Jimin. 9

42 2 2
                                    

Che caldo, ma cos'è questo forno che sento addosso? Apro lentamente gli occhi, ma quando cerco di muovermi sento un peso addosso, o meglio, qualcuno addosso. Yoongi dorme beatamente su di me, sospirando ogni tanto solleticandomi il collo. Ed è in mutande. Io sono in mutande. 

Mi accorgo solo ora che lo sto abbracciando sia con le braccia che con le gambe, come un perfetto serpente che stringe a se la preda, con la differenza che io non voglio ucciderlo. Faccio mente locale, ripensando alla nottata di merda che abbiamo passato, e a quel ricordo, lo zigomo comincia di nuovo a pulsare. Yoongi mi ha difeso. Uno sconosciuto mi ha difeso. Cosa che mai nessuno ha mai fatto per me, nemmeno il mio migliore amico Hobi, nonostante conoscesse la situazione meglio di tutti. Passo le mie dita sulla schiena di Yoongi, lentamente, per tentare di svegliarlo con calma, mi sono bastate un paio d'ore per capire che è abbastanza burbero se viene colto di sorpresa. Invece di svegliarlo ricevo mugolii di apprezzamento, e questo mi spinge a continuare. 

Comincio a fargli dei grattini partendo dalla nuca fino al fondoschiena, senza mai andare oltre l'elastico dei suoi boxer. Non sono un pervertito, ma forse con lui potrei anche diventarlo. Scaccio questo pensiero e passo ad accarezzargli i capelli, ricevendo ancora mugolii da parte sua. Sembrano delle fusa da parte di un gatto. Controllo l'ora ed è ormai ora di pranzo.

<<Yoongi, è mezzogiorno passato, dobbiamo alzarci>> gli sussurro piano. Come risposta, si muove addosso a me per cambiare posizione, mettendosi più comodo. Non vorrei rivelare particolari scioccanti, ma l'unico che si è svegliato è il suo cazzo, e lo sento abbastanza sveglio sulla mia coscia. Cerco di non pensarci ma mi risulta difficile. Decido di scivolare via dal suo corpo per evitare altre situazioni spiacevoli (?) per me, e riesco a liberarmi, prendendo un bel respiro di sollievo.

Sento un telefono vibrare sul comodino, ma non è il mio, è sicuramente quello di Yoongi. 

<<Yoongi, ti stanno chiamando>> lo scuoto piano. Ancora nessuna risposta. Che palle, quanto dorme!

<<Yah! Mi hai sentito? Il tuo cellulare esplode per le chiamate!>> incalzo. Ora rispondo io.

<<Pronto?>> rispondo, ma ricevo solo delle urla

- Figlio di puttana il tempo è scaduto, rivoglio i miei soldi entro oggi o ti pianto una pallottola su quel bel faccino, siamo intesi??- 

<<Hey stai calmo. Non sono Yoongi, che cazzo vuoi da lui?>> chiedo alterato.

-Tu riferisci questo messaggio, e fatti i cazzi tuoi, o verrò a prendere anche te!- Mi chiude la chiamata in faccia.-

Poso il cellulare sul comodino, e schiaffeggio Yoongi per svegliarlo. Se con le buone non funziona, provo con le cattive. 

<<SVEGLIATI CAZZO!>> urlo pizzicandogli il culo, ricevendo finalmente attenzioni da lui. Si sveglia urlante e mi guarda in cagnesco. 

<<Piccolo nano bastardo, vuoi un'altra sberla su quel livido?>> si alza avvicinandosi a me con fare intimidatorio. A quelle parole boccheggio, ripensando ieri, e d'istinto mi copro con le braccia. Aspetto ma invano, perchè si allontana da me e si alza, infilandosi un paio di jeans che gli ho dato io, lasciandomi solo in camera. Lo seguo in cucina, voglio delle spiegazioni per quella chiamata.

<<Quanti soldi devi dare? E a chi?>> gli chiedo, senza giri di parole. Si blocca a mezz'aria con un bicchiere di latte in mano, fissandomi in malomodo.

<<Non sono cazzi tuoi. Faccio colazione e poi sparisco>> conclude a denti stretti, prendendo delle uova dal frigo. Mi avvicino bloccandolo da un polso, togliendogli le uova dalle mani, e mi avvicino al piano cottura.

<<Faccio io, siediti>> rispondo autoritario, non ammettendo repliche. Ma perchè con lui riesco ad essere così, mentre con gli altri sono un mollaccione del cazzo? Senza proferire parola si siede, con lo sguardo perso, a pensare a chissà cosa. 

<<Non te lo ripeto più, a chi cazzo devi dare i soldi? E di che cifra parliamo?>> chiedo ancora, mentre cuocio le uova con del riso. Con la coda dell'occhio noto Yoongi prendersi la testa fra le mani, disperato. Spengo il fuoco e mi avvicino a lui, prendendogli le mani per allontanarle dal viso, sta piangendo. Questa scena si che fa male, niente a che vedere con gli schiaffi presi ieri.

Tenta di allontanarmi ma in questo momento ho io la meglio, perchè gli prendo il viso tra le mani e lo fisso negli occhi. 

<<Quanto e a chi>> sussurro, con lo sguardo fisso nel suo. 

<<30 mila dollari...più 3 mila per gli arretrati dell'affitto...>> 

Mi faccio scrivere i nomi su un pezzo di carta e senza dire altro, mi allontano da lui, servendogli la colazione, per poi sparire nella mia stanza. Faccio una chiamata veloce, e appena sentono il mio cognome, come per magia tutte le porte di questo fottuto paese si aprono. Uno dei vantaggi di essere figli di quella merda che chiamo papà. Chiedo senza problemi di mettere sul conto di questi tizi i soldi che gli deve, con un piccolo extra, per tenerli buoni. Il tempo di percorrere il corridoio, mi arriva già un messaggio con il pagamento effettuato, sorridendo tra me e me. 

<<Problema risolto, ora mangia tranquillo>> esclamo a Yoongi, che sentendo quelle parole, si strozza con le uova. Carino! Ridacchio divertito alla sua espressione, quando non si è abituati è normale rimanere impressionati. 

<<Per favore, non morire, perchè mi servi>> gli passo dell'acqua e lo incalzo a mangiare tutto, ma ad un tratto si blocca e mi fissa male, molto male.

<<perchè tu non mangi?>> mi chiede. Ah era solo questo? Si alza e prepara un piatto anche per me, costringendomi a sedere vicino a lui. 

<<Mangia.>> mi passa una forchetta e lo guardo imbronciato. Non voglio mangiare al mattino, che schifo! 

<<jimin, guarda che l'ho capito che hai problemi con il cibo. Mangia queste cazzo di uova o te le infilo in gola a suon di schiaffi>> minaccia. Prendo una manciata di uova e le avvicino alla bocca, sentendo già lo sbocco in arrivo. Cerco di allontanare quel cibo ma yoongi mi spinge la forchetta in gola, costringendomi a masticare. 

<<Yah! Non puoi costringermi a mangiare!>> sbotto incazzato. Però. Devo dire che queste uova sono molto buone. Mangio un altro boccone, e un altro ancora, fino a pulire il piatto ,sotto lo sguardo soddisatto di Yoongi. Gli rispondo con un dito medio, facendolo ridacchiare. Oh...quando ride è molto, molto, carino! 

<<Bene, è ora per me di sparire...ti ripagherò per il favore>> dice ad un tratto alzandosi, posando il piatto vuoto nel lavandino, dirigendosi verso la camera per prendere le sue poche cose. Vuole andare via? No, no, no! Non voglio che vada via, non ancora! Lo seguo con fiato in gola fino in camera, chiudendo la porta a chiave. Almeno così non scappa.

<<Che cazzo fai, dai apri, devo andarmene>> si avvicina per prendere la chiave la mi allontano.

<<Non andartene.>> 

<<Non dire stronzate, dai apri. Jimin.>> si avvicina minaccioso, ma nel tentativo di prendere la chiave, si sporge troppo su di me, facendomi cadere sul letto con lui addosso. 

Ci guardiamo un istante negli occhi, ma mentre cerca di rialzarsi lo blocco, circondandogli le gambe attorno al suo busto, inchiodandolo a me. Il suo sguardo si posa sulle mie labbra ormai secche, che cerco di inumidire mordicchiandole, ma si riprende subito.

<<Jimin, non siamo in una telenovelas, fammi alz->> 

<<Ho una proposta da farti!>>


Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 12, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Kill me, Heal meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora