Nota:
Allora miei carissimi lettori, scusate che ci ho messo così tanto con questo capitolo ma è tipo il più lungo che abbia mai scritto o tradotto XD spero che vi piaccia e se ci sono dubbi su alcune definizioni, chiedete pure.
Eeeee scusate ancora e buona lettura, godetevi questo capitolo di 8155 parole (senza contare sta nota) :DIl Natale era in arrivo. Erano già passati diversi giorni da quando Jotaro era arrivato, le giornate passavano così come arrivavano.
Jotaro tornò a casa alla residenza dei Kujo la mattina dopo il ricongiungimento con Kakyoin. In questo momento, Kakyoin stava seduto su una panchina a sorseggiare della cioccolata calda, mentre Jotaro stava in piedi accanto a lui, bevendo tutto d'un sorso una tazza di caffè. La coppia stava andando all'acquario, come suggerito da Kakyoin. Jotaro non aveva esitato ad accettare subito, il che non era di cui sorprendersi. Arrivarono mezz'ora in anticipo, e si sedettero in giro, aspettando che la signora della biglietteria sarebbe uscita e avrebbe girato il cartellino da 'chiuso' a 'aperto'.
Jotaro era sinceramente molto entusiasta. Anche se ormai aveva 21 anni, riusciva a malapena a mantenersi composto. Aveva addirittura fermato il tempo per spostare Kakyoin e sé stesso davanti alla fila alla stazione dei treni per passare il loro cartellino e salire sul treno che era appena arrivato. Non riusciva ad aspettare a mostrare a Kakyoin cosa aveva imparato sugli squali e sui coralli e sulle meduse e di tutte le altre cose che probabilmente Kakyoin non ne sapeva nulla. Infantile com'era, voleva fare figura davanti a Kakyoin. Anche se solo un pochino. Ci volle una quantità assurda di forza di volontà per Jotaro per trattenersi e punzecchiare la spalla di Kakyoin invece che trascinarlo alla biglietteria quando la signora girò il cartellino. Kakyoin si alzò e camminarono veloci al banco, dove, la signora arcuò entrambe le sopracciglia in uno sguardo interrogatorio.
"Come posso aiutarvi signori?"
L'acquario era molto meglio da visitare appena aperto durante un giorno lavorativo. Non c'erano ancora altri visitatori, e sicuramente nessun bambino che urlava. Solo Jotaro e Kakyoin. Tutte le volte che Kakyoin si fermava per vedere qualche animale nelle vasche, Jotaro gli avrebbe spiegato tutto quello che sapeva, riassumendo nel migliore dei modi.
Kakyoin rimarrebbe con gli occhi sbarrati dalla meraviglia e dire
'ohhh' e fissare la creatura marina così affascinante per un po' di più, magari tirando fuori il telefono per scrivere questa nuova scoperta per ispirazione nei suoi futuri lavori artistici. Jotaro poteva sentire il suo petto esplodere di gioia e orgoglio. Si sentiva benissimo mentre guardava Kakyoin ascoltarlo attentamente a tutti i fatti che si era ficcato in testa notti dopo notti per ricordarsi parola per parola.Grazie a dio tutte quelle notti in bianco erano servite a qualcosa.
Camminarono verso una piscina, e dopo essersi lavato le mani, Kakyoin immerse la mano eccitato. I pesci erano morbidi (o forse dovevano essere viscidi?) lisci al tocco, alcuni ruvidi. La mano di Jotaro entrò nella piscina, prendendo gentilmente una stella marina dalla struttura cornuta sulla superficie. Alzò la mano per avvicinarla a quella di Kakyoin.
"Senti." gli disse
Kakyoin accarezzò la stella marina, quel sorriso allegro ancora sul suo volto.
"Wow. Anche questo qui è davvero carino." sussurrò Kakyoin, ammirando la creatura marina dai colori accesi. Continuarono ad ammirare i pesci e a toccare la vasca, il suono gocciolante dell'acqua dai filtri d'acqua crearono un'atmosfera tranquilla. Il riflesso di un sorriso uscì dalle labbra di Jotaro.
Era molto carino, tutto questo.
Si scoprì che Kakyoin amava le meduse. Aveva sempre pensato che il suo preferito numero unno fosse il polpo dumbo, che era assolutamente adorabile, ma l'elegante aria che portava la medusa, superava l'aspetto carino del polpo. Jotaro spiegò che le meduse mangiavano ed espellevano escrementi dalla stessa apertura, su cui Kakyoin fece un verso comico di disgusto. Ma sbatté gli occhi di meraviglia quando Jotaro aveva anche menzionato che una certa razza di meduse erano letteralmente 'immortali'.
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The Fear of the Ocean
FanficJotaro alzò lo sguardo. Il mare era piatto, la bassa marea e le onde si scontravano piano contro la riva. Si girò, galleggiando sull'acqua, fissando l'uomo sulla riva. Kakyoin guardò mentre Jotaro si mosse nell'acqua, il suo sguardo addolcito, ma di...