Capitolo cinque.

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-Coprimi immediatamente.- Sbottai abbassandomi quanto possibile, portando con me il panino, addentandolo con rabbia e decisione, scrutando i movimenti di mamma e Ashton da sotto il tavolo.
Sentii un gridolino, che indicava che mia madre aveva individuato Michael, e purtroppo, anche me.
Mi rialzai, fingendo di aver fatto cadere un tovagliolo, sorridendo forzatamente a mia madre, riprendendo in tutta tranquillità a mangiare.
Nemmeno un istante dopo, una persona, con poca grazia, mi spinse sulla panca per farsi spazio, chi altro poteva essere se non Ashton?
Lo guardai seccata prima di sorseggiare rumorosamente le ultime gocce di the e mangiare le ultime patatine.
-Come mai qui?- Domandai abbastanza spazientita a mia madre, che, cogliendo il mio nervosismo, mi guardò storta.
-Avevamo fame e stavo mostrando la zona ad Ashton, sembra proprio entusiasta di vivere qui, ora!
Ah, Dec, questa sera tu e Luke dovrete decidere dove dormirà Ashton, sai che non abbiamo abbastanza camere.- Rispose con calma la donna, annuendo piano, rubando una patatina dal vassoio di Michael.
Ormai mia madre conosceva bene colui che normalmente la gente chiamava 'il mio fidanzato', dunque, il fucsia, non disse nulla, ormai abituato alle mosse impreviste di mia madre.
Sentendo quelle parole uscire lisce dalle sottili labbra di mia madre, quasi mi soffocai, strabuzzando gli occhi per la sorpresa.
-Starà con Luke!- Sbottai facendo scattare lo sguardo da mia madre a Michael.
-Starà con Luke, mi sembra ovvio.- Esordì Michael, ovviamente geloso anche del semplice fatto che un ragazzo che odiavo potesse dormire nella mia stanza.
-A me piacerebbe stare in stanza con te, potremmo raccontarci i segreti la sera.- Disse Ashton con uno strafottente sorriso, che agli occhi di mia madre, era il sorriso più dolce e vero del mondo.
-Certo, vedremo.- Mimai al castano con le labbra, alzandomi di fretta, incitando Michael a fare lo stesso.
Salutai sgarbatamente prima di andarmene, posando il vassoio prima di uscire in fretta dal locale, stringendomi nel giubbotto per non prendere un colpo d'aria.
-È escluso che dorma con te.- Disse Michael con tono spregevole e arrabbiato.
Lo guardai con un misto tra comprensione e dolcezza e risi amaramente.
-Qualcosa mi dice che, a mio malgrado, andrà esattamente così.- Risposi facendo appena spallucce, fermandomi davanti alla porta di casa di Michael, non avevo nemmeno badato a quanto avevamo camminato nel silenzio più totale, uno accanto all'altra.
Aspettai che il giovane aprisse la porta prima di sgattaiolare dentro, chiudendo gli occhi qualche istante per bearmi del caldo clima.
Mi tolsi il giubbotto e guardai il ragazzo con un sorrisetto divertito, mordicchiandomi il labbro inferiore con fare provocante.
Avevo voglia di fare l'amore con Michael.

Whisper. ||Ashton Irwin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora