Due per una

Capitolo 34

"Herm!" "Salazar, aiutala"
* in sottofondo si sentono urla e singhiozzi dovuti dal pianto*
Mi sentivo vuota
Come in un'altra dimensione
Non riuscivo ad aprire del tutto gli occhi
Sentivo sotto di me qualcosa di freddo
Era l'erba umida
"Sta bene?" Non riuscivo a distinguere bene la voce.
Poi mi sono sentita sollevare
Sentivo braccia e muscoli possenti
Poggio la testa sul petto possente del mio salvatore.
"Chiamo aiuto"
"Ginny calmati, ci sono io ora!"
Mi sentivo quasi come protetta
Sentivo una leggera brezza di vento
E poi il vuoto
DI NUOVO
il nero assoluto
*le scende una lacrima e si addormenta *

Il giorno successivo mi sveglio in una stanza molto grande
In un letto altrettanto grande
Non era il mio
Non era la mia stanza
C'era un odore molto forte di lillà e gelsomino.
Le coperte erano di seta verde
Così come anche i cuscini
Ero così spaesata
Mi sentivo vuota
Non sentivo più nulla dentro
Cado in un pianto disperato
Singhiozzo e nascondo il mio viso sul cuscino per non far sentire nulla.
Sento degli strani gemiti provenienti dall'altra parte del letto.
Provo ad alzarmi, ma non del tutto.
Prendo una copertina che era ai piedi del letto e me la metto sulle spalle, poi la chiudo davanti.
Mi accorgo di non star indossando dei miei vestiti bensì una maglia molto lunga. Probabilmente una M da uomo.
Faccio solo qualche passo e vedo Blaise tutto ritirato su un divano. Stava dormendo e ogni tanto lanciava un urletto.
Avrei detto che era tenero ma in quel momento non sentivo nulla.
Mi siedo a terra e poggio le spalle allo schienale del letto.
La porta che reca a un'altra stanza scricchiola.
E fuoriesce una piccola testolina rossa
Era Ginny, si era svegliata da qualche ora
ma aspettava in silenzio nell'altra stanza in attesa che uno dei due si svegliasse.
Si avvicina lentamente
Si siede accanto a me
Mi guarda, mi accarezza la guancia
fa la solita espressione da "Herm, sono io, puoi dirmi tutto"
l'abbraccio e cado in un pianto silenzioso.