Capitolo 37

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"Oh sei tu... non ti avevo sentita... scusa.."
Mentì.
"Come mai così di corsa?"
"Cosa? Nah, stavo solo camminando un po', tutto qui.." mentì una seconda volta.
Non aveva voglia di dare spiegazioni a nessuno, menchemeno che a lei. Sapeva che in meno di un quarto d'ora tutta la scuola avrebbe saputo "dell'incidente" se avessero parlato. Non voleva ripetere sbagli commessi in passato, come quando le raccontò di quella volta in cui i loro amici in comune, Vincent Crabbe e Gregory Goyle, si nascosero  in una delle aule della scuola e ci si accamparono per un'intera notte. Lui e Draco ne stavano parlando il giorno seguente, e lei passò loro vicino, ascoltò tutto e in pochissimo tempo lo seppero tutti, studenti, insegnanti e preside.
Così irritante, così tanto appiccicosa...
"Okay allora camminiamo insieme.. ti va?"
Blaise si bloccò..
non sapeva mentire bene,
almeno non con lei.
Era come se riuscisse a leggergli l'anima.
"In realtà.." replicò lui "...sono sovrapensiero.."
"Ah e a cosa stai pensando?" Domandò la giovane incuriosita.
"Nulla che possa interessarti, anzi se ti raccontassi ti annoieresti anche"
"Ma tu pensa.. e ora tra amici abbiamo anche segreti?"
"Ma no è che.."
"Vabbè dai, ho capito.. ma almeno fatti accompagnare per un po'.. anche io devo fare la tua stessa strada, almeno la facciamo insieme"
"Va bene, andiamo" rispose il ragazzo ormai consapevole di non poter inventare più nessuna altra scusa.
Pansy Parkinson riusciva a essere molto ostinata delle volte, tanto quanto irritante.
Dopo qualche minuto di totale silenzio, Pansy si fermò, si guardò attorno e si sedette ai piedi di un albero. Poggiò la schiena alla corteccia, chiuse gli occhi e fece cenno all'amico di sedersi.
"No, non posso dev..." si fermò, non poteva dirle che stava andando da Draco.
Sarebbe impazzita.
Era da qualche anno che provava dei sentimenti per il suo migliore amico.
Al ballo del ceppo erano andati insieme, lei indossava un lungo e attillato vestito lilla, con dei gelsomini sui fianchi. Era molto entusiasta di andarci con Draco. Ma quest'ultimo non tanto, la riteneva solo una ragazza da una volta e via.
Erano amici da anni ma non l'aveva mai vista come una potenziale fidanzata. Erano semplici amici nella sua mente.
"Dai, solo per qualche minuto!"
Blaise rassegnato si sedette ai piedi dello stesso albero.
Lei aveva chiuso gli occhi, la sua pelle olivastra e i suoi lunghi capelli scuri risaltavano molto alla luce del sole. Blaise la trovava molto tenera.
"Shh..." sussurrò lei "..lo senti?"
"Emm.. in realtà no.."
"Chiudi gli occhi" gli disse sempre con tono calmo e pacato.
Cosa che lo colpì molto dato che non era mai stata così in sua presenza.
"Ora lo senti?"
"In verità no.."
"È il dolce suono della natura, tutto ci richiama dolcemente a se"
Il ragazzo apri subito gli occhi,
era sbalordito
non l'aveva mai vista così
"Lo so, non sono quasi mai così con nessuno, ma oggi è una giornata speciale"
"A si? E cosa festeggi?"
"Tutto a suo tempo, tutto a suo tempo" ripetè
"Comunque ho letto un po' di malinconia nei tuoi occhi... che succede?" Continuò lei.
- ecco lo sapevo, non le si può nascondere nulla- pensò.
"Ma no, nulla"
"Mm.. okay, se lo dici tu"
I due rimasero del tempo in silenzio.
Blaise era pronto ad andarsene ma proprio quando stava per alzarsi, la ragazza le fece una domanda.
" E Dra ? Siete sempre insieme... oggi non l'ho proprio visto.. è come sparito. In realtà è da qualche giorno che non lo vedo. In effetti da quando sta con quella mezzosangue lo vedo a stento"
"Mezzosangue? Ancora?"
"Non dirmi che anche tu ti sei affezionato a lei" disse ancora con gli occhi chiusi, un po' irritata.
"Ma no.."
Aprí gli occhi lo osservò per un po', e poi un ghigno si formò sul suo volto.
si posizionò proprio davanti a lui.
Gli prese le mani, gliele strinse forti tra le sue e con l'altra gli accarezzò la guancia.

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