Non lasciai trascorrere nemmeno un istante dalla fine della telefonata, corsi fuori dalla mia camera e afferrai velocemente il cappotto dall'attaccapanni per poi uscire rapida, quasi correndo. Avevo davvero bisogno di distrarmi, e Michael era il modo giusto per farlo.
Arrivai in un paio di minuti al parco dove io e il ragazzo ci incontravamo sempre, era un luogo isolato, spopolato e, si potrebbe dire, 'diroccato'.
I giochi erano rotti, la fontana cadeva a pezzi e così le panchine, l'unica cosa integra era un palo della luce, leggermente inclinato, ma in piedi.
Per questo a noi quel posto piaceva, un po' rappresentava la nostra vita che cadeva a pezzi, e un po' lo amavamo perché era sempre silenzioso. Nemmeno un cinguettio.
Mi sedetti dietro allo scivolo, dove sempre eravamo soliti incontrarci, estraendo dalla tasca inferiore del giubbotto un pacchetto di Marlboro Light e un clipper rosso fuoco.
Accesi la sigaretta e la portai subito alle labbra, trattenendo il fumo per una decina di secondi prima di soffiarlo via, nell'aria gelida londinese di Dicembre.
-Ehi, principessa.- Mormorò con voce squillante Michael, apparendo da dietro lo scivolo.
Sobbalzai appena, fino a poco prima ero immersa nei miei pensieri e mi ero decisamente spaventata.
Spostai la mano con cui tenevo la sigaretta di lato e salutai Michael con un breve bacio a stampo. Noi eravamo molto più che amici.
Aspettai che si sedesse e portai le mie gambe sulle sue, cacciando una piccola risatina, che lui ricambiò.
Dopo aver posato il capo sulla sua spalla sbuffai appena prima di parlare.
-Oggi è arrivato quello. Già lo odio.- Mormorai con tono seccato, mi dava fastidio anche solo parlare di quell'Irwin, ma dovevo farlo, era giusto che Michael sapesse.
-Che ha fatto per essere odiato da una ragazza dolce e adorabile come te?- disse ironicamente, facendomi scoppiare a ridere. Manifestavo il mio affetto solo ed unicamente con Michael, per il resto, andava a simpatia. O mi sei simpaticissimo, o mi stai pesantemente sul cazzo, con me non ci sono vie di mezzo.
-È uno stronzo patentato, ma stai pur tranquillo che lo terrò a bada, sarò più stronza di lui. Lo farò pregare di tornare a casa.- Esclamai con tono soddisfatto e un grande accenno di cattiveria. Era lì da un giorno e già volevo che se ne andasse.--
-Mc?- Propose Michael sorridendomi raggiante prima di spegnere la sigaretta che poco prima aveva acceso.
-Ovvio.- Mormorai trionfante, sollevandomi con decisamente poca grazia, porgendo poi la mano al fucsia, aiutandolo ad alzarsi.
Intrecciai le mie dita alle sue e presi a camminare lentamente verso il primo Mc, non molto lontano dal parco.--
Mi diressi al tavolo con il vassoio stracolmo di schifezze, ma poco mi importava, avevo un corpo equilibrato e di certo sgarrare qualche volta non danneggiava nessuno.
Mi misi di fronte a Michael e ridacchiai appena, sorseggiando un po' di the.
-Come mai fucsia, questa volta?- Domandai curiosa, aprendo la scatoletta del panino, addentandolo per la prima volta.
-Lasciamo perdere, lunghissima storia, ovviamente andata a finire male.- Rispose ridacchiando, indicandosi il capo, ricoperto da una grande massa di capelli fucsia.
-Oddio mio.- Mormorai seccata, portandomi lentamente una patatina alle labbra, puntando lo sguardo in fondo al locale.
La giornata non poteva andare peggio, cosa ci faceva mia madre con Ashton, qui?ANGOLO AUTRICE:
Zan Zan Zaaaan, ecco qui in nostro lil Clifford in azione.
Prima di tutto voglio augurarvi Buon Anno Nuovo! Spero avrete tanta felicità.
E seconda cosa, volevo pubblicare il capitolo il 30 ma era il mio compleanno e mia mamma mi ha portata fuori.Sorry not sorry.
{Cecilia.}
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Whisper. ||Ashton Irwin||
Fanfiction© Una piccola famigliola caratterizzata dai soliti litigi e battibecchi si trova a dover accogliere uno studente straniero per uno scambio. Nè Luke ne December ne sono particolarmente entusiasti, chi mai vorrebbe dividere la propria stanza con uno...