Capitolo XV - anno 2019 ( storie di viaggi )

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Capitolo XV

Parte 1

Storie di Viaggi (1)

Storie di Viaggi (1)

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-CALABRIA-


-Giorno 1-

Sentivo il cuore fervente, mentre guardavo il finestrino di quel traghetto che abbandonava la Sicilia dirigendosi in Calabria.
Le onde marine si infrangevano violentemente contro il traghetto, che ondeggiava su e giù. Molti mangiavano, altri facevano foto: io mi godevo il momento .
Angy era appena tornata dalla macchinetta con una merendina che avrebbe, senza dubbio, condiviso con me.
Passammo tutto il viaggio sedute vicine, e forse per un breve tempo, in autobus mi sedetti accanto Martina per guardare la diretta de il Collegio, su Raiplay.
Il viaggio durò precisamente sette ore, durante cui non chiusi le palpebre neanche per un secondo: ero troppo attratta dal finestrino.
Mia madre mi aveva fortunatamente dato alcuni antidolorifici per farmi passare una bella vacanza scolastica, come quelle descritte nei libri .
Scesimo dall'autobus e mi accorsi che io ed Angy avevamo la stessa valigia blu, con una grande tasca esterna. Non ci avevamo dato peso, fino a quel momento;avevamo la stessa valigia.
Portammo i bagagli in camera, la numero 123, occupata da me, Angy e Caterina. Davanti alla nostra, c'era la stanza di Giorgia, Asia, Adriana ed Alessia, e accanto a noi dei ragazzi sconosciuti di 2^D con i quali avevamo i balconi comunicanti.
Subito dopo pranzo ci recammo in un luogo dove erano esposti animali impagliati. A dir la verità, fu abbastanza noioso, anche perché, improvvisamente, ha cominciato a piovere. Cioè chiederai di più della prima giornata che giocare con quei cani sconosciuti . La sera, ovviamente, non mi addormentai subito: Angy che dormiva nel letto matrimoniale con me, si addormentò rapidamente , mentre io, invece, avevo molta voglia di parlare.
Quando calò il silenzio, dalla stanza accanto si poteva sentire la risata stridula di Giorgia, che quella sera aveva indubbiamente fatto abuso di coca-cola.
Si sentivano anche altri rumori:
Antonio che aveva appena finito di vomitare, Alessandra che gridava in modo isterico, e Giulia P. che cercava il dentifricio.

-Giorno 2-

CAMIGLIATELLO

La mattina successiva ci svegliammo presto, e come al mio solito, persi molto tempo per cambiarmi, ma alla fine anche io andai giù fare colazione, anche se in ovvio ritardo.
Mi ero vestita come una montanara: due magliette di lana, calze maglie e pantaloni, e degli stivaloni enormi...
Ci recammo a Camigliatello, li pranzammo e in seguito ci fermammo in una stradina a giocare con la neve perché, quella sera, aveva abbondantemente nevicato, nonostante fossimo solo a Marzo.

Ci recammo a Camigliatello, li pranzammo e in seguito ci fermammo in una stradina a giocare con la neve perché, quella sera, aveva abbondantemente nevicato, nonostante fossimo solo a Marzo

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