8.Si passa alle maniere forti

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- Scusa se ti ho fatto preoccupare ancora Iwa-chan -

Mi alzo da terra e corro ad abbracciarlo.

- Sei un idiota, un idiota, un...idiota - mi lascio andare, iniziando a piangere sulla spalla di Tooru.

Il castano inizia ad accarezzami i capelli affettuosamente.

- Scusami -

Mi alzo di scatto prendendolo per le spalle e guardandolo negli occhi.

- Smettila di scusarti! Non è certo stata colpa tua!! -

- Scu- Grazie... per essere sempre con me, Iwa-chan - 

Addolcisco lo sguardo.

- Se non ci fossi io, tu ti metteresti sempre nei guai. -

- Eii, non sono così irresponsabile - mette il broncio, incrociando le braccia al petto.

- Certo, certo - sorrido divertito.

Lui ricambia e mi afferra le mani, abbassando leggermente la testa.

- Grazie... Davvero -

Io sfilo una mano dalle sue e poggiando il pollice e l'indice sotto il suo mento gli alzo il viso per poi lasciargli un dolce bacio a stampo.

- Non c'è di che -

Dopo qualche secondo passato a fissarci negli occhi, mi allontano per fare spazio alla madre che nel frattempo era rimasta a guardare.

Dopo pianti e sorrisi, ci sediamo entrambi al lato del paziente, io con una mano intrecciata alla sua.

- Che cos'è successo? - stavo pensando a questa domanda da non so quanto tempo, ma la voce che si è udita non era la mia.

- Non lo so... Stamani stavo bene e ho solo mangiato la colazione che mi hanno portato i medici - il suo sguardo è confuso e concentrato nel trovare una risposta per spiegare l'accaduto.

Io continuo a fissarlo immobile, stringendogli la mano come se potessi perderlo da un momento all'altro.

- Ah, Hajime. Stamani è venuto a trovarmi tuo padre - si volta verso di me

- Mentre facevo colazione - finisce la frase con un sorriso.

Ma il suo sorriso si smorza subito in un espressione preoccupata, alla vista del mio sguardo vuoto.

" È venuto a trovarmi tuo padre... Mentre facevo colazione"

La frase rimbomba nella mia testa come un disco rotto.

Mi alzo di scatto lasciando la mano di Tooru.

Sia il castano che la madre mi guardano confusi.

- E-ei, Iwa-chan. Che ti prende? - è sempre più preoccupato.

- Non è possibile... Non può essere arrivato a tanto - la mia voce è atona e il mio sguardo cupo.

- C-cosa vuoi dire? - non ascolto le parole del mio ragazzo, iniziando a camminare.

Ma la mano di Oikawa si avvolge alla mia, bloccandomi.

- Ei, Hajime, che succede? - è così preoccupato.

- Io... Devo accertarmi di una cosa - e detto questo, mi libero dalla presa del castano, per dirigermi a casa mia. 

Uscito dall'ospedale, mi metto a correre senza sosta.

Mi manca il fiato e le gambe mi bruciano.

Ma devo esserne sicuro.

Spero solo che mi stia sbagliando. 

🏐Tra piaceri ed insidie ~ Iwaoi (Haikyuu!!)🏐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora