44 - New Life, New beginning

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Chloe

È un sorriso costante quello che resta sul mio viso da settimane. Sono coccolata e viziata come una bambina, e la verità è che me ne sto approfittando, ma non m'importa: a breve si dimenticheranno tutti di me per concentrarsi sulla piccola creatura che sta per venire alla luce, perciò mi approfitterò di tutti loro ancora un po'.

Non manca più molto, la scadenza è vicinissima e la valigia con tutto il necessario per l'ospedale è già pronta da più di un mese. L'ho preparata prima delle nostre vacanze estive perché Harry ha detto che temeva di venir colto da un attacco di panico. Con quel borsone pronto si sente molto più tranquillo.

Dopo esserci sposati, per il suo compleanno siamo tornati a New York: Harry ha prenotato la stessa stanza in cui siamo stati la nostra prima volta nella Grande mela. La mia pancia non era enorme come lo è ora e ci siamo goduti il fine settimana, in tutti i sensi.

L'evento successivo al quale abbiamo partecipato è stato il matrimonio di mia sorella e Zayn. All'inizio di giugno la mia pancia era più che evidente e ho ringraziato Harry per aver avuto quella pazza idea del matrimonio improvvisato.

In questi mesi è stato talmente meraviglioso che nemmeno mi sono accorta di essere incinta - se non fosse per l'enorme pancione che mi porto dietro. Il suo sguardo per me non è mai cambiato, come anche il suo "appetito" e la cosa ha fatto innalzare la mia autostima a livelli mai visti prima.

Al punto tale che nemmeno la presenza di Winter in città mi ha creato problemi: non aiuta più Grace negli studi - la sorella di Harry ha cambiato tutor - ma la bionda è rimasta a Boston e si è fatta vedere qualche volta alla HS Financial Services.

Nemmeno quello m'importa: il mio rapporto con Harry è così solido che la sua presenza non mi fa paura.

Niente mi fa più paura.

A parte dover partorire a breve, ma so che posso farcela. O almeno lo spero.

Non faccio che sfogliare album di foto da stamattina, come se volessi riportare alla mente tutti i ricordi felici della mia vita. Mi sento positiva, carica di energia ed è come se tutte queste immagini avessero il potere di ricaricare questa energia all'infinito.

Sorrido come una stupida nel vedere la foto del mio ultimo compleanno, a soffiare sulle candeline della torta stretta in una maglietta premaman a larghe bande orizzontali colorate, dalle quali – all'altezza della pancia – spuntano un paio di occhietti vispi, a impersonare un bimbo che cerca di sbirciare il mondo esterno prima di venire alla luce. È stato il regalo di Kurt, che ha tutta l'intenzione di fare lo zio a tempo pieno.

Volto la pagina dell'album e sorrido ancora nel vedere la tutina da motociclista in miniatura che ha comprato Harry. Come prevedibile abbiamo discusso sul fatto che io fossi totalmente contraria all'idea che la creatura andrà mai su quei trabiccoli a due ruote – o almeno io ho discusso; lui si è limitato ad ascoltarmi per tutto il tempo, poi mi ha sorriso e alla fine ha detto che non sono mai stata capace di resistergli e che cederò a ogni sua richiesta. Mi sono finta offesa, lui mi ha sorriso, mi ha baciata e io gli ho detto di amarlo, facendolo sorridere.

Ogni foto porta con sé un momento della nostra vita, che ripercorro con il pensiero che a breve tutto verrà stravolto. Forse ho paura di dimenticare certi dettagli, forse ho bisogno di tenerli con me il più a lungo possibile, o forse ho solo paura del futuro e mi sto aggrappando al passato.

Diventare genitore mi spaventa.

Spero di essere all'altezza.

«Ahi!» mi lamento all'improvviso, sentendo una strana sensazione al pancione, come se qualcosa mi avesse stretto con forza. Quando si allenta quel senso di costrizione abbasso lo sguardo verso il pancione, dove poso la mano. «Ehi... tutto bene?» chiedo alla piccola creatura.

Their Stories || H.S. || The BeginningDove le storie prendono vita. Scoprilo ora