Capitolo 38

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"Salazar! Ti piace!! Non dirmi che sei finito in un triangolo amoroso!"
Disse un po' scoraggiata.
Lui rimase in silenzio.
Possibile? Possibile che provasse altro al di fuori della normale amicizia?
"Beh in effetti.." continuò ".. siete entrambi dei bei ragazzi, anche io se fossi in Hermione non saprei chi scegliere.." disse lei facendogli l'occhiolino.
Teneva ancora stretta la sua mano tra la sua.
Erano molto vicini.
"Ma che dici.. si sa che sceglieresti Draco"
Lei accennò un sorriso dopo aver lasciato la sua mano.
Si sdraiò per terra e lo invitò a fare lo stesso.
Lui la seguì e lei gli prese la mano.
Un gesto tra amici
"Mm non direi, guarda che anche tu sei un bel ragazzo eh"
In effetti lo era
Anche se non lo dava a vedere
Aveva dei grossi occhi neri, e una carnagione scura che faceva risaltare la sua rara bellezza ancora di più. Era gentile nei modi, elegante e timido. A primo impatto non sembrava.
Un corpo quasi scolpito in pietra e braccia possenti.
Accennò un sorriso, era così bello quando sorrideva. Aveva spesso l'aria seria.
Il giovane serpeverde viaggiò tra i pensieri mentre l'amica era sdraiata accanto a lui.
"Meglio che vada ora" rispose lei.
"Buona fortuna con Draco" continuò.
Come faceva a saperlo?
Possibile? Era davvero un bicchiere di cristallo con lei.
Era così misteriosa.
Le accennò un sorriso e presero strade separate.
Il ragazzo camminò ancora un po'.
Arrivò infine in un piccolo sentiero che portava a una piccola cascata.
Attraversata la cascata c'era un altro piccolo sentiero. Alla fine del quale c'era una piccola casetta di legno, costruita e arredata da loro quando erano ancora al primo anno.
Era il loro piccolo rifugio, li entrambi avevano dato il primo bacio e entrambi avevano provato i piaceri adolescenziali. Erano ormai cresciuti e nonostante tutti quegli anni, era ancora lì che andavano quando dovevano smaltire la rabbia.
Rimase un po' fuori,
Ammirò le pareti di legno esterne,
con una mano percorreva tutte le incisioni fatte da loro stessi appena bambini.
DLM; BZ
In un piccolo momento fece un altrettanto piccolo sorriso. Si ricordò di quando da piccoli studiavano li dopo le normali lezioni. Di quando sparivano per ore ed erano lì. Di quando saltavano le lezioni per andare a riposarsi lì. Di quando portarono le prime ragazze e si lasciarono andare nell' intimità di quel posto. Il loro piccolo posto speciale.
Aprì la porta di legno verde,
entrò,
accese una candela e si sedette su uno dei due letti.
Era sfinito.
Draco non era neppure lì,
dove poteva stare?
Il sole stava tramontando
e decise di passare la notte lì.
Era preoccupato per le due ragazze nella sua stanza. Era preoccupato per Hermione
Era depressa?
Aveva la febbre?
Era malata?
Non lo sapeva
Quella mattina non l'aveva vista
E così come nel pomeriggio.
Con una miriade di pensieri che gli saltavano da una parte all'altra del cervello,
il giovane serpeverde si addormentò.

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