I giorni passavano a Malfoy Manor e Bellatrix e Voldemort stavano vivendo un sogno, per la prima volta nella loro vita potevano considerarsi felici; erano riusciti a fare in modo di non farsi beccare insieme dagli altri mangiamorte durante le giornate dato che il Manor ormai era il quartier generale del Signore oscuro e tutti si erano stabiliti lì, Narcissa era al settimo cielo per la sorella e in più le era stato detto che presto avrebbero fatto evadere Lucius di prigione. Tutto andava bene. Ma una persona mancava all'appello in quell'enorme posto: Draco. Era arrivata la mattina del 30 Giugno e questo poteva significare solo una cosa, il rampollo dei Malfoy stava per tornare a casa da Hogwarts e sia Voldemort che Bellatrix dovevano trovare il modo di parlare della missione a Draco, ma soprattuto il modo di spiegargli quella grande novità dato che il ragazzo era come la madre e non avrebbe perso tempo ad accorgersene e un po' prima che Draco tornasse a casa l'ansia colse di sorpresa l'Oscuro e la sua amata.
"Bella la smetti di agitarti?" chiese ormai disperato il Signore oscuro
"No Tom, non so che fare" rispose la donna mentre camminava avanti e indietro per il salone del Manor
"Il problema è quello di spiegare la nostra situazione o....?" chiese Voldemort che subito venne interrotto dalla sua ragazza
"No non è questo il problema, il vero problema è quello di evitare che mia sorella faccia come una pazza all'idea che Draco abbia per le mani una missione di tale portata" rispose la donna fermandosi e guardando dritto negli occhi il suo amato
"Ti prego aiutami" disse Bellatrix
"Bella senti diglielo e basta e spiegale la situazione, perché se non lo fai tu lo farò io" rispose il Signore oscuro sbrigativo
"No devo dirglielo io ma....." Voldemort la interruppe
"Allora glielo diciamo insieme, tu le spieghi tutto e nel caso la situazione sfugga di mano interverrò io. Riguardo a Draco invece cosa è meglio dirgli prima?" chiese
"Bhe a questo punto direi che noi due possiamo aspettare fino a domani per parlare a Draco per ora è più importante la missione" rispose lei che si calmò notevolmente, Voldemort si avvicinò e la abbracciò, la donna si sentiva al sicuro tra le braccia dell'uomo che amava
"Questa è la Bella che conosco e che amo. Forte e decisa" disse lui per poi baciarla
"Grazie" gli sussurrò lei dolcemente dopo essersi staccata da quel bacio
"E di cosa?" le chiese lui sorridendo
"Di non farmi perdere la testa" gli rispose, lui le prese il volto tra le mani e le diede un delicato bacio sulla fronte
"Direi che è una cosa che facciamo a vicenda perché tu eviti di far uscire pazzo me" disse Voldemort suscitando una tenera risata in lei. Si staccarono da quell'abbraccio che entrambe volevano continuasse all'infinito perché da lì a pochi minuti sarebbe arrivato Draco
"Amore direi che è meglio che tu vada" disse Bella ridendo
"Già dimenticavo Draco non sa niente, piccola per forza dobbiamo fare questa farsa del fatto che io arrivi dopo?" chiese facendo il finto offeso ma Bellatrix sapeva che stava fingendo
"Bhe mio caro Voldy se non vuoi che Draco arrivi ed entrambe vi troviate nella situazione più imbarazzante della vostra vita è meglio che tu vada" disse lei
"Ok vado ma non chiamarmi Voldy" rispose lui maliziosamente e guardandola negli occhi
"E perché non dovrei?" chiese lei allo stesso tono e ricambiando lo sguardo
"Perché mi da fastidio e altrimenti io ti chiamo Trix" ribattè lui
"Non ci provare nemmeno!" disse lei con gli occhi spalancati
"Ok hai vinto tu Tom" disse infine ridendo
"Così va molto meglio Bella" rispose lui divertito a sua volta, fece per andare via ma non prima di darle un bacio dritto sulle labbra
"Ti amo" disse accarezzandole la guancia
"Anche io" rispose lei con un dolce sorriso e poi Voldemort andò via.
Dopo pochi minuti si udì un piccolo schiocco e davanti a Bellatrix comparvero due figure dai capelli biondi, sua sorella e suo nipote Draco, però il ragazzo era girato di spalle e la mora vide la sorella farle cenno di tacere mentre a stento tratteneva le risate
"Ok Draco ti ho detto che c'era una sopresa" cominciò Narcissa
"Si mamma è la quarta volta che lo ripeti posso girarmi? Ho neanche posso tornare tranquillamente a casa mia?" chiese il ragazzo seccato.
"Ok puoi girarti" disse la donna, Draco non se lo aspettava minimamente, si girò e davanti a sè si trovò quella donna dai capelli ricci che conosceva bene.
"Sorpresa!" esclamò Bellatrix, le veniva da ridere alla vista della reazione di Draco, aveva gli occhi spalancati; non vedeva suo nipote da prima di Azkaban ovvero da quando aveva un anno e ora lo ritrovava ormai grande è sempre più somigliante a suo padre.
"Zia Bella!" esclamò il ragazzo entusiasta come non mai
"Ragazzino sono 14 anni che non ti vedo e te ne stai fermo lì impalato a guardarmi come se avessi visto un fantasma?" chiese la mora ridendo. Il ragazzo si avvicinò e la abbracciò forte, sapeva che sua zia era una delle poche persone che oltre ai suoi genitori gli voleva realmente bene
"Ti ho lasciato che eri un nanerottolo che correva per casa senza una meta solo per combinare casini e ti ritrovo che sei un uomo. Mi sei mancato Draco" disse Bellatrix
"Anche tu anche se direi che non sei cambiata affatto" rispose il ragazzo
"Bhe Dray ricorda è il fascino dei Black e fidati ne hai anche tu perché lo sei in parte. Sei sempre più uguale a tuo padre, scommetto che ad Hogwarts fai strage di ragazze" scherzò lei
"Bhe in effetti non hai tutti i torti anche se sono le solite galline. Tranne una, sto con lei"
"Aspetta che?" questa volta era stata Narcissa a parlare
"Si mamma dovevo dirtelo" disse il ragazzo ridendo
"Tu si che sei mio nipote e come si chiama la nostra fortunata donzella?" chiese Bellatrix curiosa come non mai
"Zia Bella la conosci, Pansy Parkinson, i suoi sono mangiamorte" rispose Draco
"Tua madre è sconvolta io invece sono fiera di te sappilo, il ragazzo fa conquiste" le ultime parole Bellatrix le disse rivolgendosi alla sorella
"Bellatrix mi hai letteralmente scartato per fare gossip con mio figlio?" chiese Narcissa ridendo e cambiando discorso
"Si Cissy, perché no?" rispose la donna scatenando la risata di sua sorella e suo nipote.
Mentre Draco si voltò per parlare un attimo con la madre, Bellatrix senza farsi accorgere dagli altri due guardò con la coda dell'occhio oltre la porta, lì vide Voldemort che la stava osservando, gli fece un piccolo cenno col capo come per dirgli che era il momento di entrare in azione. In quell'esatto istante Voldemort entrò nella sala con un semplice ed atono
"Bellatrix ti stavo cercando. Narcissa; bentornato Draco" fece per salutare gli altri due. Bella fece finta di nulla e semplicemente chinò il capo
"Mio signore cosa dovevate dirmi?" chiese Bellatrix nella maniera più disinvolta
"Dato che tua sorella e tuo nipote sono presenti credo sia arrivato il momento di spiegare a Draco ciò di cui ti avevo parlato un po' di tempo fa" disse Voldemort che a stento riusciva a trattenere un sorriso mentre guardava la sua Bella e la stessa cosa avveniva per lei, ma si trattennero perché sapevano che passati quegli attimi sarebbero potuti tornare alla normalità
"Oh si giusto, Draco devo farti una domanda ed è molto importante" ammise seria la riccia "Sei disposto a diventare mangiamorte?"
Il ragazzo fu colto alla sprovvista da quella domanda e ciò si notò dall'espressione che aveva in volto
"Ho 16 anni secondo te ne sono in grado?" chiese facendo capire che neanche lui conosceva la risposta a quella domanda
"Secondo me si perché ho una missione da farti svolgere ragazzo" disse Voldemort
"Bhe mio signore se questo è il vostro volere allora farò come avete detto" disse Draco chinando il capo. Intanto Narcissa era come assente aveva un volto sconvolto e la sorella lo aveva notato
"E in cosa consiste la missione?" chiese Draco. A quel punto Bellatrix si stava agitando e si allontanò fino ad arrivare al grande camino nella sala in modo da avere il tempo di riflettere su come formulare quelle parole, poi si girò verso il nipote
"Senti Draco parliamoci chiaro, io conosco tutto il piano ed è una cosa pericolosa, ma sei l'unica possibilità che abbiamo. Devi uccidere Silente" finì per dire la mora
"Cosa?" esclamò madame Malfoy
"Si Cissy, è questo il piano, Draco ha il compito di uccidere Silente quando è più vulnerabile ovvero ad Hogwarts e deve anche permettere agli altri mangiamorte di poter entrare nella scuola. Finché il vecchio è vivo il Signore oscuro non può conquistare il Ministero" spiegò Bellatrix e nel frattempo Voldemort era andato a mettersi di fianco a lei
"Bellatrix posso farti una domanda? Questa cosa l'avete organizzata insieme tu e lui?" chiese Narcissa facendo cenno con la testa verso Voldemort e nel suo tono di voce si poteva capire che fosse molto nervosa. Bellatrix sapeva che sua sorella di lì a poco avrebbe perso il controllo, in fin dei conti aveva ragione quella era una missione molto importante ma la donna sapeva che suo nipote aveva le qualità giuste per affrontarla e come al solito sua sorella era esagerata. Bellatrix si voltò e lei e Voldemort si scambiarono uno sguardo, uno di quelli che vale più di mille parole, pura intesa tra i due
"Si Cissy, se devo dire la verità si. Avevamo parlato inizialmente solo dell'idea di uccidere Silente e che Draco sarebbe stato d'aiuto e poi abbiamo definito il piano insieme" era la verità quella che Bellatrix aveva detto
"Per me va bene io voglio farlo" disse Draco entusiasta all'idea di seguire le orme del padre
"No assolutamente, tu non vai da nessuna parte nè ti fai stampare un teschio con un serpente sul braccio. Non partire in quarta Draco capisco che tuo padre sia il tuo idolo ma io e te dobbiamo parlarne prima di questo argomento. E riguardo te Bellatrix, ho già capito perché me lo stai dicendo tu, anzi stai chiedendo se io sia d'accordo a questa cosa. Davvero una cosa molto gentile da parte vostra dirmi tutto con calma e non imporre per forza ma vi do una notizia, non metterò mai e dico mai, mio figlio in una missione suicida" Narcissa scandì chiaramente le parole per far capire a sua sorelle le sue intenzioni
"Cissy dai perfavore ragiona" la supplicò la sorella
"No Bella, non puoi capire cosa si provi a sapere che se accetti probabilmente tuo figlio morirà e quindi ripeto, grazie ma il mio è un no"
"Io sto iniziando a perdere la pazienza" disse Voldemort spostando lo sguardo da Bellatrix a Narcissa e puntò la bacchetta contro la seconda
"Perdonate l'insolenza mio signore, solitamente è mia sorella quella che si comporta così e con tutto il rispetto per voi, i vostri ideali e il fatto che nella mia famiglia siano tutti vostri seguaci" disse la bionda per poi continuare "cosa avete intenzione di fare?" mentre sua sorella e il suo ragazzo si guardavano in cagnesco Bellatrix non aveva avuto il tempo di capire che intenzioni avesse Voldemort che nel frattempo si rivolse alla bionda
"Le mie intenzioni Narcissa? Hai due possibilità o lo fai per tua sorella e accetti la cosa oppure sono costretto a farti accettare con le cattive" disse con calma anche se si capiva che nel suo tono c'era rabbia, molta rabbia.
A quel punto la riccia capì e corse a mettersi a metà tra la sorella e la bacchetta del signore oscuro
"Ok ora tu abbassi questa bacchetta e mi dici che cosa hai intenzione di fare" disse Bellatrix guardando Voldemort dritto negli occhi per fargli capire quanto fosse infastidita da quel suo atteggiamento
"Senti Bella ti avevo detto che se non avesse accettato la cosa avrei preso io in mano la situazione" rispose lui continuando a tenere la bacchetta alta
"Si avevi detto questo Tom, ma non mi avevi detto che l'avresti fatto in questo modo, hai detto che glie ne avremmo parlato insieme e non così" disse Bellatrix, poi tirò un sospiro e scostò lo sguardo verso un punto non preciso in aria e parlò con calma
"Io all'inizio non mi sono voluta schierare da nessuna delle due parti perché siete entrambe le persone più importanti della mia vita" poi tornò a guardare Voldemort e tornò ad essere arrabbiata
"E ti ricordo che lei è mia sorella e non ti permetto di trattarla in questo modo, se vuoi cruciarla prego fai pure ma sappi che prima dovrai passare sul mio cadavere" disse Bellatrix
Nel frattempo Draco che aveva visto tutta la scena aveva notato molto bene quel modo con cui sua zia si rivolgeva al signore oscuro, al fatto che lo chiamasse per nome; quel nome che lui conosceva visto che Silente lo chiamava Tom Riddle e non Voldemort; notò il modo in cui lo guardava, il fatto che lo fissasse negli occhi e percepì anche certi sguardi che le mandava lui e il suo pensiero fu uno solo "che cosa mi sono perso mentre io ero a scuola?" nel frattempo però c'era stato il silenzio più totale e poi sua zia parlò
"Andiamo Cissy, vieni con me" disse la donna seguita a ruota dalla sorella
"Bellatrix torna qui" disse Voldemort ma non ottenne nulla
"Bella dai ti prego" nessuna risposta
"Dai principessa" disse Voldemort che ormai stava cedendo. Appena si senti chiamare in quel modo Bellatrix si fermò e si girò di scatto
"Senti Tom, quando sono incazzata non mi devi chiamare principessa perché peggiori solamente le cose" e si girò per andarsene
"Bellatrix!" urlò l'oscuro
"Continua pure a chiamarmi non mi fermerò sappilo e prova pure a tirarmi qualche maledizione, tanto so che con me non lo faresti mai" e le due andarono via
"Wow fantastico, sono riuscito a farle perdere le staffe" disse Voldemort tra sè e sè, poi si voltò verso Draco e notò che era al quanto confuso
"Draco perfavore va da tua zia e dille di venire e si non guardarmi in quel modo, lo so ti dobbiamo delle risposte e le avrai ma intanto vai" disse sbrigativo.
Il ragazzo non si fece ripetere la cosa due volte e corse via, sapeva già dove quelle due potevano essere andate e quindi si diresse alla grande biblioteca del Manor dove trovò sua zia agitata come non mai e sua madre che tentava di calmarla
"Come ha osato, io dico come ha potuto farlo, ti rendi conto?" chiese la riccia alla sorella
"Si Bella ma non lo avrebbe fatto" cercò di rassicurarla la sorella
"Come fai a d esserne così sicura?" domandò
"Perché non vuole farti soffrire, hai visto come faceva quando si accorto del casino che aveva combinato?" spiegò la bionda
"Può darsi Cissy, ma sei mia sorella e lui non può trattarti in questo modo" ribattè la donna. In quel momento Draco decise di parlare
"Scusate se vi interrompo, zia Bella c'è il Signore oscuro che vuole parlarti e mi ha chiesto perfavore di dirtelo e mi ha anche riferito che entrambe mi dovete delle risposte" disse il ragazzo sottolineando quel "perfavore". Bellatrix sembrò fermarsi a riflettere prima di agire sul da farsi, poi si voltò verso la sorella che rivolse la mano verso la porta come per dirle "ti conviene andare"; prima di uscire dalla stanza la riccia parlò al nipote
"Sul serio te lo ha chiesto perfavore?"
"Si non è da lui, di solito esige le cose" disse il ragazzo
"Fidati Draco invece è nel suo carattere. Tranquillo ti spiegheremo tutto più tardi" disse la donna sorridendo affettuosamente al ragazzo.
Quando Bellatrix fu fuori dalla stanza Draco si girò di scatto verso la madre
"Ok mamma ora tu mi spieghi tutta la situazione" disse il ragazzo curioso come non mai
"E no, io non ti spiego nulla, hai sentito? Ti spiegheranno loro due, anche se credo che tu abbia già capito molto" disse la madre ridendo
"Direi che forse ho intuito qualcosa" rispose il biondino
Nel frattempo poco lontano da lì
"Allora cosa hai da dirmi?" chiese Bellatrix in tono duro e incrociando le braccia sotto il petto
"Possiamo parlarne in un luogo dove non rischiamo di essere sentiti e possiamo essere solo noi due?" chiese Voldemort porgendo la mano verso la donna
"Dove vuoi portarmi?" osservò lei mentre allungava il braccio per accettare l'invito del signore oscuro
"In giardino, ma in una parte speciale" disse lui accennando un piccolo sorriso. Avvicinò a sè la donna che ancora arrabbiata aveva uno sguardo offeso e si smaterializzarono. Arrivati all'esterno Bellatrix si staccò velocemente da lui
"Allora vuoi parlare o no?" disse la donna mentre lo fulminava con uno dei suoi sguardi e questa volta Voldemort aveva capito che faceva sul serio, che era capace di non rivolgergli la parola per i prossimi giorni e quindi realmente dispiaciuto disse la verità, lui la amava e non poteva nasconderle niente
"Sono stato uno stronzo" disse
"Allora te ne sei accorto" rispose lei acida mentre si voltava a guardarlo dritto negli occhi
"Bella perfavore non guardarmi così, ho agito in maniera sbagliata, lo so. Mi sono lasciato andare e ho fatto tutto senza riflettere. Senza pensare al fatto che ti avrei fatta soffrire se avessi realmente agito in quel modo. E io non voglio farti soffrire, lo sai benissimo." nel suo tono di voce si capiva che era realmente dispiaciuto e Bellatrix chinò lo sguardo in basso
"Rimani sempre e comunque il Signore oscuro è normale che tu agisca in questo modo" lo guardò negli occhi "promettimi che non lo farai più" disse triste la donna
"Te lo prometto principessa" rispose lui accennando un sorriso e a quel punto la donna si lasciò cadere tra le braccia del suo amato che la strinse forte a sè. Si unirono in un abbraccio che durò alcuni minuti, quello era il loro modo di chiedersi scusa, lei aveva capito di essere stata troppo dura con lui e glielo disse
"Non sei stata dura hai fatto quello che era giusto, proteggere chi volevi bene" disse infine lui mentre le sistemava una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Appena quell'abbraccio terminò Bellatrix guardò Voldemort curiosa
"Perché hai detto che questo posto è tanto speciale per te?" chiese
"Quanto speravo che me lo chiedessi. Dai vieni con me" le rispose facendo un piccolo segno col capo e prendendola per mano
"Allora Black scommetterei che i tuoi fiori preferiti sono le rose" disse mentre camminavano insieme
"Si, come l'hai capito?" chiese la donna sorridendo
"Perché profumi di rose" rispose lui ridendo
"Allora lo hai notato" disse lei con uno sguardo malizioso
"Bhe piccola sto attento a certi particolari e sappi che questo è uno di quelli che adoro. Ma guarda qua" le disse e le mostrò una piccola parte nascosta del giardino dietro il castello dove crescevano delle rose molto particolari erano alcune rosse e alcune nere, Bellatrix era incredula, era un posto meraviglioso
"Ma sono...." esclamò la donna che venne interrotta dal signore oscuro
"Come i colori dei nostri occhi piccola, lo so" disse Voldemort "neri come i tuoi e rossi come i miei, ma c'è un'altra sorpresa. Tra tutte quante due sono diverse" spiegò
La donna si avvicinò e le osservò meglio vide due rose che non erano nè rosse nè nere, ma di entrambe i colori che si alternavano come in una spirale o meglio come in un abbraccio e allora Bellatrix capì perché quel posto era davvero importante. Le rose nere rappresentavano lei mentre quelle rosse Voldemort ma quelle di entrambe i colori erano il simbolo del loro amore, dell'unione tra loro due. Quella rose bicolore erano magnifiche e la donna capì che quello era un segno, capì che quei sentimenti sarebbero sbocciati in qualcosa di meraviglioso (o meglio in qualcuno solo che ancora non lo sapeva e lo avrebbe scoperto molto tempo dopo).
Voldemort raccolse uno di quei due splendidi fiori e lo porse alla sua amata
"Per farmi perdonare" disse lui ridendo
"Io ti ho già perdonato" rispose lei allo stesso modo e poi, dopo aver preso in mano il fiore, come se si fossero letti nel pensiero le distanze tra i due si azzerarono e si unirono in un bacio che sapeva di amore e passione. Un bacio che celava migliaia di sensazioni. Il bacio di due persona destinate a stare insieme.
Quando finirono Voldemort le fece notare una cosa
"Bella abbiamo ancora qualcosa da spiegare a Draco" disse ridendo
"Oh Santo Salazar mi ero dimenticata andiamo" e insieme tornarono dentro nel ManorAngolo autrice
E si rega son tornata, scusate se il capitolo è corto ma avevo troppa voglia di pubblicare ma tranquillo già sto scrivendo il cap.8 nel frattempo come vi sembra?
Sappiate che ho messo un piccolo spoiler del futuro della nostra coppia ovvero quello tra parentesi ( ). Fatemi sapere nei commenti se vi è piaciuto e alla prossima.
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Bellamort || The True Story Never Told - La Vera Storia Mai Raccontata
Fanfiction*(in fase di riscrittura totale)* Premessa *flashback* Un lampo attraversò la stanza, Silente corse verso Harry che era disteso sul pavimento e Voldemort capì: gli Auror stavano arrivando. Prese Bellatrix per mano e insieme si smaterializzarono.* (È...