(Nota di inizio capitolo: perdonate eventuali errori grammaticali ma correggerò il capitolo poco alla volta perché è tipo stra lungo, spero vi piaccia e per una migliore lettura consiglio di ascoltare "Torna a Casa" dei Maneskin in loop che trovate qua sopra)
Ah la vita! Spesso riserva davvero delle meravigliose sorprese. La vita è qualcosa di spettacolare, qualcosa da godersi.
Le cose più belle avvengono spesso in maniera inaspettata.
Il tempo passa in fretta e cerchi di spendere i momenti al meglio.
Quanto è bello lo spettacolo della vita?
La vita è un mistero stupendo tutto da scoprire.
E di sicuro nessuno resta impassibile davanti ad una vita che nasce.
Si, è proprio quello che intendo.
I mesi passano, la missione di Draco era andata abbastanza bene, alla fine Piton aveva ucciso Silente come detto nel voto infrangibile, il signore oscuro aveva conquistato il ministero e Hogwarts era indifesa.
In un fresco pomeriggio di metà Giugno la solita aria cupa del Manor per un attimo era sparita, per un attimo l'anima nera di Bellatrix divenne pura come quando era bambina, per un attimo Voldemort non fu più il signore oscuro ma semplicemente Tom Riddle di fronte ad una nuova vita che portava quel nome a cui ormai da mesi non facevano altro che pensare, Delphini.
Una piccola bambina dai piccoli riccioli neri e due occhi dello stesso colore profondi come pozzi.
"Come la sua mamma" disse Voldemort, la donna era così piena di gioia che l'unica cosa che potè fare fu baciarlo.
Era passato poco più di un mese da quel giorno e si trovavano a metà luglio, quella mattina però c'era un'aria strana e presto avrebbero capito perché.
Voldemort (come al solito) fu il primo a svegliarsi, si voltò a osservare la donna che dormiva accanto a lui e le cinse la vita con un braccio, poi le scoccò un delicato bacio sulla fronte. Sapeva come svegliarla nella maniera che più di tutte le piaceva. La riccia mosse lievemente la testa e poi piano aprì gli occhi
"Ma buongiorno" le disse sorridendo
"Buongiorno amore mio" rispose lei allo stesso modo, lui le diede un dolce bacio dritto sulle labbra che venne interrotto dallo stesso Voldemort
"piccola credo che non siamo gli unici ad essere svegli" ammise accennando un sorriso, poi volse lo sguardo oltre la donna. Lei si girò e udì un piccolo vagito provenire dalla culla accanto al letto mentre si intravedevano due braccia tese a infrangere l'aria.
"Devo ancora abituarmi a questa cosa" rispose la donna alzandosi e ridendo
Quando vedevi Delphini la prima cosa che notavi di lei era il fatto che fosse la copia di Bellatrix, pelle chiara, nasino all'insù, occhi scuri e dei piccoli ricci ribelli.
La donna la prese in braccio
"ma buongiorno piccola mia" le sussurrò dolcemente e coricandola sul letto tra lei e Voldemort
"ciao principessa" le disse invece il signore oscuro facendo ridere la bambina
C'è una cosa che dovete sapere, Delphi aveva anche preso da Voldemort, quando si arrabbiava e piangeva tanto gli occhi le cambiavano colore, le pupille le diventavano rosse e a fessura come quelle dei serpenti e proprio come quelle di Voldemort.
Tornando a noi.
Il signore oscuro era letteralmente andato fuori di testa per sua figlia dal momento che era nata, prima di ciò era già un pensiero fisso nella sua mente, la sua bambina, ma nel momento in cui nacque gli rubò il cuore e lo stesso fu per Bellatrix.
Era loro figlia, nata dal loro amore, quella piccola creatura rappresentava il loro legame.
Stettero un po' in quel modo, osservandola e giocherellando con lei e andò a finire che Delphi si addormentò stringendo con la manina il dito di Bella, quando ad un tratto la riccia si rivolse all'uomo
"Riesci a credere che sia tutto vero?" gli chiese guardandolo negli occhi
"Cosa che lei è qui e che siamo genitori Bella? Direi proprio di no. Ma è reale" le rispose, ma la donna continuò
"Non lo so, da quando è nata, mi sento, come dire.... diversa. Il pensiero che sia mia figlia, che l'abbia portata dentro di me per tutto questo tempo e ora è con noi. Mi sento stranamente legata a lei. Non so se comprendi quello che voglio dirti" ammise rivolgendosi nuovamente verso l'uomo, lui rise, una di quelle risate dolci che faceva solamente con lei, una di quelle colme d'amore
"Beh, si piccola, ti comprendo. Tua sorella lo chiamerebbe istinto genitoriale o nel tuo caso, istinto materno" le disse facendola ridere a sua volta
"potrebbe anche essere" concluse lei
Dopo un po' la donna rimise la bambina nella culla, lei e Voldemort si vestirono e scesero giù nel salone, quando entrarono entrambe trovarono una Narcissa alquanto agitata, neanche il tempo di entrare nella stanza e salutarla che madame Malfoy si rivolse alla sorella
"Buongiorno a tutti e due, alla buon'ora"
"scusa Cissy, Delphi si è svegliata prima del solito. Come mai tu così in ansia?" chiese la riccia
"Sul serio? Mi chiedo perché tu non sia agitata. Draco e Lucius sono già partiti e saranno tutti qui entro stasera" spiegò la bionda
Bellatrix rivolse uno sguardo confuso all'uomo accanto a lei, che ad un tratto sembrò essersi ricordato di qualcosa di molto, e dico molto importante
"io dovrei andare" disse facendo per dirigersi verso la porta ma venne interrotto da una voce acuta che conosceva bene che lo scherniva in tono ironico
"Amore? Devi dirmi qualcosa?" il signore oscuro si voltò e vide la sua fidanzata che lo guardava con uno dei suoi sguardi "meglio che parli o ti ammazzo" e la sua futura cognata più indietro che a stento tratteneva le risate
"ok vado via io" disse la bionda che in un attimo sparì lasciando i due soli
"Bellatrix" cominciò poi l'uomo
"Tom" ribatté lei cercando di mantenere la calma
"Ti giuro che me ne ero completamente dimenticato, oggi sono andati a prendere gli ultimi mangiamorte rimasti ad Azkaban" ammise socchiudendo gli occhi come spaventato che qualcosa avrebbe potuto colpirlo da un momento all'altro ma in tutta risposta ottenne un
"Cosa?" sì Bellatrix stava iniziando ad agitarsi adesso
"Tom, Marvolo, Riddle" scandì la donna tutt'altro che rilassata
"si piccola?" chiese lui riaprendo gli occhi
"io, ti, ammazzo" disse lei allo stesso modo di prima
"In teoria non potresti Bellatrix" la schernì lui
"Non me ne fotte niente, so dove sono tutti i tuoi dannati horcrux e in questo momento io...." subito dopo la donna emise un urlo così acuto da far sanguinare i timpani a chiunque, fidatevi non era un bello spettacolo.
Il signore oscuro di solito non aveva paura di nulla, ma in quel momento aveva paura di lei.
"Bella, perfavore ascoltami. Ne avevamo già parlato e sai benissimo che prima o poi questo momento sarebbe dovuto arrivare. Abbiamo bisogno di più persone possibile e tuo marito" venne interrotto dalla donna arrabbiata di fronte a lui che teneva le braccia incrociate sotto il petto
"Lestrange" lo corresse
"ok Lestrange, ci serve. Piccola solo una massimo due settimane e poi...." ad un tratto fece qualcosa di inaspettato che colse di sorpresa la donna, si avvicinò e la prese per i fianchi mentre lei continuava a tenere le braccia incrociate cercando di ignorarlo, poi continuò
"e poi, divorziate e lo spediamo dritto in Albania. Vinciamo questa guerra, ci sposiamo e cresciamo insieme la nostra bambina"
Voleva sorridere, Bellatrix a quelle parole voleva sorridere, a immaginare il suo futuro con Voldemort e non seppe resistere, cercò di calmarsi e mise le braccia intorno al collo di lui
"ok hai un piano?"
"Non abbiamo altra scelta, ne avevamo già parlato." le disse lui serio più che mai mentre continuavano a stare abbracciati
"Tom non credo-"
"Bella, è l'unico modo" concluse
"Non possiamo stare insieme per una, anche due settimane" disse lei
Lui annuì e la strinse ancora di più a se, poggiando delicatamente le sue labbra su quelle di lei unendosi in un lungo bacio.
Passarono più tempo possibile insieme quel giorno.
Erano insieme nella loro stanza quel pomeriggio cercando di non pensare alla situazione quando ad un tratto si sentì bussare alla porta, era Narcissa
"Non vorrei dirvelo, ma è qui" li avvisò ed andò via.
"Andiamo, entro prima io e dopo un po' tu" propose l'oscuro e la donna acconsentì
Arrivati davanti la porta dell'ampio salone e come stabilito entrò per primo Voldemort mentre Bellatrix restò fuori senza farsi vedere.
Nel salone vi era un uomo alto, dai capelli castani e due occhi verdi vestito raffinatamente e che parlava con un lieve accento francese, quando il signore oscuro entrò lui chinò il capo
"mio signore" disse
"Rodolphus quanto tempo" rispose Voldemort atono e distante
Poi l'uomo ri-alzò il volto
"mio signore sono sempre stato un servo fedele e non ho più intenzione di deludervi"
"Lo so benissimo e a proposito di questo, credo tu voglia vedere tua moglie vero? Narcissa la stava cercando, l'ho incontrata mentre venivo verso qua"
Bellatrix sapeva, quello era il segnale, doveva andare da Rodolphus, non avrebbe voluto ma doveva farlo. Poco dopo vi fu un attimo di silenzio tra i due uomini che venne interrotto dal rumore dei tacchi della donna che si era appena fermata sul ciglio della porta, entrambe si voltarono a guardarla allo stesso modo, col fiato sospeso e la scrutavano adoranti, quello sguardo serio, i suoi occhi neri e penetranti, quella pelle chiara e pura come il suo sangue, il mento alto, i lunghi capelli ricci ad incorniciarle il volto, il tutto le dava un aspetto regale, come quello di una vera regina e Voldemort pensò proprio a questo in quell'istante ma l'atmosfera venne spezzata dalla donna
"mio signore" fece un attimo di pausa e si rivolse all'altro uomo "Rodolphus" stava per andarsi a mettere vicina al signore oscuro quando lui guardandoli sbrigativo si rivolse ai due
"Vi lascio soli" e si smaterializzò
Bellatrix era terribilmente confusa, perché l'aveva lasciata sola con suo marito? Perché stava fuggendo in quel modo? Poi Rodolphus catturò la sua attenzione
"Ciao Bellatrix" disse sorridendo
Quanto non lo sopportava, soprattutto quando faceva l'ebete in quel mondo.
"Beh, ciao Rod" si limitò a fingere di essere almeno un po' felice
Poi l'uomo fece qualcosa di impensabile per la donna, si avvicinò, la strinse a sè e la baciò.
Voldemort aveva visto tutto, sì, era andato ad osservare tutta la scena da fuori proprio come aveva fatto all'inizio la donna, e in quel preciso istante i suoi occhi divennero lucidi, lui Lord Voldemort, il signore oscuro stava per piangere, non poteva sopportare ciò, vedere lei, la sua Bella, baciare un altro (non che lei stesse ricambiando), ma il suo odio per Lestrange stava solo aumentando.
Bellatrix invece venne colta alla sprovvista da quel gesto avventato da parte del marito e senza ricambiare il bacio si staccò immediatamente
"Dai Bella, è quasi un anno e mezzo che non ci vediamo" si lamentò l'uomo con quel fastidioso accento
"Si Rodolphus e penso che il secondo giro ad Azkaban ti abbia dato alla testa!" esclamò lei palesemente nervosa
"Uh ma chère, credo che tu sia un po' nervosa" scherzò l'uomo
"Primo, quante volte ti ho detto di non parlare francese; secondo, mettitelo bene in quella testolina, non provare mai più a baciarmi!" esclamò stringendo i pugni per cercare di non urlargli contro
C'era tensione tra i due e dopo alcuni minuti di silenzio, prima che la situazione potesse degenerare il signore oscuro irruppe nella sala
"Scusate l'interruzione, Rodolphus hanno bisogno di te per una missione, ti aspettano già in cortile"
L'uomo chinò il capo per congedarsi dal signore oscuro, poi si rivolse alla moglie
"Bella" e si smaterializzò
Quando furono soli il silenzio calò nella stanza
"Bellatrix io-" Voldemort venne interrotto dalla donna
"Complimenti, da te non me lo sarei aspettata mai...." disse lei, era delusa, lo si sentiva nel suo tono di voce, era un misto di rabbia e tristezza. Voldemort invece non avrebbe mai immaginato che se la prendesse con lui e ciò lo innervosì
"Scusa Bellatrix, perchè tutta questa rabbia? Potrei sapere cosa ti ho fatto?" chiese in tono duro e serio, a voler controbattere. La donna lo guardò come se avesse appena detto la cosa più stupida del mondo e poi rispose a tono
"Sai come mi sono sentita quando mi hai lasciata sola e te ne sei andato? Oh no mio caro, credo proprio di no! Male, mi sono sentita abbandonata. Da te! Pensavo restassi con me! Un po' di sostegno morale sai, e invece no!"
Il signore oscuro non poteva credere di trovarsi in quella situazione, la tensione tra i due stava cominciando a crescere e a quel punto decise di parlare anche lui
"Ah ma davvero? Dovrei pensare a come ti sei sentita tu? Secondo te cosa stavo provando io mentre vedevo te baciarti con un altro? Non lo sopportavo, in quell'istante avrei solamente voluto entrare qua e distruggerlo, allontanarlo da te! Ogni volta sei tu quella che sta male e ci soffre e lo so! Ma una volta ogni tanto cazzo, pensa anche a come mi sento io! Tuo marito Bellatrix! Tuo marito! Credo di odiarlo più io che tu a questo punto!" disse cercando di contenersi
"Ma avevi detto che saresti rimasto con me, e invece sei andato via! Hai lasciato che ma la sbrigassi sola! Lo hai visto cosa è successo no? Ogni volta, perché dici prima una cosa e poi ne fai completamente un'altra?! Stai cercando di fuggire da questa situazione! Neanche vuoi guardarlo in faccia Lestrange! Perché?! Cos'hai, paura?! Davvero divertente Tom, tu che hai anche paura di uno come Rodolphus!" si rivolse a lui con lo stesso tono e alla fine lo schernì. A quel punto Voldemort perse le staffe, non camminò nemmeno, era voltato di spalle, si girò si alzò in aria e in un battito di ciglio il suo volto e quello di Bellatrix si trovavano a pochi centimetri di distanza a guardarsi negli occhi, lui palesemente più alto la sovrastava e a quel punto sbottò
"Non osare mai più rivolgerti a me in questo modo!" non urlò ma il suo tono era duro e pieno di rabbia, lei alzò il mento mettendo quell'espressione altezzosa che aveva solo in rari momenti
"Stai scherzando spero! Io mi rivolgo a te come voglio!" gli disse continuando a mantenere il contatto visivo con lui
"Se prima dico una cosa e poi ne faccio un'altra significa che ho un piano! Vedi di star zitta, perché tutto questo casino lo sto facendo per te e per tua figlia!" continuò lui, ma quelle parole, quelle ultime parole ferirono Bellatrix come delle lame taglienti.
"È anche tua figlia ed proprio per questo che non sto zitta!" rispose dura la donna che fece per andarsene, non sopportava più quella situazione, ma l'uomo l'afferrò per un polso per bloccarla
"Lasciami andare!" gli disse lei arrabbiata
"No perché l'unica cosa che sai fare è fuggire dalle responsabilità!" poi con uno strattone la tirò verso di sè e le bloccò il volto con l'altra mano in modo che lei lo guardasse negli occhi
"Smetti di essere una bambina e cresci Bellatrix! La vita non è sempre perfetta e come la vorresti! Sei una donna, è arrivato il momento di affrontare le conseguenze delle tue azioni!"
"Mi stai facendo male" gli sussurrò la donna in tono duro prima di rispondere e Voldemort sembrò essersi appena accorto della forte presa intorno al polso di lei e di come le stesse stringendo il viso, la lasciò andare di scatto e lei tirò come un sospiro di sollievo
"Scusa, non so cosa mi è preso" ammise Voldemort, sembrava realmente dispiaciuto
"Cosa intendevi come conseguenze delle mie azioni?" chiese lei calma ma continuando ad essere seria e distante.
L'uomo sembrò riflettere un attimo e poi con lo stesso tono dispiaciuto e pieno di risentimento continuò a parlare
"Che ti saresti dovuta risolvere tu il problema ma non è così, dobbiamo farlo insieme io-"
si interruppe di scatto e prese la bacchetta puntandola contro la donna
"Tom cosa hai?" chiese adesso lei con un pizzico di paura nella sua voce e prendendo a sua volta la bacchetta
"Non lo so!" urlò l'uomo
"ma Bellatrix, sto male dentro! Non capisci che anche io ho dei sentimenti?!"
Bellatrix aveva capito, la gelosia gli stava annebbiando la mente non riusciva più a ragionare in maniera razionale
"Tom non ci provare!" gli urlò
"Ah ma davvero? Perché non dovrei?"
"Mi spieghi cosa hai? Poco fa ti stavi calmando!" ripetè lei
"Sono- Cazzo!" cercò di ritrarre la mano ma non riuscì
"Sento come se volessi urlare, sono infastidito dal fatto che ti abbia baciato un altro!" continuò
Nel frattempo Narcissa che si trovava a passare di lì venne attratta dalla lite e quando vide i due che si puntavano le bacchette contro si sentì in dovere di intervenire, entrò di fretta dalla porta del salone
"Fermi tutti e due che succede qui? Ho sentito un fracasso enorme da fuori" esclamò la donna
Bellatrix spiegò in breve la situazione alla sorella che guardò il signore oscuro con gli occhi spalancati per un attimo, ma poi tornò normale
"È una mia impressione o vi state comportando come ragazzini? Prima di tutto abbassate quelle bacchette" ordinò e anche il signore oscuro le obbedì
"Bene, adesso ragioniamo come adulti. Vi rendete conto che state facendo una tragedia? Entrambe? Siete genitori, avete una bambina e non potete comportarvi in questo modo. Mio signore, mi rivolgo prima a voi, la gelosia è normale, ma bisogna anche trattenersi e Bellatrix, se lui dice che ha un piano, significa che è così e lo sai meglio di me" e detto ciò, dopo alcuni minuti di silenzio Narcissa si congedò in questo modo
"Adesso risolvetela tra di voi, dovete capire cosa fa soffrire l'altro per correggervi e vivere serenamente" ed andò via
Vi furono attimi di silenzio, l'orgoglio di entrambe aveva preso il sopravvento, ma stavano cercando di capire dove avessero sbagliato
"Tom senti io-" riuscì a dire Bella ma il signore oscuro la bloccò
"Sono io a doverti chiedere scusa, non avevo mai provato prima d'ora una cosa del genere. Caspita! La gelosia è una brutta bestia no? Piccola, io ti amo con tutto me stesso e mi dispiace, non so cosa mi è preso, non volevo farti male, mi sto dando dello stronzo da solo soprattuto anche per quello che ti ho detto parlando di Delphini" ammise realmente dispiaciuto
"La colpa è anche mia, ho esagerato, sapevi ciò che facevi e dovrei davvero smettere di pensare solo a me in alcuni momenti" continuò lei poi "e si, anche io ti amo"
Il signore oscuro si avvicinò a Bella, le carezzò una guancia e poi le diede un delicato bacio sulle labbra che la donna ricambiò, mentre lei gli cingeva le braccia intorno al collo le mani di lui scendevano sul bacino di lei. Quello era il loro modo di chiedersi scusa e di perdonarsi, quei baci che nonostante tutto sapevano di amore.
Narcissa aveva ragione, erano genitori, dovevano farlo per loro figlia ma anche perché si amavano e volevano vivere serenamente. Erano così uguali ma anche così diversi che in certi momenti quei tratti contrastanti del loro carattere prendevano il sopravvento scontrandosi ma alla fine sapevano risolvere tutto. Ne avevano avuto la conferma con i patronus, erano anime gemelle e nonostante tutto e tutti avrebbero superato ogni genere di sfida e imprevisto. Quel bacio durò un bel po' perché non servivano parole, si amavano davvero.
Quella sera vi fu una riunione dei mangiamorte, Bellatrix e Voldemort tornarono come ai vecchi tempi, si tennero la mano nascosti sotto il tavolo per tutto il tempo. Poi la cerchia dei fedelissimi all'oscuro, compreso Rodolphus, stettero a parlare insieme alla fine dell'incontro mentre Belattrix si estraniava e si teneva il più lontano possibile dal marito.
Quando andarono tutti via Voldemort chiese a Bellatrix di rimanere dicendo che doveva parlare di alcune cose, tutte scuse ovviamente
"Era la mia impressione o stavi per disintegrare Rodolphus solo con lo sguardo?" chiese lei
l'uomo rise lievemente, era strano
"Perfavore Bella lasciamo stare" disse lui scherzando
"amore c'è qualcosa che non vuoi dirmi" riflettè lei
"cosa?" si voltò voldemort di scatto verso la donna
"no tranquilla" le disse
"perché allora non mi guardi negli occhi?" si era insospettita
"Bella, per forza dobbiamo fare questa cosa? Non voglio stare senza di te, ti prego" le disse avvicinandosi e abbracciandola
"Neanche io vorrei ma dobbiamo farlo...." rispose
"Allora è meglio che tu vada, buonanotte principessa" le sussurrò baciandola
"Buonanotte" rispose lei dopo essersi staccata dal bacio e si smaterializzò via ricomparendo in cima alle scale e sentì qualcuno parlare
"Ma buonasera ma chère"
la donna alzò gli occhi al cielo cercando di trattenersi
"Rodolphus" lo salutò lei
"Diciamo che oggi non abbiamo avuto molto tempo per parlare, ma fa nulla, hai notato che c'è una sorta di strana aria tra i mangiamorte? Come se avessero qualche segreto che non riescono a trattenere...." disse riflettendo
Il cuore di Bellatrix si arrestò per un istante, spalancò gli occhi pensando
"sa tutto, è stato suo fratello a dirglielo, cerca di sembrare più normale possibile"
la donna si voltò verso l'uomo cercando di avere una reazione naturale
"in realtà no" ammise lei
"di cosa avete parlato tu e il signore oscuro da quando me ne sono andato fino ad ora?" chiese lui tranquillo
"ma di nulla, missioni e cose del genere. Ora, se non ti dispiace sarei stanca e vorrei andare a dormire. Buonanotte Rod" e la donna andò via più in fretta che potè
"Buonanotte, Bella" l'uomo pronunciò il nome di lei con una strana marcatura nella voce, come a sottolineare quel modo in cui la chiamavano solo lui, Narcissa e Voldemort.
Bellatrix ebbe paura, lui sapeva, tutto.
Arrivò nella sua stanza e si chiuse la porta alle spalle, quanto rimpiangeva che il signore oscuro non fosse lì con lei (era tornato nella sua "vecchia stanza" per il periodo in cui ci sarebbe stato Lestrange) però la vista di una piccola bimba addormentata nella culla la consolò in fretta. Si spogliò, poi prese Delphini e la coricò accanto a lei sotto le coperte, le sfiorò lievemente la guancia con un due dita, anche lei stava iniziando a notare quanto si somigliassero; e poi, senza fare alcun rumore la bimba aprì gli occhi e alla vista della madre sorrise
"ma ciao principessa" le sussurrò Bellatrix
la bimba emise un piccolo verso di gioia mentre la donna le diede un delicato bacio sulla fronte. Poi la piccola si guardò intorno anche rigirandosi nel letto col suo piccolo corpicino come a cercare qualcuno che non vedeva
"ehi, se cerchi papà stasera non c'è" le disse Bellatrix
Non sapeva perché parlasse con la bimba in quel modo, come se la capisse, ma per lei era come un qualcosa di normale, perché sentiva che avevano un legame diverso da qualunque altro, erano madre e figlia e Bellatrix stava imparando a prendersi cura di quella bambina, forse era anche il fatto che fosse uguale a lei, ma amava sua figlia più di qualunque altra cosa, l'avrebbe protetta ad ogni costo da chiunque e le avrebbe dato tutto l'amore che a lei era mancato.
Mentre la donna si era persa ad osservare come la piccola cercasse Voldemort, subito dopo quel che aveva detto una figura alta che la donna conosceva si smaterializzò nella stanza
"Mi è sembrato che qualcuno qui mi stesse cercando, ora bisogna capire chi tra entrambe" rise Voldemort che era appena comparso sotto gli occhi increduli della fidanzata
"Tu cosa ci fai qua?" sussurrò lei come se potessero sentirli
"Vuoi che me ne vada?" scherzò lui
"Ovvio che no, ma se ci senton-" venne interrotta
"Amore rilassati, ne abbiamo parlato oggi. Ho tutto sotto controllo, in più sai benissimo che sarei venuto comunque" la rassicurò lui
Bella scosse la testa sorridendo, ma l'atmosfera venne interrotta da Delphi che cominciò a ridere mentre guardava il signore oscuro. Gli occhi dell'uomo brillarono di una strana luce
"Quanto a te signorina....vieni da papà!" la prese in braccio facendola giocare con lui mentre la donna guardava quella scena pensando a quanto fosse felice di tutto quello che stava succedendo, sua figlia, il suo futuro marito, non poteva chiedere di meglio quando ad un tratto lo sguardo di Bellatrix si posò sugli occhi della bimba che rideva mentre Voldemort la sollevava in aria
"Fermo un attimo guarda!" esclamò lei in una espressione che era un misto tra gioia e stupore
"Che dovrei guardare?" chiese lui che poi fissò gli occhi della bimba
"Oh...." riuscì solamente a dire e si sedette sul letto accanto alla donna con la bambina tra le braccia
"Io, non capisco. Le succede solo quando piange oppure.... Bella che sto facendo?" chiese abbastanza sconvolto
"Beh tesoro, direi che è il suo modo di dire ti voglio bene? O per far capire che si diverte quando è con te?" ipotizzò
Mentre rideva gli occhi di Delphi erano diventati rossi come quelli di suo padre, Voldemort non era ancora riuscito a vedere per davvero la figlia con i suoi stessi occhi perché quando accadeva (di rado) la cosa avveniva solo per qualche istante e non per così tanto tempo
Guardò la bimba tra le sue braccia
"Sei meravigliosa piccolina" le sussurrò guardandola
La coricò nel mezzo tra lui e Bella, dopo qualche minuto gli occhi tornarono ad essere quelle due profonde pozze nere e poi lasciarono che si addormentasse.
La donna accarezzava il corpicino della bimba assopita accanto a lei quando ad un tratto il signore oscuro la riportò come alla realtà
"tu non stai bene" le disse
"cosa?" chiese lei
"non vuoi dimostrarlo, stai cercando di nasconderlo con tutta te stessa, Bella lo sai che me ne accorgo facilmente, che hai?"
Una delle cose che la donna si chiedeva più spesso era come facesse a capirla così bene, prese un respiro e decise di dirgli tutto
"Rodolphus, l'ho incontrato mentre venivo qui e mi ha detto che secondo lui c'è una strana aria tra i mangiamorte, come se nascondessero un segreto che non riescono a trattenere. Per me sa tutto, Rabastan gli ha detto ogni cosa. Cerco di stare calma ma non ci riesco"
Il signore oscuro stranamente non reagì ma si alzò e girò intorno al letto per raggiungere Bella, si sedette ai piedi del letto, lei si mise a sedere e inaspettatamente lui l'abbracciò, forte, uno di quegli abbracci che servivano anche a infondere sicurezza nella donna. Bellatrix ogni volta si sentiva protetta tra le braccia di lui, Voldemort cominciò a darle dei delicati baci partendo dalla spalla e arrivando pian piano fino alla guancia di lei; poi si fermò e la guardò negli occhi
"Bella, ricordalo, finché ci sono io niente e nessuno potranno farti del male" le sussurrò
lei sorrise: "ti amo Tom"
"ti amo anche io piccola" le rispose
Si guardarono un attimo intensamente e poi si baciarono
Dopo alcuni minuti il signore oscuro tornò a coricarsi
"Buonanotte principessa" le sussurrò
"Buonanotte amore mio" rispose lei e lì insieme, compresa la loro bambina, tutti e tre si addormentarono.
Erano una famiglia, non potevano dividerli perché erano uniti dalla potente magia dell'amore.
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Bellamort || The True Story Never Told - La Vera Storia Mai Raccontata
Fanfic*(in fase di riscrittura totale)* Premessa *flashback* Un lampo attraversò la stanza, Silente corse verso Harry che era disteso sul pavimento e Voldemort capì: gli Auror stavano arrivando. Prese Bellatrix per mano e insieme si smaterializzarono.* (È...