//☁️brezza☁️//

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- Harry ma mi stai ascoltando??? - urlò Hermione attirando l'attenzione di alcuni Grifondoro seduti vicino a loro.

- Amico veramente non pensi di star esagerando?? Stai ancora pensando a Cho? - lo canzonò Ron che subito dopo rischiò di strozzarsi con il succo di zucca a causa di una brusca gomitata della riccia.

Cho? Cho Chang? stanno parlando di lei? Credo di sì.. Bah non mi interessa.

- Ragazzi per favore, oggi mi sono svegliato con un forte mal di testa, l'ultima cosa che mi serve è il quarto grado da voi due. - disse freddamente il ragazzo

I due amici rimasero spiazzati per qualche minuto

- Adesso abbiamo pozioni con i Serpeverde - sputò Hermione in attesa di una reazione del moro.

Velocemente Harry disse - dite a Lumacorno che mi sono sentito male e sono corso in infermeria a farmi visitare -

- Ma amico tu stai benissimo - tentò di replicare Ron che fu subito interrotto dal Grifondoro

- Ma come? Non vedi come sono malato? - tagliò corto lui con delle parole cariche di sarcasmo, alzandosi e allargando le braccia come a far intendere una cosa ovvia.

sala grande

scale

porta principale

giardino di Hagrid

foresta

fermo.

I pensieri di Harry continuarono a susseguirsi i questo modo per tutto il viaggio fino all'ingresso della grande foresta.

Arrivò al lago nero, aveva deciso di saltare tutte le lezioni, o almeno quelle in comune con le serpi, Lumacorno lo amava e non avrebbe in alcun modo permesso a quella assenza di gravare sulla valutazione del giovane.

Il cielo era di un azzurro malinconico, quello che di solito colorava le giornate invernali, non era piovoso ma neanche limpido. Le nuvole avevano preso un tono grigio e si muovevano in gran velocità portate via dal vento. L'aria era carica di una qualche sensazione che Harry non riuscì a descrivere, il lago non era calmo, piccole creste si formavano sull'acqua disturbata dalla brezza.

Anche lui si sentiva così, la sua tranquillità era stata disturbata numerose volte, da Voldemort e dalle svariate perdite durante gli anni. Ma la brezza che disturbava la sua quiete era qualcuno che conosceva benissimo, fin dal primo anno ad Hogwarts.

no.

non lo avrebbe ammesso molto facilmente.

Si sedette sulla riva del lago iniziando a tirare alcuni sassi nell'acqua, rompendo ancora di più l'idea del paesaggio che si aspettava di trovare: calmo e sereno.

- Signor Potter si alzi subito e lasci andare il suo compagno! - urlò la McGranitt che era stata avvertita da alcuni studenti riguardo la rissa che si stava svolgendo nel giardino interno della scuola.

Harry si trovava sopra Malfoy, Le sue mani stringevano forte il colletto del ragazzo che, supino, non smetteva di ghignare. Il moro lo aveva colpito in pieno viso ma anche la serpe aveva assegnato diversi colpi sul volto del nemico, ritrovatosi senza occhiali per i pugni ricevuti.

- Sono parecchio delusa da entrambi, avete messo in atto un bel teatrino. 50 punti in meno ad entrambe le case. Siete pregati di ricomporvi e di seguirmi nel mio ufficio. -

I ragazzi fecero ciò che era stato ordinato e, senza mai smettersi di guardarsi in cagnesco, ricevettero la loro punizione.

- Cosa?? Ma professoressa non può farlo! Il Quidditch!! - tentò di protestare Harry.

Sarebbe dovuto rimanere tutti i pomeriggi dopo le lezioni con il biondo nella biblioteca a lucidare le targhe degli studenti di Hogwarts. La McGranitt sapeva benissimo che di lì a poco sarebbero iniziate le partite ma, pur essendo molto competitiva quando si parlava di Quidditch, non poteva far finta di nulla facendola passare liscia al giovane.

Liquidò velocemente i due ragazzi e uscì lasciandoli soli

benissimo, sono rimasto solo con Malfoy, se prova solo a guardarmi gli salto di nuovo addosso e finisco quello che ho iniziato.

pensò il moro prendendo gli attrezzi per la pulizia e iniziando il suo lavoro

20.. saranno passati 20 minuti e ancora non mi ha disturbato, per Merlino qualche grande mago lassù ha per caso deciso di darmi una breve ed effimera gioia?

aspetta..

20 minuti che non mi disturba.. ma 20 minuti che non emette il minimo suono..

Malfoy infatti era lì, dietro al ragazzo a qualche metro di distanza, profondamente concentrato su un libro di pozioni.

lo appiccico al muro.

Pensò Harry strappandogli il libro dalle mani e gettandolo a terra.

- Dannazione Potter!... già finito? - ghignò il diretto interessato di quell'aggressione.

cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo adesso lo gonfio.

Prese per il colletto il ragazzo davanti a lui e lo avvicinò a sé con fare minaccioso

non lo sopporto, ma si può sapere che problema ha con me?

Solo dopo alcuni secondi Harry si rese conto della situazione. Il biondino era bloccato al muro dal suo copro e il suo ginocchio premeva contro il muro tra le gambe della serpe. I loro volti erano distanti pochi centimetri, quel minuscolo spazio li separava da un contatto catastrofico.

- No no no, non ci siamo - sentenziò Malfoy che con un abile gesto capovolse la situazione. Adesso era il moro a trovarsi con le spalle al muro.

- Se proprio dobbiamo farlo, facciamolo bene - sussurrò il biondo.

Si avvicinò lentamente e, muovendo con fare leggero la testa, fece sfiorare le loro labbra. Solleticava la bocca del Grifondoro che, paralizzato, era lacerato in due dalla voglia di colmare la distanza tra di loro e di scappare più lontano possibile.

Ed ecco che la sua tranquillità era stata distrutta, come le acque del lago nero infrante da una leggera brezza.

//pausa caffè//

non ho niente da dire e niente mi piace questo capitolo (che modestia signori)

𝐟𝐫𝐚 𝐥𝐞 𝐧𝐮𝐯𝐨𝐥𝐞 ||DRARRY||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora