capitolo 2

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La vita è una stazione , c'è chi viene e c'è chi va ,ma fra tutte le persone vorrei che tu fossi qua

Wanderlust ,Alfa

Lucia era felice a leggere quella risposta . Talmente tanto contenta, che stava per prendere un palo in piena faccia , mentre sorrideva come un ebete. Dall'altro capo , Elena non aveva fatto altro che rileggere il messaggio aspettando ansiosa una risposta da parte della ragazza. Ma cosa poteva averle fatto per rimanere così colpita ?

Si era solo accorta di sentito un grande legame con quella ragazza, peccato che ancora stesse con suo marito e ci fosse quasi 15 anni di differenza e stesse per diventare anche una sua paziente

Oh. Shit. In che grande problema si stava buttando. Si era sentita strana. Aveva sentito pure delle scosse elettriche quando si erano toccate e si erano allontanate . era davvero stupita .

La rossa era talmente sovrappensiero , che mentre montava in macchina , aveva colpito il tettuccio con la testa

<aia , cazzo >

Lo aveva detto di gusto, leggermente innervosita

<devo smetterla di pensare. Io ho un matrimonio da seguire , sarò presto la sua psicologa e presto dovremmo anche ritrovarci qua , nel gruppo , quindi devo stare buona>

Stava proluoquando da sola in macchina , mentre aveva acceso il motore diretta verso il supermercato per fare delle commissioni . D'altronde spesso toccava sempre a lei . Il marito aveva deciso di dare una specie di festa con alcuni colleghi e giustamente a lei toccava preparare la cena ed il tutto il resto . Il marito era troppo occupato per non dire pigro per poter organizzare la stessa cena che lui si era preso in carico di organizzare . Quando aveva organizzato qualcosa , poi era sempre con il dire , che doveva finire alcune cose di lavoro anche a casa .

Tutti quei pensieri non facevano altro che far male alla povera mente di Elena

Per divagare la mente, aveva deciso di prendere il telefono e chiamare il marito che come sempre rispose con la sua dolce voce melodiosa, si fa per dire

<pronto>

Già il suo tono era scocciato,

<pronto, Carlo? ti volevo informare che passo al supermercato per poter prendere le cose che mancano per stasera , devo prendere anche qualche bottiglia di vino?>

<Si>rispose Carlo senza grande interesse

<Okkay>breve conversazione come accadeva oramai da tempo , non avevano nemmeno una grande conversazione durante la giornata , senza parlare delle loro prestazioni a letto , oramai fantasma

Era stanca e nervosa, oltre modo la voce del marito non aveva migliorato la situazione. Aveva preso il telefono per poi lanciarlo sul sedile accanto della macchina, in maniera furiosa

Nel frattempo , Lucia aveva raggiunto il luogo dove doveva aspettare i suoi genitori ,mentre stava aspettando da un po'

Purtroppo , per la sfiga o la sfortuna , come la si vuole chiamare, le si era pure scaricato il telefono. Si era seduta su un muricciolo in mezzo al nulla , e non si era dimenticata del suo tappetino , appoggiato accanto a se . Una serie di macchine che sfrecciavano in su e giù ma nessuna che fosse effettivamente sua madre o suoi padre . Non era arrabbiata , anzi come sempre pensava che i suoi si fossero dimenticata di venirla a prendere . Erano rimasti d'accordo che alle 3 sarebbero dovuta passarla a prendere ed erano già una mezz'ora di ritardo , oltre modo non sapeva davvero come avvisarli o chiedere dove fossero .

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