•Capitolo 8•

3.9K 210 17
                                    

Finalmente era arrivato il giorno libero per Harry.
Così quando quella mattina si svegliò per il trillo della sveglia che si era dimenticato di disattivare,si alzò lentamente e andò a fare colazione.
Pensò a cosa potesse fare,non aveva proprio voglia di rimanere a casa a deprimersi per la mancanza della sua amica Cloe,e di certo non aveva voglia di girovagare per Bradford da solo.
Così mentre addentava un pezzo di brioche decise che sarebbe andato al carcere,a trovare Zayn.
La vigilia di Natale era alle porte,il gelo pungente dell'inverno si stava facendo sentire così decise di indossare un maglione di lana rosso con una stampa di un albero di Natale e dei skinny jeans.
Uscì di casa avvolto nella sua sciarpa calda.
Il carcere non era poi così lontano,perciò decise di fare una passeggiata.

***

-Harry! Che ci fai qua? Oggi è il tuo giorno libero!- urlò Billy mentre parcheggiava la sua macchina in un piccolo garage

-Ciao Billy. Non sapevo dove andare così mi sono chiesto se potevo rimanere qua e magari andare a trovare Zayn.-

-Non credo Harry. Non sei nemmeno in divisa e Zayn non può vedere nessuno,è nella cella di isolamento.-

-Oh ma andiamo Billy,non ha fatto niente di male per rimanere così tanto tempo lì dentro.-

-Certo che no! Ha solo rotto il naso al Joe.- ridacchiò pesantemente mentre si toccava la pancia

-Posso almeno andare da lui?- chiese con la sua voce roca

-Cosa mi stai combinando Styles? Va bene,ma stai attento. Se succederà qualcosa sarà solo colpa tua.-

-Grazie Billy!- urlò,sorridendo calorosamente -A dopo.-

---
Arrivato davanti alla cella gli ci vollero alcuni secondi per riuscire ad aprire la porta.
Sentiva Zayn dentro imprecare qualcosa di incomprensibile,così mentre la apriva si mise a ridere quando lo vide mezzo addormentato con la faccia attaccata al cuscino.

-Mi dispiace averti svegliato.- disse sorridendo mentre si chiudeva la porta alle spalle

-Harry? Cosa ci fai qua?- chiese stropicciandosi gli occhi come un bambino -Oggi è il tuo giorno libero.- tremò mentre si copriva il torace con un lenzuolo

-Non sapevo dove andare.- rispose sedendosi sul pavimento ghiacciato

-E sei venuto qua per stare con me?- chiese guardandolo tutto occhioni mentre si infilava un maglione troppo largo per lui

-Non avevo di meglio da fare.-

-Sei pazzo.- rise,sistemandosi i capelli prima di -Cosa farai a Natale,Harry?- chiedere

-Credo che ritornerò a casa.-

-La mammina ti farà il pollo arrosto?- chiese ridendo mentre Harry ricambiava

-Magari. Mia madre è morta due anni fa.-

-Cazzo amico mi dispiace. Scusami non volevo.- disse sbiancando di colpo

-Non potevi saperlo,davvero non ti preoccupare.-

-E tuo padre?-

-Non mi parla più da quando mi ha visto baciare un ragazzo.- Tossì mentre si grattava il mento -Ma non mi lamento,non ci siamo mai sopportati. Il fatto di essere Gay è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.-

-Ti capisco.- disse facendogli segno di sedersi vicino a lui,cosa che Harry non rifiutò.
Si guardarono negli occhi per un tempo indeterminato finché Harry non ruppe il silenzio

-Quando uscirai di qui mi devi portare a fare un giro per Bradford. Sono sicuro che tu conosci questa città come le tue tasche.- sorrise

-Se uscirò di qua.- abbassò lo sguardo

-Certo che uscirai. Ho parlato con Billy e mi ha detto che se ti comporterai bene potrai uscire da qui in meno di due anni

-Non accadrà mai Harry. Al prossimo processo mi condanneranno colpevole,è certo.-

-Devi provare a farti valere. Se non sei stato tu,come dici,devi dire la tua versione. Devi parlare Zayn.-

-Non posso farlo.-

-Perché no?-

-Non posso dire la verità. Condannerei mio fratello,non ci riesco.-

-Ma tuo fratello si sta comportando come un fottuto egoista Zayn. Non viene neanche a trovarti,e tu vorresti aiutarlo?-

-Tu non sai niente di me.- sbraitò il ragazzo dai capelli color corvino alzandosi di scatto

-Non voglio sapere niente di te,sono qua solo per tenerti occhio.- rispose Harry urlandogli contro

-Allora smettila di guardarmi così.- tuonò puntandogli un dito contro

-Così come?- chiese alzando un sopracciglio

-Come se fossi un pazzo.-

-Ma è quello che sei.- urlò prima di aprire la porta -Devi dire la fottuta verità.-

-Non posso.-

-La dirai invece.- detto questo si chiuse la porta alle spalle e uscì di corsa dal carcere

•Dangerous||Zarry•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora