Chloe
Non lo sapevo.
Ci avevo provato, mi ero impegnata: avevo tentato in ogni modo di trovare un aggettivo che descrivesse il mio stato d'animo, ma non ci ero riuscita.
Mamma sembrava preoccupata, perché da quando ha messo piede in questa stanza non ha fatto che starmi addosso, un po' come... Come dopo il mio compleanno, quando... Quando la mia vita sembrava fosse distrutta per sempre.
Sono chiusa nella vecchia camera da letto di Harry, a casa di suo padre, la stanza che adesso è occupata da Grace. Ma sto bene, più che bene. Molto di più. È solo che quando mamma mi ha chiesto come stessi, volevo trovare la parola giusta per non sminuire ciò che è esploso nel mio cuore, ma non ci sono riuscita e il mio "non lo so" pare le abbia messo addosso più agitazione del necessario.
Mamma e papà sono arrivati ieri sera.
Quando ho comunicato loro la notizia del matrimonio "improvvisato" sono rimasti per qualche attimo confusi. Ma li capisco: io sono confusa ancora adesso.
Un matrimonio che Hazel e Kurt hanno organizzato a tempo di record. Una cerimonia semplice, celebrata a casa di Harrison Styles.
Io e Harry abbiamo trascorso i pochi giorni dopo il romantico matrimonio che lui stesso ha celebrato sul nostro letto, nell'euforia più totale. Non l'ho mai visto sorridere tanto. Il suo "appetito" era più insaziabile del solito - non che me ne lamenti - e, a parte il lavoro, siamo rimasti a goderci la nostra bolla di felicità.
Stamattina si è svegliato per primo. Al mio risveglio ho visto i suoi occhi furbi all'altezza del mio ventre. Mi ha sorriso e, senza dire niente, si è abbassato all'altezza dell'ombelico. Ha posato le labbra sulla mia pelle in un bacio delicato. Ha ripetuto lo stesso movimento più volte, in vari punti, sussurrando parole dolci a Evelyne. Poi, ha sollevato gli occhi per guardarmi e mi ha sorriso di nuovo. Un sorriso così sexy da sentirlo arrivare dritto tra le mie gambe.
"Non mi sembri ancora abbastanza sveglia, piccola Stewart" aveva ironizzato, un attimo prima di afferrare i lati dei miei slip e abbassarli quel poco che gli bastava per fare attivare tutti i miei sensi, abbastanza da far accelerare il mio respiro, quel tanto da fargli capire che mi aveva di nuovo in pugno. "Sei sexy da morire, vista da qui, Chloe" aveva sussurrato, prima di sfilare del tutto la biancheria e sparire tra le mie gambe.
"Volevo fare colazione con te" aveva detto divertito, con un evidente doppio senso nello sguardo e nella voce, dopo avermi fatto perdere la ragione nel giro di pochi minuti.
Non lo vedo da un paio d'ore, da quando abbiamo messo piede in questa casa e Kurt l'ha rinchiuso nella stanza di Jordan, lasciandomi alle cure di mia sorella.
E mi manca già.
Rebekah si è occupata dei miei capelli e Hazel del trucco.
Osservo il vestito appeso, dopo che mamma mi ha chiesto se stessi bene e non posso che rispondere in un unico modo.
«Non sono mai stata tanto felice come in questo momento».
Mamma sorride, mi abbraccia e mi osserva commossa.
«Sei bellissima, tesoro».
Io e mamma abbiamo scambiato qualche parola su oggi, sul futuro che mi aspetta, e sono tornata a confidarmi anche con lei. Papà è stato dolcissimo e ho apprezzato ogni sua parola su Harry, su quanto lo trovi affidabile, e sul fatto che sia felice che sia lui a prendersi cura di me.
Ricorda sempre con stupore la volta in cui l'ha visto farmi superare in fretta un attacco di panico quando eravamo a Montréal, e sa bene quale sia l'ottima influenza che Harry ha sempre avuto su di me.
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Their Stories || H.S. || The Beginning
FanfictionAttenzione! Si consiglia la lettura solo dopo aver letto "The beginning" per evitare spoiler. Approfondimenti, momenti inediti, restroscena e spin-off, in questo libro troverete tutto quello che ancora non sapete su Harry, Chloe e tutti gli altri pr...