riposo, continuo ad avere la testa fra le nuvole.. // boyxboy; drarry//